come detto, la mattinata è dedicata alla visita culturale della città.. quindi si entra nel duomo dove ci 'acculturiamo' attraverso l'uso sapiente delle audioguide, che ci svelano particolari curiosi sulla chiesa e sulla sua edificazione.
veniamo cosi a scoprire che questa chiesa è stata modificata nel corso degli anni e alla indiscussa impronta gotica, è stato aggiunto un pò qua, e un pò la, anche qualcosa di barocco.
Ma visto che sono avvocato, e non architetto, io tutto questo barocco non l'ho visto. Gabry non si è preoccupato nemmeno di cercarlo.
Cercava l'altare dedicato a Moratti, ma gli ho detto che è ancora presto. Era parecchio deluso
Venivamo inoltre a sapere che l'architetto, un tipo un pò eccentrico, aveva l'abitudine di inserire il proprio volto nelle varie opere che realizzava. Ora, di questo tipo ignoriamo completamente il nome, ma lo potete vedere alla base del pulpito che sbircia (che ci sarà da sbirciare in una chiesa?) attraverso una finestrella.
terminata la visita alla Chiesa ci rechiamo sotto il porticato adiacente, alla ricerca di una targa che ricordavo fosse da queste parti. La troviamo. In tempo di elezioni presidenziali USA fa sempre colore e non guasta mai fare una foto con un presidente. Specie se è democratico e da li a poco avrebbe avuto un successore nuovo.. bello, giovane e abbronzato.
Ladies and gentlemen, DavBS + JFK
facciamo due passi per le strade adiacenti, davvero belle e adornate di magnifici palazzi. Peccato per il traffico e per tutti i furgoni parcheggiati per lo scarico. Il momento peggiore per passarci.
ma per altri versi il momento è anche ottimale, perchè essendo presto, i viennesi si stanno alzando, e noi, da guardoni, possiamo vederli mentre si vestono :-)
e cosi guardando a destra e a manca, sopra e sotto, arriviamo finalmente al complesso del hofburg che era un pò il centro nevralgico dell'impero austro-ungarico.
Ovviamente la nostra fame di cultura ci spinge ad investire 9 euro ciascheduno per entrarvi e visitare la collezione di argenteria, il museo di Sissi e gli appartamenti imperiali.
Appena entrati nel museo, ci rendiamo conto che la parte dell'argenteria è di una noia mortale.
Piatti d'argento, d'oro di porcellana decorati, centrotavola, forchette di argento... sale e sale piene di queste cianfrusaglie.
Verso la fine Gabry inizia a lamentarsi (a ragione) e quindi si decide di saltare le ultime sale. Non sapremo mai cosa ci siamo persi.. pazienza.
Ben più interessante è il museo di Sissi, se non altro per l'alone di mistero che i gestori dello stesso sono riusciti a creare.
Allora, sfatiamo un mito. Di Sissi, agli austriaci, quando era in vita, non poteva fregarne di meno.
La consideravano un pò pazza, misteriosa, a vienna non c'era mai.. e strana lo era.. pensava di essere un gabbiano, poi la regina Titania (e io e gabry eravamo straentusiasti di questo).. poi non voleva più fare l'imperatrice, poi di colpo voleva esserlo, poi non mangiava, diete e digiuni.. tipetta strana.
e poi non proprio contenta di aver sposato Cecco Beppe..
Scopriamo poi che Sissi, in realtà Sisi, è morta per opera di una mano italiana, sul lago di ginevra, mentre stava andando (o tornando) da Montreux.. circostanza bella inquietante...
Poi Sissi è morta, ci hanno fatto un film e voilà... a Vienna non si parla d'altro.. triste destino.. e gloria solo dopo la morte.
Si passa agli appartamenti imperiali, sfarzosi e lussuosi.
Rimaniamo basiti dal fatto che Cecco Beppe e Sissi non vivessero insieme.. non dico dormire, ma neanche mangiare e altre cosette.. capitava una volta ogni tanto, quando Sissi era a Vienna.
La cosa che ci ha sconcertato è che l'imperatore, il padrone di tutta la baracca, quando voleva andare a trovare la moglie, doveva suonare al campanello e aspettare l'autorizzazione.
questa la dice lunga sul caratterino di Sissi. Comunque il tutto mi piace molto.
Direte.. ma Gabry? Non abbiamo letto molto di lui in questa visita.. il motivo è molto semplice.. si è perso, o meglio, è rimasto attardato nella sala del biliardo e quindi mi sono visto il tutto praticamente da solo.
Chissà se la visita gli è piaciuta o se invece ha avuto modo di lamentarsi con qualche visitatore.. dovrebbe dircelo lui!
Usciti veniamo letteralmente travolti da un vento fortissimo.. sembra di essere in piena tromba d'aria... nubi minacciosi si stanno avvicinando... non vorrei essere nei panni di chi, da li a poche ore, sorvolerà Vienna.
E proprio in quell'istante, lupus in...ops, Navacchia in fabula.. mi suona il cellulare.. è lui!
Mi dice che è pronto per la partenza ma un pò preoccupato perchè l'atr42 non lo convince. Alla domanda 'che tempo fa', sono obbligato a mentire.. 'tranquillo.. sole che spacca le pietre e non gira un filo di vento'.
Ovviamente una bugia a fin di bene.. se gli avessi detto la verità, Luca The Aviator, si sarebbe rifiutato di prendere l'aereo.. e non ci avrebbe raggiunto. E non si sarebbe divertito con noi.. e non avrebbe visto Brian May..