13.12.2010.
Un salutare galoppo d'allenamento per i Tigers .
Battuti i Wildcats, con la testa rivolta alla sfida con il Benfica.
di WALO.
Sabato il Lugano era chiamato ad un facile impegno sul campo dei neopromossi Wildcats Zurigo.
Com'era facilmente prevedibile, la partita ha offerto pochi, pochissimi spunti veramente interessanti in quanto i Tigers hanno evidenziato sin dalle prime battute del confronto una schiacciante superiorità tecnico-tattica. Un incontro condotto a… briglie sciolte da parte della formazione diretta da Joe Whelton, in avanti di dieci lunghezze dopo i primi dieci minuti e di 15 punti alla pausa principale.
L'allenatore dei bianconeri, visto che il match aveva ben poco da dire, ha cominciato a cambiare gli uomini in campo, dando parecchi minuti a quegli elementi che solitamente restano in panchina, alludiamo soprattutto ai giovani. Tra questi anche Marko Mladjan, che ha avuto la possibilità di giocare unitamente al suo più celebre fratello Dusan. A punti anche Lo Leggio.
L'incontro, come detto, non ha mai avuto sussulti ed alla distanza il Lugano, senza nemmeno dannarsi più di tanto, ha cercato di curare molti dettagli tattici, andando comunque regolarmente a segno ed aumentando di conseguenza il suo margine, portandolo a +22 dopo il terzo quarto. Alla fine gli ospiti si sono limitati a controllare la situazione ed a chiudere l'incontro da vincitori senza problemi.
Da segnalare che sia Schneidermann sia Abukar sono stati tenuti precauzionalmente a riposo per preservarli in vista dell'importantissima sfida di Eurochallenge di domani all'Elvetico contro il Benfica.
A fine gara Joe Whelton non ha voluto fare particolari commenti sulla partita di Zurigo «anche perché la mia squadra era di molto superiore a quella zurighese. Tuttavia ho visto un Lugano attivo e quindi voglioso di onorare l'incontro. E questo è un dato di fatto che va comunque evidenziato». È apparso chiaro però che il vostro pensiero era rivolto soprattutto verso la sfida con Lisbona in programma domani sul parquet della palestra dell'Istituto Elvetico: «Logico, perché quella sfida è di fondamentale importanza per noi. I giochi per staccare il secondo biglietto per gli ottavi di finale sono ancora aperti. Abbiamo delle speranze concrete ed oggettive per agguantare ancora questo traguardo, ma dobbiamo assolutamente superare il Benfica di almeno sei punti, visto che in Portogallo avevamo perso di cinque. E poi, naturalmente, dobbiamo vincere anche a Sofia. Per la sfida di domani vogliamo arrivare pronti e freschi».
Da segnalare che inoltre sabato prossimo ci sarà anche il derby contro la SAM Massagno, «incontro che come sempre affascina, perché queste partite riservano sempre momenti particolari anche dal profilo emotivo. Ma non corriamo troppo, dobbiamo fare un passo alla volta. Spazio quindi e unicamente all'Eurochallenge. Al resto penseremo in seguito».
Tornando velocemente all'incontrodi sabato, solo un giocatore dei padroni di casa è andato in doppia cifra (Stzic con 10 punti), mentre per i bianconeri Dusan Mladjan è stato il migliore con 16 punti. Sul fronte ticinese sono stati solo due gli elementi in doppia cifra, ma, come detto prima, ciò è accaduto perché Whelton quasi da subito ha preferito schierare tutti i «rincalzi» a sua disposizione. Insomma, quello di sabato è stato per i bianconeri un bel galoppo d'allenamento. C'è però da chiedersi come un complesso come quello zurighese possa sopravvivere in un torneo simile. La fortuna dei Wildcats è che quest'anno non sono previste retrocessioni, altrimenti da molto tempo questa pattuglia… Brancaleone sarebbe con le spalle al muro.
By CdT
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Il Lugano passeggia a Zurigo.
Dopo il ko in Eurochallenge, le Tigri di Whelton rialzano la testa.
Sfida a senso unico contro i Wildcats, surclassati su tutta la linea dai ticinesi.
di G.F.
Il compito del Lugano stavolta era davvero fin troppo facile, i Wildcats fino a questo momento della stagione, hanno fatto pochissimo. Troppo grande il divario tecnico per sperare perlomeno in un incontro interessante dal profilo tecnico. Meglio così, per certi versi, meglio aver rinnovato subito e senza affanni l’appuntamento col successo, dopo il boccone amaro incassato sulla ribalta europea e nel derby con la SAV.
Sin dalle battute iniziali i Tigers hanno evidenziato (senza nemmeno dover pigiare troppo sull’acceleratore) una schiacciante superiorità, chiudendo agevolmente il primo quarto sul +10 e il secondo a +15. La partita non ha dunque mai avuto sussulti e si è stancamente trascinata fino alla fine.
Il tecnico dei ticinesi Joe Whelton ne ha così approfittato per impiegare tutti i suoi uomini a disposizione, specialmente quelli che fino ad ora hanno avuto pochi minuti sul parquet. A punti sono andati praticamente. Soddisfatti in casa bianconera, come conferma il coach Whelton « anche perché abbiamo sempre controllato la situazione senza mai correre il minimo rischio. Una bella... passeggiata ».
Il pensiero era rivolto però altrove, martedì c’è infatti la sfida con il Benfica all’Elvetico: « Inutile nasconderlo, difficile non pensare a quell’incontro, c’era evidentemente il match di Zurigo da rispettare, ma è logico che l’appuntamento cruciale è per l’Eurochallenge. Vogliamo arrivare a questa sfida al meglio perché non abbiamo ancora perso la speranza di qualificarci per gli ottavi del torneo continentale: sarebbe una bella vetrina oltre che un’ulteriore interessante possibilità di confrontarci oltre i confini nazionali ».
by La Regione Ticino
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!maro!
00giovedì 24 marzo 2011 17:30
13.12.2010.
SAM È stato un vero peccato .
Forse affaticata dalla trasferta infrasettimanale, perde a Ginevra.
Visto da fuori, il risultato ottenuto dalla SAM Massagno a Ginevra si potrebbe registrare sotto la voce «sconfitta onorevole». In realtà, però, non è proprio così, perché i ticinesi avrebbero potuto vincere l'incontro senza che nessuno avesse nulla da ridire. In vantaggio per 4-13 dopo 4 minuti di gioco, gli uomini di Facchinetti hanno però subìto il ritorno dei padroni di casa che, grazie anche ai numerosi regali dei ticinesi (prova: nove rimbalzi) sono tornati in partita, facendo arrabbiare il coach massagnese. «Tenuto conto delle circostanze, saremmo dovuti andare alla pausa con almeno dieci punti di vantaggio», ha detto.
Forse affaticati dalla trasferta settimanale di Coppa a Losanna, i giocatori ticinesi sono apparsi in debito d'ossigeno e sul finale di partita apparivano leggermente confusi, perdendo per strada quelle virtù collettive che sono invece un loro punto di forza. Come sempre non si discute sull'impegno e sulla generosità dispensati sul parquet dalla truppa di Facchinetti, tra i quali sono piaciuti il solito Ali Farokhmanesh e Davide Balletta, nonché gli statunitensi Johnsono e Hawkins, che con il già citato Farokhmanesh e Ofoegbu sono andati in doppia cifra. La SAM, a fine partita, ha ricevuto gli elogi dell'allenatore degli avversari Michel Perrin, che ha affermato «Massagno non è una squadra qualsiasi e bisognerà contare anche su di loro in questa stagione. Invidio loro il pivot John Ofoegbu, che ha davvero messo in difficoltà la nostra difesa».
by CdT
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Massagno a un soffio dal risultato a sensazione.
Ai biancoblù è mancato il colpo decisivo per mandare al tappeto i Ginevra Devils.
Generosa prova della compagine di Facchinetti, ma non basta per piegare i romandi.
di JJ.
Ginevra – SAM Massagno generosa, per larghi tratti convincente, ma alla fine battuta sabato da un Ginevra tutt’altro che trascendentale ma più “solido” nella fase finale del confronto. Dispiace perché davvero i ticinesi sono andati vicinissimi all’exploit (e alla terza vittoria consecutiva dopo quelle ottenute al Palamondo di Cadempino contro il Monthey e l’Olympic Friborgo).
Quella disputata alla Salle Pommier è stata una partita molto combattuta, che ha visto appunto la formazione diretta da Franco Facchinetti, lottare senza timori riverenziali e con un gioco grintoso e concreto, tanto da terminare in vantaggio di tre punti alla pausa principale.
Nella seconda parte della sfida il Ginevra, trascinato soprattutto da un Koguere come sempre temibile (se lasciato libero d’agire), ha approfittato di alcuni piccoli errori difensivi degli ospiti per prendere il vantaggio di una decina di punti a cavallo tra il terzo e il quarto tempo. Chi pensava che la truppa massagnese a quel punto avesse ammainato bandiera ha dovuto ravvedersi, perché la SAM, con una bellissima reazione, ha rifatto superficie pareggiando il conto (64-64) a 4’ dal termine. A questo punto tutto poteva accadere, il Ginevra però l’ha ancora spuntata ma per soli 4 punti.
Bene, malgrado la sconfitta, c’è rammarico, ma anche la consapevolezza, come ha precisato a fine gara il coach Facchinetti « di aver dimostrato di aver compiuto un ulteriore passo avanti nella crescita del collettivo. Nella prima parte del match, per paura che i ragazzi pagassero un attimo sul piano della tenuta fisica – non dimentichiamo che nel giro di tre giorni avevano sulle spalle due lunghe trasferte – ho fatto ruotare tutta la panchina. Tutti, fino alla fine, hanno comunque dato il loro apporto, è chiaro che quando ti giochi la partita punto a punto, a decidere poi sono i dettagli. Un plauso comunque a tutti i ragazzi, che spero possano confermare il buon rendimento anche giovedì nel derby con il Lugano. Un incontro difficile ma che cercheremo di lottare fino in fondo ».
Il tutto in funzione dell’atteggiamento che sfodererà il Lugano. Ovviamente poco disposto a cedere altri punti a una “cugina”, dopo averlo fatto (unico stop stagionale) col Vacallo.
by La Regione Ticino
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