Afrodisiaci per i sovrani

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sole281
00venerdì 22 settembre 2006 13:32
Si racconta che il grande Solimano I°, sultano Ottomano fra il 1520 e il 1565, avrebbe fatto un curioso esperimento. Mise in gabbia due uomini Dervisci nutrendoli di carne ed acqua per qualche tempo, poi inviò loro due splendide schiave del suo arem. Gli uomini con entusiasmo e decenza esplicarono le loro qualità di maschi. Ripeté l’esperimento, facendoli nutrire di pesce e vino. Quando arrivarono le schiave, si buttarono con estrema violenza per il loro possesso, ripetendo più volte la mascolina prestazione. Benedetti siano allora, pesce e vino.
Per esempio Caterina Sforza elogiava l'estratto di verga d'asino essiccata, e un altro famoso personaggio che ricorse ampiamente all’aiuto degli afrodisiaci fu Papa Leone X, che grazie al suo cuoco fiorentino applicò straordinarie alchimie: “la senapa accende la lussuria, i porri commuovono il coito, i capperi lo fan vivace…….”
Rievochiamo adesso gli splendori amatori dei Re di Francia e delle loro sollazzevoli amanti. La più famosa nella storia fu la Marchesa de Pompadour , che oramai poco più che trentenne, accorgendosi di provare una crescente frigidità di fronte alle esigenze sessuali di sua maestà, corse ai ripari. Cosa fece? Cominciò a nutrirsi di cioccolato, tartufi, ostriche e crostacei. La storia non ci conferma se questi rimedi ebbero l’effetto desiderato, di sicuro la Marchesa passò alla storia come il Ministro in sottana più famoso dell’epoca, dopo Cleopatra e Caterina de' Medici.
Ora diamo tutto lo spazio che merita a Giacomo Casanova . Per lui la tavola e la donna erano una cosa sola, che avvince anima e corpo. Attribuendo alla prima i risultati brillanti con la seconda.
Tanto si legge nelle pagine delle famose Memorie.
“Mi piacquero i piatti raffinati, il pasticcio di maccheroni, fatto da un buon cuoco napoletano….. il merluzzo di Terranuova ben mantecato, la selvaggina sfrollata a puntino e i bei formaggi burrosi.”
Concludiamo per con una verità assoluta che non và dimenticata. L’eccesso di qualunque cibo è assolutamente negativo, come pure l’eccesso di bevande. Una persona in preda all’indigestione e all’ubriachezza non potrà mai assomigliare a un Don Giovanni.
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