Oscar è un corridore sudafricano al quale sono state amputate entrambe le gambe. Ma lui non ha perso la speranza. Ed ora, grazie a delle speciali protesi in fibra di carbonio, che asomigliano ad enormi molle tecnologiche, Oscar Pistorius può continuare a correre. Ma, con tutta probabilità, non si sa se potrà partecipare alle Olimpiadi di Pechino 2008. Grazie a queste speciali protesi di carbonio, infatti, Oscar Pistorius potrà partecipare Golden Gala di Roma, che si terrà il prossimo 13 luglio. Oscar correrà i 400 metri. E non prenderà parte ad una gara riservata agli sportivi affetti da disabilità. Lui sarà in gara con atleti normodotati. Ma Oscar Pistorius non si ferma qui. Vorrebbe anche partecipare alle Olimpiadi di Pechino 2008. Ma non sarà facile. Molti, infatti, sostengono che le sue protesi potrebbero avvantaggiarlo nella corsa.
[Modificato da il rat-man 28/06/2007 16.02]
Scritto da: il rat-man 28/06/2007 16.02 che ragazzo in gamb...ops battutaccia a parte, buon per lui, fino a pochi anni fa e viste le protesi 1 cosa simile era assolutamente impensabile [Modificato da il rat-man 28/06/2007 16.02]
Scritto da: Souleymane Diamoutene 29/06/2007 21.57 du simbadigo gome sdagione delle biogge guando du avere abbena sdeso bugado all'aberdo
LONDRA - Niente Olimpiadi di Pechino per Oscar Pistorius. All'atleta sudafricano che corre con due protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe amputate, non sarà consentito competere quest'anno ai Giochi. Un rapporto commissionato dalla Associazione internazionale delle federazioni di atletica (Iaaf), ha concluso che le protesi danno a Pistorius "chiari vantaggi meccanici", rispetto ai corridori normodotati con i quali avrebbe voluto competere dopo i successi paralimpici. La decisione della federatletica internazionale si basa sulla relazione del professor Peter Brueggemann, docente dell'istituto di biomeccanica dell'Università di Colonia e sui risultati dei test eseguiti nello scorso novembre. Le protesi, comunemente identificate come 'cheetahs', secondo il Consiglio della Iaaf "dovrebbero essere considerate aiuti tecnici in chiara violazione dell'articolo 144.2". E' evidente, secondo la relazione, che un atleta che usi le protesi cheetah sia in grado di correre alla stessa velocità dei normodotati, con un consumo inferiore di energie, "un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi", sostiene la Iaaf. L'articolo 144.2 vieta espressamente "l'impiego di ogni elemento tecnico... che garantisca un vantaggio sugli atleti che non utilizzano lo stesso strumento". La bocciatura della Iaaf con ogni probabilità non sarà l'ultimo episodio della vicenda. L'atleta nei giorni scorsi aveva annunciato ricorsi "ai massimi livelli" in caso di giudizio negativo della federazione internazionale. (14 gennaio 2008)
wild§live®, 15/01/2008 11.40: giusto così
+cris+, 28/06/2007 15.51:Molti, infatti, sostengono che le sue protesi potrebbero avvantaggiarlo nella corsa.