Gesù o il dio sole?

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_RewinD_
00lunedì 22 maggio 2017 22:48
Senza voler offendere nessuno, invito a una riflessione su alcuni testi:

it.wikipedia.org/wiki/Sol_Invictus


Natale

Letteralmente natale significa "nascita". La festività del Dies Natalis Solis Invicti ("Giorno di nascita del Sole Invitto") veniva celebrata nel momento dell'anno in cui la durata del giorno cominciava ad aumentare dopo il solstizio d'inverno: la "rinascita" del sole. Il termine solstizio viene dal latino solstitium, che significa letteralmente "sole fermo" (da sol, "sole", e sistere, "stare fermo").

Infatti nell'emisfero nord della Terra tra il 22 e il 24 dicembre il sole sembra fermarsi in cielo (fenomeno tanto più evidente quanto più ci si avvicina all’equatore). In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della "declinazione", cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il dì più corto dell’anno. Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, in giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta. Il giorno del solstizio cade generalmente il 21, ma per l’inversione apparente del moto solare diventa visibile il terzo/quarto giorno successivo. Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e "invincibile" sulle stesse tenebre. E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo "Natale". Questa interpretazione "astronomica" può spiegare perché il 25 dicembre sia una data celebrativa presente in culture e paesi così distanti tra loro. Tutto parte da una osservazione attenta del comportamento dei pianeti e del sole, e gli antichi, per quanto possa apparire sorprendente, conoscevano bene gli strumenti che permettevano loro di osservare e descrivere movimenti e comportamenti degli astri.

Simbolismo solare associato a Gesù

L'annuncio dell'arrivo di un Sole di giustizia presente nel libro di Malachia, che conclude il Tanakh, è stato interpretato dai cristiani come un annuncio profetico della nascita di Gesù. La presenza di un importante annuncio era resa ancora più verosimile dal fatto che Malachia non è il nome dell'autore del libro, ma significa messaggero. Questa interpretazione è implicita già nel primo capitolo del vangelo secondo Luca (Lc 1, 79-79), in cui Zaccaria, quando preannuncia che Giovanni Battista andrà "dinanzi al Signore a preparargli la via", profetizza che la misericordia di Dio "ci verrà incontro dall'alto come luce che sorge", e infatti nel capitolo successivo Gesù è presentato come "luce per illuminare le nazioni" (cfr. Lc 2, 32).

Il simbolismo teologico "Cristo-Luce" è caratteristico del Vangelo secondo Giovanni (cfr. Gv 1, 4-9 e Gv 8, 12), che mette spesso in evidenza la contrapposizione tra luce e tenebra. Nelle epistole paoline la simbologia della luce è molto presente con una grande ricchezza di sfumature e significati (ad es. Ef 5, 8-14), tra i quali viene associato anche il Messia citato in modo simile nella letteratura rabbinica[16].

Se la simbologia della luce è ben presente nel Nuovo Testamento, il Sole non viene quasi mai associato esplicitamente a Cristo. Il Sole come termine ricorre 22 volte e solo due volte viene usato come paragone per lo splendore del volto di Gesù. La prima circostanza è la trasfigurazione, durante la quale il volto di Gesù splendeva come il Sole (Mt 17, 2). Anche nell'Apocalisse di Giovanni, quando Cristo appare all'apostolo: "il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza" (Ap 1, 16).



Ci sono molte coincidenze, non trovate?

Ma non è tutto.

www.riflessioni.it/la_riflessione/cristo_eterno.htm



Nel IV sec. d.C, quando si posero le basi del Cattolicesimo a Nicea, i primi cristiani di Roma avevano familiarità con tutti questi miti e convivevano mescolandosi con i seguaci dei vari culti solari analoghi al loro, come quello di Mitra (sorto verso il II sec. a.C), che similmente nacque da una vergine in una grotta, venne adorato dai pastori e fu assassinato dai suoi nemici che gli trapassarono il costato con una lancia, mitraresuscitando al terzo giorno. Di fatto, il trasferimento della festa della Natività di Gesù al 25 dicembre fu operato per far coincidere in essa i tre grandi culti monoteisti stabilitisi a Roma e dedicati a Cristo, Mitra e al Sol Invictus.
La mitologia comparata ha dimostrato sino a che punto vennero reinventati i dettagli del modello di base. La Maddalena, come la Iside egizia, vaga in cerca del dio morto finché non lo trova; Iside resuscita Osiride, e Cristo risorto appare alla Maddalena dandole la novella del miracolo supremo. Di fatto esiste una speculare simmetria, un incredibile parallelismo che riguarda persino i dettagli apparentemente più triviali dei differenti miti. La prima "Sacra Famiglia" fu egizia: Osiride, Iside e Horus. Lo furono anche la prima "Immacolata Concezione" (in una variante del mito di Osiride, Horus viene messo al mondo senza ricorrere alla sessualità, e in un'altra leggenda, raccolta da Plutarco, si autogenera a Edfu), la prima "Eucarestia" (la comunione osiridea con pane e vino), il primo "Dio Supremo Uno e Trino" e persino la prima "Comunione dei fedeli" nel corpo del dio, compreso il tema della "fusione mistica". Osiride fu il primo figlio a fondersi in un unico essere con il Dio Padre (Ra) e il primo Salvatore degli uomini. Ma la quantità di numi agrari e solari che seguono lo stesso modello è considerevole: Adone (Siria), Bacco (Italia), Prometeo (Grecia), Orfeo-Zagreo nei culti misterici e così via.



E se ancora non bastasse, guardate qui:

www.riflessioni.it/la_riflessione/cristo_eterno_2.htm


La Mitologia comparata
Nella loro opera The Jesus Mysteries (inedito in Italia, N.d.T.), Timothy Freke e Peter Gandy studiano dettagliatamente le incredibili coincidenze tra il mito di base degli dèi sacrificati, che identificano genericamente con il nome di Osiride-Dioniso, e la vita di Cristo. Quelli che seguono sono solamente alcuni dei parallelismi più importanti. Tutti questi dèi vengono percepiti con il seguente profilo:

Sono il "Salvatore degli uomini", Dio fatto uomo e Figlio fuso in uno con il Padre.
Sono nati da una madre vergine in una caverna o grotta, il 25 dicembre o il 6 gennaio, festività caratteristiche di tutti i culti solari. (vedi su Riflessioni.it: Le radici pagane del Natale di Elena Savino).
La loro nascita è stata annunciata da una stella.
Hanno ricevuto la visita di alcuni maghi che resero loro onore con gli stessi doni simbolici: oro, incenso e mirra.
Sono stati battezzati, un rito iniziatico comune a tutti i culti misterici del I millennio d.C.
Offrivano ai loro seguaci una seconda nascita attraverso il rito del battesimo.
Hanno realizzato il prodigio di convertire l'acqua in vino.
Coincisero nella realizzazione di miracoli simili: la cura degli infermi, l'aiuto ai pescatori per una pesca miracolosa e l'atto di calmare le acque durante una tempesta.
Sono stati accusati di tenere una condotta licenziosa.
Hanno avuto un gruppo scelto di 12 seguaci o discepoli associati simbolicamente ai segni zodiacali.
Sul dorso di un asino sono entrati trionfalmente in una città e dalla folla sono ne stati acclamati re.
Sono stati equiparati simbolicamente al pane e al vino, convertiti in segni della loro carne e del loro sangue.
Sono morti assassinati o sacrificati, sono stati avvolti in un telo, sono stati unti e sono resuscitati dopo tre giorni.
I loro seguaci hanno fatto visita al sepolcro trovandolo vuoto.
La loro morte e la loro resurrezione vengono celebrate con un agape rituale, che simboleggia la volontà di fusione del credente con i loro corpi mistici.
I loro sacrifici portano la redenzione.
I loro seguaci sperano che ritornino per giudicare gli uomini alla "fine dei tempi" e fondare un'Età dell'Oro.

Di Luis G. La Cruz
Tratto da: I Misteri di Hera, monografie, Gesù, L'uomo, L'iniziato, Il Dio - Autori Vari, Ed. Hera periodici, Agosto 2004

Gesù o il dio sole?
[…] Il 25 dicembre è associato al giorno di nascita o di festeggiamento di personaggi divini risalenti anche a secoli prima di Cristo. Per citarne alcuni:

Il dio Horus egiziano
Iside HorusI mosaici e gli affreschi raffiguranti immagini di Horus in braccio a Iside ricordano l’iconografia cristiana della Madonna col bambino, tanto da indurci a credere che in epoca cristiana, per ovvi motivi, alcune rappresentazioni di Iside e Horus, spesso raffigurato come un bambino con la corona solare sul capo, furono probabilmente “riciclate”.

Il dio Mitra indo-persiano
Quello di Mitra fu il culto più concorrenziale al cristianesimo e col quale il cristianesimo si fuse sincreticamente. A proposito, anche Mitra era stato partorito da una vergine, aveva dodici discepoli e veniva soprannominato “il Salvatore”.

Gli dei babilonesi Tammuz e Shamas
Nel giorno corrispondente al 25 dicembre odierno, nel 3000 a.C. circa, veniva festeggiato il dio Sole babilonese Shamash. Il dio solare veniva chiamato Utu in sumerico e Shamash in accadico. Era il dio del Sole, della giustizia e della predizione, in quanto il sole vede tutto: passato, presente e futuro.
In Babilonia successivamente comparve il culto della dea Ishtar e di suo figlio Tammuz, che veniva considerato l’incarnazione del Sole. Allo stesso modo di Iside, anche Ishtar veniva rappresentata con il suo bambino tra le braccia. Attorno alla testa di Tammuz si rappresentava un’aureola di 12 stelle che simboleggiavano i dodici segni zodiacali.
È interessante aggiungere che anche in questo culto il dio Tammuz muore per risorgere dopo tre giorni.

Dioniso
Nei giorni del solstizio d’inverno, si svolgeva in onore di Dioniso una festa rituale chiamata Lenaea, “la festa delle donne selvagge”. Veniva celebrato il dio che “rinasceva” bambino dopo essere stato fatto a pezzi.

Bacab
Era il dio Sole nello Yucatan; si credeva che fosse stato messo al mondo dalla vergine Chiribirias.

Il dio Sole inca Wiracocha
Il dio sole inca veniva celebrato nella festa del solstizio d’inverno Inti Raymi (festeggiata il 24 giugno perché nell’emisfero sud, essendo le stagioni rovesciate, il solstizio d’inverno cade appunto in giugno).

Tratto da: Le radici pagane del Natale di Elena Savino – 2004 - Jubal editore www.riflessioni.it/testi/radici_natale.htm

[…] Tutte queste narrazioni sono basate sul moto del sole attraverso il cielo, e quindi su uno sviluppo di idee astrologiche/teologiche, avvenute in ogni parte del mondo. In altre parole, Gesù Cristo e tutti gli altri miti di analoga struttura, sono soltanto personificazioni dell'entità solare. Per esempio, molti degli uomini-dio crocifissi, in ogni parte del mondo, hanno in comune la data di nascita fissata al 25 Dicembre.altare sol invictus Questo e' dovuto al fatto che i nostri antenati avevano notato (da una prospettiva geocentrica) che il sole si abbassa, annualmente, verso il sud sino alle date del 21/22 Dicembre, solstizio d'inverno, dove sembra stia fermo per circa tre giorni, per poi riprendere nuovamente il suo movimento ascendente. Durante questo periodo gli antenati credevano che il sole morisse per tre giorni per poi risuscitare il 25 Dicembre.
Gli antichi erano ben consci della necessità vitale che il sole sorgesse regolarmente ogni giorno, che interrompesse la sua caduta stagionale e che riprendesse il suo movimento ascensionale. Fu così che culture, fra di loro differenti e distanti, celebrassero la rinascita del dio sole il 25 Dicembre. Qui di seguito elenchiamo alcune caratteristiche del dio sole:

Il sole muore per tre giorni a partire dal 22 Dicembre, solstizio d'inverno, quando arresta il suo movimento discendente, per poi ritornare a nascere, o risuscitare, il 25 Dicembre, riprendendo il suo movimento ascendente.
In alcune zone della terra, il calendario, in origine, iniziava nella costellazione della vergine ed il sole risulterebbe quindi partorito da una vergine.
Il sole e' la Luce del Mondo.
Il sole cammina sopra le nubi e tutti lo possono vedere.
Il sole che si alza al mattino e' il salvatore del genere umano.
Il sole porta una corona, corona di spine, o aureola.
Il sole cammina sulle acque.
I seguaci del sole, apostoli o discepoli sono i 12 mesi dell'anno, i 12 segni dello zodiaco, delle costellazioni, attraverso i quali il sole stesso dovrà passare.
Il sole, a mezzogiorno, si trova nella casa, o meglio nel tempio dell'altissimo; così egli inizia il lavoro del padre suo al dodicesimo tempo.
Il sole entra in ciascun segno dello zodiaco ogni 30 gradi sull'orizzonte; quindi il sole di dio inizia il suo ministero al trentesimo anno.
Il sole e' appeso ad una croce (crocifisso) il che simboleggia il suo passaggio attraverso gli equinozi e, cadendo a Pasqua l'equinozio primaverile, a quel tempo risorge.

Tratto da:
Suns of God: Krishna, Buddha and Christ Unveiled. di D. Murdock ('Acharya S'), 2004

“Cristo Sole” mosaico presente sulla volta del Mausoleo dei Giulii (fine II sec. Inizio III) nella necropoli vaticana. Cristo è rappresentato sul carro trainato da cavalli bianchi come si usava rappresentare il Sole che sorgeva ad illuminare il mondo.



Interessante, vero?
ZarzacoDranae
00martedì 23 maggio 2017 10:15


Argomento per me affascinante che mi ha impegnato in ricerche per qualche tempo. Parlo delle correlazioni postate dall'amico RE, o se si preferisce dei punti in comune che possono emergere dallo studio biografico di questi "maestri", che hanno segnato il faticoso andirivieni dell'umanità. Le similitudini tra Gesù, Krishna, Maometto, Mosè, Esdra, Ezechiele, Iside, Mithra, Prometeo, Zoroastro e compagnia cantante sono innumerevoli, ma come qualsiasi altro argomento i distinguo sono d'uopo, mi consenta direbbe colui il quale...

Partiamo dall'ultimo appena citato: Zoroastro, alias Zarathustra che deriva dallo zendo "zere" = oro e "thaschirè" = astro. La definizione "Astro d'oro" pertanto, fa di Zoroastro una creatura solare certamente NON diversa dal dio Horus o da Ashura Mazda, di cui si disse profeta. I Parsi che ne sono ancora seguaci, sostengono che nacque nel 589 a.C. ad Urmia, nell'Azerbaigian, ma, SI NOTI bene, nè data di nascita nè luogo sono certi. Secondo diversi storici sarebbe dubbia perfino la sua esistenza e quindi leggendaria la sua vita. Proprio per queste incertezze biografiche molti scrittori si sbizzarrirono ad identificarlo con Mosè,con Elia ed altri.

Per certi versi Zoroastro assomiglia pure a Maometto, ambedue considerati riformatori, in quanto cercarono di abbattere i vecchi culti idolatrici indirizzando i propri fedeli (parsi e mussulmani) ad un culto monoteista. Ambedue si isolarono per un lungo periodo di meditazione, di preghiera e di rivelazione in cui fu loro consegnato un sacro libro (l'Avesta ed il Corano). Del resto se si volesse ampliare l'orizzonte di questi nessi fra riformatori, si dovrebbe scrivere a lungo, troppo per questi post... basta ricordare che Gesù con la sua presenza in Terra determinò il sostituirsi di una nuova legge alla vecchia e conseguentemente l'avvento di un Cristianesimo in sostituzione di un paganesimo imperante.

Quello che diversifica sostanzialmente Il Cristo da tutti questi "maestri" è il suo insegnamento ultramoderno (lo smisurato amore di fondo per tutto e per tutti) non ancora del tutto assimilato e fatto proprio per l'uomo che preferisce una tangibile materialità ad una spiritualità, che seppure imperante e mezzo ultimo ed unico per avvicinarsi alla divinità, non si tocca, nè mai si toccherà con mano. La storicità di Gesù non può essere messa in discussione, (mi dovrei RIRIRIpetere) a differenza di tante altre figure mistiche, da Mosè a Prometeo, da Buddha a Osiride, da Dionisio a Mithra e via ciarlando... nè i suoi insegnamenti raccolti in vangeli "scelti" o "apocrifi" vanno trascurati o presi troppo alla leggera.

Certi culti e saghe spesso vengono presentati come anteriori di miti standardizzati, per esempio l'epopea arturiana, di fatto, non esisteva prima che alcuni pellegrini inglesi transitassero a Chiusdino e a Montesiepi e venissero a conoscenza del cavaliere Galgano e la sua AUTENTICA spada nella roccia. Da quel momento si ha l'inizio delle gesta di Artù e dei paladini (12), del graal e via cantante. In precedenza, prima che si scoprisse il fatto storico di Galgano, Artù era relegato in poche righe anteriori. Questo per dire che molte delle vicende terrene di Gesù sono state attinte da saghe posteriori fatte poi passare per antecedenti al suo tempo. le similitudini esistono a tutte le latitudini, come per esempio di Morfeo e Euridice, o con Osiride e iside, ecc. ma vanno vagliate (e centellinate) altrimenti si fa di ogni erba un fascio e si lasciano le...spighe a terra...
[SM=x5325573] [SM=x5240650] [SM=x5240689]


OOoops...stavo dimenticando gli auguri di rito per il compleanno di Zambu [SM=g28006] . sono certo di fargli piacere [SM=x5240712]

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