13^ di Campionato 2010/11:SAV VACALLO - STARWINGS: 74 - 66.

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!maro!
00giovedì 24 marzo 2011 17:26


09.12.2010.



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!maro!
00giovedì 24 marzo 2011 17:27



Kevyn Green protagonista con 20 punti per la SAV.
(Ti-Press)




SAV vittoriosa contro gli Starwings.


Il Vacallo ha battutto i basilesi per 74-66 .





Nell'anticipo della 13a giornata di DNA la SAV ha sconfitto gli Starwings con il punteggio di 74-66. Al Palapenz è stato Kevyn Green a trascinare i momò, realizzando 20 punti, seguito da Martin Mihajlovic con 16.

Dacevic e compagni hanno iniziato l'incontro con il piede giusto e si sono portati a +7 dopo 8'. Nel secondo quarto i renani sono rientrati in partita e hanno ribaltato il risultato al 12', prima che i padroni di casa riprendessero il largo fino al massimo vantaggio di +11, ottenuto la prima volta al 26' e amministrato poi fino al termine. Il turno si completerà sabato con Zurigo-Lugano e Ginevra-Massagno.


By RSI



-clikka sull'immagine-

Stats-Match



!maro!
00giovedì 24 marzo 2011 17:28


10.12.2010.






SAV, una vittoria da brivido .



I momò battono gli Starwings ma faticano più del previsto.




di VALENTINA FORMENTI

Dopo le belle vitto­rie in trasferta a Ginevra e Luga­no la SAV Vacallo è riuscita nuo­vamente a vincere anche tra le mura amiche, dove finora aveva ottenuto un solo successo su cin­que incontri. A salutare il pubbli­co di casa vi era anche Andrija Crnogorac, già rientrato nel der­by. Sicuramente il Basilea ha pa­gato l'assenza di un asso come Hollins, infortunato alla mano, che tanto male aveva fatto al Va­callo nell'ultima finale di Coppa Svizzera.
L'entrata in materia non è stata delle migliori, con un 3/10 al ti­ro per la SAV e un 2/9 per gli ospi­ti dopo i primi cinque minuti di gioco. I gialloverdi sono comun­que riusciti a mantenersi in testa anche grazie a due palle di fila rubate da Gibson e trasformate in punti, ma due triple di Miro­slav Petkovic (fratello di Stefan dell'Olympic) hanno messo una toppa. Il secondo periodo si è aperto con una tripla di Dacevic, ma il vantaggio momò si è arre­stato al 22' quando McRory ha firmato il sorpasso approfittan­do di una difesa vacallese sin lì poco consistente. Il giovane Bad­ji ha subito risposto con quattro punti e dalla distanza il febbrici­tante Kovac è riuscito a bucare la retina mandando i suoi a +5. Il 38-33 alla pausa segnalava che i giochi erano ancora aperti, ma nel terzo quarto la SAV ha rag­giunto il massimo vantaggio del­l'incontro, +11(50-39) al 16' an­che grazie ad una difesa più ag­gressiva che è riuscita a tenere a bada le incursioni avversarie. A quattro minuti dalla fine il Basi­lea si è riportato a -3 ma un gio­co da tre punti di Green ha sal­vato i suoi da un possibile rien­tro degli ospiti, a cui ha seguito un finale di partita caratterizza­to da falli sistematici e con Fuchs, Gibson e Thompson costretti a lasciare il parquet con 5 falli. Le carte in tavola non sono cambia­te e alla fine gli Starwings hanno capitolato 74-66.
Soddisfazione mista ad amarez­za a fine partita per Roberto Ko­vac: «In questa partita abbiamo fatto molta fatica nei rimbalzi e il tiro è entrato poco. Abbiamo subìto il loro contropiede, che li ha tenuti in gioco fino all'ultimo. Siamo stati in difficoltà anche negli uno contro uno, insomma era importante vincere, lo abbia­mo fatto, ma non siamo molto contenti».


by CdT




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Vince la SAV, ma non senza faticare.



Davanti al loro pubblico i ticinesi fanno la differenza
solo grazie a un break negli ultimi 10 minuti




di Giorgio Franchi.

Dopo la bella vittoria ottenuta nel derby con il Lugano, la SAV Vacallo era attesa ad una conferma ieri al Palapenz di Chiasso contro gli Starwings. Dal punto di vista pratico l’obiettivo era la vittoria e il traguardo in questo senso è stato pienamente raggiunto (perfezionato, anche se provvisoriamente, l’aggancio sull’Olympic secondo in classifica). Il modo in cui sono stati conquistati i due punti è stato però più laborioso del previsto. La squadra diretta da Pastore, infatti, ha incontrato diversi ostacoli, soprattutto l’incapacità di giocare in modo ordinato in attacco e diversi errori commessi in difesa, ciò che ha permesso agli ospiti (tra l’altro privi di uno dei loro frombolieri più importanti, Hollins, che lunedì scorso ha rimediato la lussazione del dito di una mano in allenamento), di restare in partita (28-28 al 16’).

La SAV ha insomma faticato a distanziarsi dal suo avversario, non riuscendo oltretutto a trovare le giuste misure dalla lunga distanza (2/10 dopo 12’). Nel primi vero momento difficile sono però emersi Kovac e Mihajlovic che, con proprio con due splendide “triple”, sono riuscite a staccare i renani portandosi avanti di 7 lunghezze al 16’ (37-70).

L’incontro sembrava incanalarsi sulla giusta direzione ma la SAV Vacallo ha trovato ancora il modo di complicarsi la vita, commettendo ancora alcuni errori di troppo in fase d’impostazione e subendo di conseguenza alcuni contropiede degli avversari, spinti da un Brown più presente. Proprio grazie a due tiri liberi del colored statunitense, gli ospiti sono riusciti a tornare in gioco arrivando a soli tre punti dai padroni di casa. Il pericolo di veder compromesso un match che, ad un certo punto, sembrava saldamente nelle mani dei momò (al 26’20” conducevano infatti per 50-39!) era reale e per questo giustamente coach Pastore ha alzato più volte la voce per dare la scossa giusta ai suoi ragazzi. La SAV ha per fortuna saputo ancora trovare le risorse necessarie per raddrizzare la situazione, grazie in particolare all’abilità dalla lunetta di Dacevic (l’elemento più rappresentativo della squadra, colui insomma che fa tutto, anche il... regista per togliere dai guai i suoi compagni) e di Crnogorac, bravo quest’ultimi a siglare i due liberi della sicurezza a 32 secondi dalla sirena (72-66).

A fine gara Roberto Kovac si è detto « soddisfatto del successo, importante sicuramente per la classifica. Abbiamo però faticato troppo, perché abbiamo commesso alcuni errori di troppo e perché abbiamo lasciato a volte spazi invitanti ai contropiede degli Starwings. Bene per la vittoria, per il resto non c’è molto da sorridere: dovremo riguardare certi errori per non più commetterli nel prossimo match ».


ba La Regione Ticino



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00giovedì 24 marzo 2011 17:29


13.12.2010.






Un salutare galoppo d'allenamento per i Tigers .



Battuti i Wildcats, con la testa rivolta alla sfida con il Benfica.



di WALO.

Sabato il Lugano era chiamato ad un facile impegno sul campo dei neopro­mossi Wildcats Zurigo.
Com'era facilmente prevedibile, la par­tita ha offerto pochi, pochissimi spun­ti veramente interessanti in quanto i Ti­gers hanno evidenziato sin dalle prime battute del confronto una schiacciante superiorità tecnico-tattica. Un incon­tro condotto a… briglie sciolte da par­te della formazione diretta da Joe Whel­ton, in avanti di dieci lunghezze dopo i primi dieci minuti e di 15 punti alla pau­sa principale.
L'allenatore dei bianconeri, visto che il match aveva ben poco da dire, ha co­minciato a cambiare gli uomini in cam­po, dando parecchi minuti a quegli ele­menti che solitamente restano in pan­china, alludiamo soprattutto ai giova­ni. Tra questi anche Marko Mladjan, che ha avuto la possibilità di giocare unitamente al suo più celebre fratello Dusan. A punti anche Lo Leggio.
L'incontro, come detto, non ha mai avu­to sussulti ed alla distanza il Lugano, senza nemmeno dannarsi più di tanto, ha cercato di curare molti dettagli tat­tici, andando comunque regolarmen­te a segno ed aumentando di conse­guenza il suo margine, portandolo a +22 dopo il terzo quarto. Alla fine gli ospiti si sono limitati a controllare la situazio­ne ed a chiudere l'incontro da vincito­ri senza problemi.
Da segnalare che sia Schneidermann sia Abukar sono stati tenuti precauzio­nalmente a riposo per preservarli in vi­sta dell'importantissima sfida di Euro­challenge di domani all'Elvetico con­tro il Benfica.
A fine gara Joe Whelton non ha voluto fare particolari commenti sulla partita di Zurigo «anche perché la mia squa­dra era di molto superiore a quella zu­righese. Tuttavia ho visto un Lugano at­tivo e quindi voglioso di onorare l'in­contro. E questo è un dato di fatto che va comunque evidenziato». È apparso chiaro però che il vostro pensiero era rivolto soprattutto verso la sfida con Li­sbona in programma domani sul par­quet della palestra dell'Istituto Elveti­co: «Logico, perché quella sfida è di fon­damentale importanza per noi. I giochi per staccare il secondo biglietto per gli ottavi di finale sono ancora aperti. Ab­biamo delle speranze concrete ed og­gettive per agguantare ancora questo traguardo, ma dobbiamo assolutamen­te superare il Benfica di almeno sei pun­ti, visto che in Portogallo avevamo per­so di cinque. E poi, naturalmente, dob­biamo vincere anche a Sofia. Per la sfi­da di domani vogliamo arrivare pronti e freschi».
Da segnalare che inoltre sabato prossi­mo ci sarà anche il derby contro la SAM Massagno, «incontro che come sempre affascina, perché queste partite riser­vano sempre momenti particolari an­che dal profilo emotivo. Ma non corria­mo troppo, dobbiamo fare un passo al­la volta. Spazio quindi e unicamente al­l'Eurochallenge. Al resto penseremo in seguito».
Tornando velocemente all'incontrodi sabato, solo un giocatore dei padroni di casa è andato in doppia cifra (Stzic con 10 punti), mentre per i bianconeri Du­san Mladjan è stato il migliore con 16 punti. Sul fronte ticinese sono stati so­lo due gli elementi in doppia cifra, ma, come detto prima, ciò è accaduto per­ché Whelton quasi da subito ha prefe­rito schierare tutti i «rincalzi» a sua di­sposizione. Insomma, quello di sabato è stato per i bianconeri un bel galoppo d'allenamento. C'è però da chiedersi come un complesso come quello zuri­ghese possa sopravvivere in un torneo simile. La fortuna dei Wildcats è che quest'anno non sono previste retroces­sioni, altrimenti da molto tempo que­sta pattuglia… Brancaleone sarebbe con le spalle al muro.


By CdT





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Il Lugano passeggia a Zurigo.



Dopo il ko in Eurochallenge, le Tigri di Whelton rialzano la testa.
Sfida a senso unico contro i Wildcats, surclassati su tutta la linea dai ticinesi.




di G.F.

Il compito del Lugano stavolta era davvero fin troppo facile, i Wildcats fino a questo momento della stagione, hanno fatto pochissimo. Troppo grande il divario tecnico per sperare perlomeno in un incontro interessante dal profilo tecnico. Meglio così, per certi versi, meglio aver rinnovato subito e senza affanni l’appuntamento col successo, dopo il boccone amaro incassato sulla ribalta europea e nel derby con la SAV.

Sin dalle battute iniziali i Tigers hanno evidenziato (senza nemmeno dover pigiare troppo sull’acceleratore) una schiacciante superiorità, chiudendo agevolmente il primo quarto sul +10 e il secondo a +15. La partita non ha dunque mai avuto sussulti e si è stancamente trascinata fino alla fine.

Il tecnico dei ticinesi Joe Whelton ne ha così approfittato per impiegare tutti i suoi uomini a disposizione, specialmente quelli che fino ad ora hanno avuto pochi minuti sul parquet. A punti sono andati praticamente. Soddisfatti in casa bianconera, come conferma il coach Whelton « anche perché abbiamo sempre controllato la situazione senza mai correre il minimo rischio. Una bella... passeggiata ».

Il pensiero era rivolto però altrove, martedì c’è infatti la sfida con il Benfica all’Elvetico: « Inutile nasconderlo, difficile non pensare a quell’incontro, c’era evidentemente il match di Zurigo da rispettare, ma è logico che l’appuntamento cruciale è per l’Eurochallenge. Vogliamo arrivare a questa sfida al meglio perché non abbiamo ancora perso la speranza di qualificarci per gli ottavi del torneo continentale: sarebbe una bella vetrina oltre che un’ulteriore interessante possibilità di confrontarci oltre i confini nazionali ».


by La Regione Ticino





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LINK: Cronaca dal sito del Lugano Tigers.

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!maro!
00giovedì 24 marzo 2011 17:30


13.12.2010.





SAM È stato un vero peccato .



Forse affaticata dalla trasferta infrasettimanale, perde a Ginevra.



Visto da fuori, il risultato ottenuto dalla SAM Massagno a Ginevra si potrebbe re­gistrare sotto la voce «sconfitta onorevole». In realtà, però, non è proprio così, perché i ticine­si avrebbero potuto vincere l'incontro senza che nessuno avesse nulla da ridire. In vantag­gio per 4-13 dopo 4 minuti di gioco, gli uomini di Facchinetti hanno però subìto il ritorno dei padroni di casa che, grazie anche ai numerosi regali dei ticinesi (prova: nove rimbalzi) sono tornati in partita, facendo arrabbiare il coach massagnese. «Tenuto conto delle circostanze, saremmo dovuti andare alla pausa con alme­no dieci punti di vantaggio», ha detto.
Forse affaticati dalla trasferta settimanale di Coppa a Losanna, i giocatori ticinesi sono ap­parsi in debito d'ossigeno e sul finale di parti­ta apparivano leggermente confusi, perden­do per strada quelle virtù collettive che sono invece un loro punto di forza. Come sempre non si discute sull'impegno e sulla generosi­tà dispensati sul parquet dalla truppa di Fac­chinetti, tra i quali sono piaciuti il solito Ali Fa­rokhmanesh e Davide Balletta, nonché gli sta­tunitensi Johnsono e Hawkins, che con il già citato Farokhmanesh e Ofoegbu sono andati in doppia cifra. La SAM, a fine partita, ha rice­vuto gli elogi dell'allenatore degli avversari Mi­chel Perrin, che ha affermato «Massagno non è una squadra qualsiasi e bisognerà contare anche su di loro in questa stagione. Invidio lo­ro il pivot John Ofoegbu, che ha davvero mes­so in difficoltà la nostra difesa».

by CdT


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Massagno a un soffio dal risultato a sensazione.



Ai biancoblù è mancato il colpo decisivo per mandare al tappeto i Ginevra Devils.
Generosa prova della compagine di Facchinetti, ma non basta per piegare i romandi.



di JJ.

Ginevra – SAM Massagno generosa, per larghi tratti convincente, ma alla fine battuta sabato da un Ginevra tutt’altro che trascendentale ma più “solido” nella fase finale del confronto. Dispiace perché davvero i ticinesi sono andati vicinissimi all’exploit (e alla terza vittoria consecutiva dopo quelle ottenute al Palamondo di Cadempino contro il Monthey e l’Olympic Friborgo).

Quella disputata alla Salle Pommier è stata una partita molto combattuta, che ha visto appunto la formazione diretta da Franco Facchinetti, lottare senza timori riverenziali e con un gioco grintoso e concreto, tanto da terminare in vantaggio di tre punti alla pausa principale.

Nella seconda parte della sfida il Ginevra, trascinato soprattutto da un Koguere come sempre temibile (se lasciato libero d’agire), ha approfittato di alcuni piccoli errori difensivi degli ospiti per prendere il vantaggio di una decina di punti a cavallo tra il terzo e il quarto tempo. Chi pensava che la truppa massagnese a quel punto avesse ammainato bandiera ha dovuto ravvedersi, perché la SAM, con una bellissima reazione, ha rifatto superficie pareggiando il conto (64-64) a 4’ dal termine. A questo punto tutto poteva accadere, il Ginevra però l’ha ancora spuntata ma per soli 4 punti.

Bene, malgrado la sconfitta, c’è rammarico, ma anche la consapevolezza, come ha precisato a fine gara il coach Facchinetti « di aver dimostrato di aver compiuto un ulteriore passo avanti nella crescita del collettivo. Nella prima parte del match, per paura che i ragazzi pagassero un attimo sul piano della tenuta fisica – non dimentichiamo che nel giro di tre giorni avevano sulle spalle due lunghe trasferte – ho fatto ruotare tutta la panchina. Tutti, fino alla fine, hanno comunque dato il loro apporto, è chiaro che quando ti giochi la partita punto a punto, a decidere poi sono i dettagli. Un plauso comunque a tutti i ragazzi, che spero possano confermare il buon rendimento anche giovedì nel derby con il Lugano. Un incontro difficile ma che cercheremo di lottare fino in fondo ».

Il tutto in funzione dell’atteggiamento che sfodererà il Lugano. Ovviamente poco disposto a cedere altri punti a una “cugina”, dopo averlo fatto (unico stop stagionale) col Vacallo.


by La Regione Ticino





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