da gazzetta.it
Davis: tracollo Italia, 3-0 Israele
A Tel Aviv, nel 2° turno della zona Euro-africana il doppio Bracciali-Starace battuto 6-3 7-6 7-6 da Erlich-Ram: azzurri umiliati. Ora c'è il Lussemburgo
TEL AVIV (Israele), 7 aprile 2007 - Tre a zero. L’Italia di Davis perde in Israele già dopo il secondo giorno del 2° turno del gruppo I di zona Europa-Afica sul cemento di Tel Aviv. Bocciata nella corsa allo spareggio per tornare in serie A, ha ora due possibilità per evitare la vergognosa retrocessione in C, peraltro già conosciuta nel 2003: la prima chance è il 20-22 luglio in Lussemburgo - già battuto sempre 5-0 negli ultimi due anni -, la seconda è il 21-23 settembre, probabilmente con la Macedonia (al momento sotto 2-0 con la Slovacchia).
Si poteva perdere in Israele, contro una squadra che l’anno scorso ha espugnato l’erba di Eastbourne battendo Murray e la Gran Bretagna, e si poteva anche perdere il doppio, com’è successo, ma non si doveva perdere in modo così poco onorevole l’intero confronto. Non con l'evidente vantaggio di classifica coi singolaristi di casa. Ma, sul bilancio finale, pesa la sconcertante sconfitta iniziale del numero uno azzurro, Andreas Seppi, contro il Pollicino di casa (alto appena 1.72), Dudi Sela. Sul 2-0, confezionato poi, sempre venerdì, dal veterano Okun sull’esordiente azzurro Simone Bolelli, il doppio azzurro è sceso in campo con la formazione annunciata al sorteggio e che sembrava in forse per via dei problemi alla spalla di Daniele Bracciali, il giocatore di maggior classe e qualità sul duro, e anche il miglior doppista d’Italia.
"Braccio" e Potito Starace non hanno dimostrato un gran feeling. Hanno perso il primo set con un solo break (4-2 su Potito, quindi 6-3 dopo 32 minuti), ma senza mai dar fastidio davvero ai collaudatissimi schemi di Erlich e Ram, che giocano sempre assieme e sono i numeri 13 del mondo. I due israeliani, che sembrano gemelli, non sono due fenomeni - come quasi sempre nella specialità disertata dai singolaristi -, ma sono reattivi, veloci, puntuali, precisi, al servizio come alla volée, essenziali come bisogna essere sul veloce di Ramat Hasharon. Peraltro in una giornata molto calda e afosa, che invitava a risparmiare energie.
Il secondo set è stato più equilibrato, grazie al break iniziale (2-0) su Erlich, ottenuto con due fiammate di Starace (risposta e passante), che però lo stesso Potito s’è fatto rimontare (3-2). Ha saputo ragire, il campano, con il passante del 3-3 ma, quand’ha sballato una volée a tutto campo, ha subito il 4-5. Che poi è diventato il 7-4 decisivo del set, dopo un’ora e mezza di gioco. Anche il terzo set ha offerto qualche spiraglio alle speranze italiane: una palla-break sull’1-1, e un punteggio equilibrato fino al 5-5. Ma, allo sprint, dopo un doppio, sciagurato errore dei nostri sul 5-4 del tie-break, hanno vinto ancora i più affiatati, firmando un 3-0 umiliante per gli azzurri.