Scusate il ritardo ma il lavoro ha richiesto attenzione e senza money gli eserciti, anche di pupazzetti non si muovono :-)
@betasom:
>“Se in BA le mitragliatrici fanno poco o niente mentre il CaC è devastante, qualcosa non funziona.
Se la squadra di cavalleria è la più forte (3 attacchi in CaC, elevata mobilità e opzione di sganciamento come esplorante) significa che non ci siamo, perchè questa non è la 2GM. Comunque ci abbiamo rigiocato e ci rigiocheremo perché diverte. “
Esatto, come ha scritto Cavatore nell'introduzione a BA, “La nostra prima priorità è stata creare un gioco che fosse divertente e che richiedesse abilità, intelligenza e fosse bilanciato.”
L'adesione al rigore storico non è stato un suo obiettivo. Quanto creare un regolamento.. “giocoso”, passami il termine.
>”Non c'è il regolamento finale. Ci sono differenti visioni ( e pubblico al quale sono rivolti ), dello stesso periodo.
Dipende. La genesi di un regolamento dovrebbe partire da due capisaldi: lo scorrere del tempo, perché se non passa il tempo non succede nulla, ed i meccanismi decisionali, perché se non sono prese decisioni, non succede nulla.”
Qual'è il pubblico al quale ti rivolgi? Mi spiego meglio, da dove ha origine il Wargame? Molto spesso vengono tirati in ballo gli scacchi, e il kriegsspiel.
Il primo è un gioco d'astrazione, privo di casualità ( non c'è il dado ) e con dei pezzi che hanno delle abilità che non sono rappresentative di soldati reali.
Il secondo nasce come strumento didattico per il corpo ufficiali prussiano. Non è un gioco, è uno strumento per l'istruzione di ufficiali. Ed è ad un livello che non è la schermaglia, ma la battaglia vera e propria.
Provocatoriamente, direi i giochi che esistono oggi sono più vicini a Little Wars di H.G.Wells.
Un regolamento edito nel 1913.
Un gioco fatto per padri e figli e, come riportava il sottotitolo:”a game for boys from twelve years of age to one hundred and fifty and for that more intelligent sort of girl who likes boys' games and books. “.
Quindi un'impostazione assolutamente giocosa e socializzante.
Non addestro persone ad ucciderne alte. Anche se in modo lecito, visto che sono giustificate da un'entità chiamata Stato.
Ora guardiamoci in faccia, chi siamo noi wargamers? Civili. Almeno il 99%.
I primi di noi, i Grandi Antichi :-) , si sono appassionati ai giochi di guerra perché lettori di cose militari o perché da piccoli sognavano di fare i soldati di professione da grandi.
Ma siamo sicuri di essere stati tutti così? Magari era solo la voglia di rigiocare quel film di guerra che avevamo visto e ci era piaciuto.
Per questo parlo di pubblico al quale è destinato un prodotto.
Se betasom ( o chiunque altro ) preferisce OS ( od altri giochi ) perché trova più aderenza storica ed è la riproduzione della realtà l'aspetto più gli interessa, fa solamente bene. Perché è quello che cerca non glielo può dare BA.
Questo prodotto mira ad un altro pubblico. I due non sono neanche paragonabili.
Perché a parte la scala dello scontro, ci sono delle differenze nel pensiero originale a monte.
Che poi le leggi di mercato impongano scelte commerciali è un dato di fatto. Vedi Torriani, l'autore di OS, scrivere il supplemento degli Americani per Bolt Action. Penso che se egli ha fatto ciò abbia avuto i suoi, leciti, motivi commerciali.
Quindi signori, giochiamo, o simuliamo, ma non rinchiudiamoci negli steccati. O feudi immaginari. Si fa del male all'hobby.
Concluso il mio discorso in toga da senatore
, mi spiace betasom che siamo distanti. Scambiare due idee di fronte ad una birra dopo una partita fa sempre … circolo ufficiali.
Per inciso, io ho giocato da giovane con Giochi di Guerra Napoleonici di Paddy Griffith, e pensavo l'anno prossimo di presentare ai ragazzi del club un gioco napoleonico.
Sapresti indicarmi dei regolamenti che a tuo giudizio riproducono quel periodo storico?
Mi piacerebbe l'anno prossimo proporre un gioco su questo periodo ai ragazzi del club.
@maverickv; Ciao Valentino.
Comprendo bene la frustrazione da troppi uno.... non è un sentito dire per me.....
Ma visto che proponete di usare più dadi per livellare la fortuna e poi per il dado deviazione si deve usare 1D10. Usarlo per tutto il gioco? Qua al club Warzone 1°Ed, con il suo D20 è piaciuto a molti.
I ragazzi erano abituati al D6, e l'uso del D20, dado visto da gioco di ruolo li ha sorpresi.
Più fattori, quindi più aspetti da tenere in considerazione e forte riduzione del fattore “1”.
Dal 16% circa del D6 al 5%.
Ultima nota, se io ottengo 3D6 che mi presentano lo stesso risultato l'arma è inceppata, ok.
Ma così facendo non si riduce il vantaggio di usare veterani? Intendo dire, più dadi uso, più è facile che in un gruppo numeroso di dadi tre mostrino lo stesso punteggio.
Mentre un soldato si distingue anche per la sua attenzione nella cura delle armi.
Just my two cents....
Detto questo, buone partite a tutti!
Sarge Sturm