Incidente d'auto in alta quota

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SudoMaGodo
00domenica 15 luglio 2007 22:50
Oggi ho fatto in moto il giro in quota dalla Liguria a Limone e ritorno 210 km (via del sale) altri motociclisti incontrati al Colle Tanarello,erano stati dirottati da Limone a La Brigue,in quanto la strada Via del Sale era chiusa al colle della Boaria per un incidente mortale.Da notizie sul luogo in mattinata è precipitata un'auto da fuoristrada nel versante Francese nella zona delle Carsene.I soccorritori (francesi)hanno utilizzato l'elicottero per recuperare il corpo del malcapitato che è stato portatao a La Brigue.Noi siam passati in zona alle 13,30 la via era aperta e non v'erano tracce dall'accaduto. Da fonti non ufficiali la vittima è un cittadino italiano di Pieve Di Teco.
Ne sapremo di più domani dagli organi di stampa.
Oscar
simolimo
00lunedì 16 luglio 2007 08:04
da LA STAMPA del16/7/2007
Di notte precipita e muore
sulla via militare del Tenda


Accampato con amici
ha poi deciso
di proseguire
verso colle della Boaria


Escursionista ligure viaggiava da solo su un pick-up




Con una comitiva di amici voleva percorrere in fuoristrada l’antica «via del sale», una strada sterrata che da Monesi raggiunge il colle di Tenda. Ma l’escursione si è trasformata in tragedia. Omar Massa Boa, 31 anni, di Pieve di Teco (Imperia), è morto finendo in una scarpata con il suo «pick up».
L’incidente è avvenuto intorno all’una dell’altra notte, nel territorio di Tenda, a breve distanza dal luogo dove il gruppo era accampato. Gli amici di Omar, 15 persone, si sono resi conto della disgrazia solo più tardi.
Era circa la mezza, quando improvvisamente il giovane ha abbandonato l’area del bivacco e si è messo alla guida del fuoristrada. La via militare attraversa le creste a 2000 metri, sconfina più volte e a Limone passa accanto alle baite in cima agli impianti sciistici per raggiungere il colle di Tenda.
L’incidente è avvenuto al km 11 dal forte centrale sopra la galleria internaizonale, poco oltre il colle Boaria, in territorio francese. Il «pick up» di Omar Massa Boa è uscito dalla carreggiata: ha sfondato il muretto di contenimento in pietra, su un tratto rettilineo e senza segnaletica. Quindi è precipitato nella scarpata per oltre 20 metri. Il giovane è stato sbalzato fuori dal mezzo, che nella caduta l’ha travolto e schiacciato. E’ morto sul colpo.
A dare l’allarme sono stati due motociclisti che proprio in quel momento stavano percorrendo la via sterrata: hanno visto i fari dell’auto illuminare in modo anomalo il ciglio della strada e si sono avvicinati per verificare se ci fossero problemi. Hanno quindi notato il «pick up» nel burrone: con il cellulare sono stati allertati il centralino del «118», i vigili del fuoco e il soccorso alpino del Cai. E’ intervenuto da Cuneo anche il soccorso alpino della Guardia di finanza, che ha fatto i primi rilievi. E’ stata immediatamente avvisata la Gendarmeria di Tenda, intervenuta con la forza speciale d’alta montagna.
Ma ogni soccorso è stato inutile. Omar Massa Boa era dipendente dell’Autostrada dei Fiori: aveva preso il posto del padre Elio (originario di Garessio) morto anche lui in un incidente stradale a 37 anni, travolto da un’auto vicino al casello di Albenga, dove stava lavorando. Lascia la madre Ornella Pignone e la sorella Francesca. La salma del giovane è stata composta nella camera mortuaria dell’ospedale di Tenda.
Sul problema della sicurezza sull’alta via da Monesi a Limone sono intervenuti a maggio i sindaci dell’area tra Liguria e Piemonte, la Provincia e le Comunità montane chiedendo «la regolamentazione del traffico sulla strada caratterizzata da tratti pericolosi e molto esposti».
Gianfranco59
00lunedì 16 luglio 2007 08:23
Re: da LA STAMPA del16/7/2007

Scritto da: simolimo 16/07/2007 8.04
Di notte precipita e muore
sulla via militare del Tenda


Accampato con amici
ha poi deciso
di proseguire
verso colle della Boaria


Escursionista ligure viaggiava da solo su un pick-up




Con una comitiva di amici voleva percorrere in fuoristrada l’antica «via del sale», una strada sterrata che da Monesi raggiunge il colle di Tenda. Ma l’escursione si è trasformata in tragedia. Omar Massa Boa, 31 anni, di Pieve di Teco (Imperia), è morto finendo in una scarpata con il suo «pick up».
L’incidente è avvenuto intorno all’una dell’altra notte, nel territorio di Tenda, a breve distanza dal luogo dove il gruppo era accampato. Gli amici di Omar, 15 persone, si sono resi conto della disgrazia solo più tardi.
Era circa la mezza, quando improvvisamente il giovane ha abbandonato l’area del bivacco e si è messo alla guida del fuoristrada. La via militare attraversa le creste a 2000 metri, sconfina più volte e a Limone passa accanto alle baite in cima agli impianti sciistici per raggiungere il colle di Tenda.
L’incidente è avvenuto al km 11 dal forte centrale sopra la galleria internaizonale, poco oltre il colle Boaria, in territorio francese. Il «pick up» di Omar Massa Boa è uscito dalla carreggiata: ha sfondato il muretto di contenimento in pietra, su un tratto rettilineo e senza segnaletica. Quindi è precipitato nella scarpata per oltre 20 metri. Il giovane è stato sbalzato fuori dal mezzo, che nella caduta l’ha travolto e schiacciato. E’ morto sul colpo.
A dare l’allarme sono stati due motociclisti che proprio in quel momento stavano percorrendo la via sterrata: hanno visto i fari dell’auto illuminare in modo anomalo il ciglio della strada e si sono avvicinati per verificare se ci fossero problemi. Hanno quindi notato il «pick up» nel burrone: con il cellulare sono stati allertati il centralino del «118», i vigili del fuoco e il soccorso alpino del Cai. E’ intervenuto da Cuneo anche il soccorso alpino della Guardia di finanza, che ha fatto i primi rilievi. E’ stata immediatamente avvisata la Gendarmeria di Tenda, intervenuta con la forza speciale d’alta montagna.
Ma ogni soccorso è stato inutile. Omar Massa Boa era dipendente dell’Autostrada dei Fiori: aveva preso il posto del padre Elio (originario di Garessio) morto anche lui in un incidente stradale a 37 anni, travolto da un’auto vicino al casello di Albenga, dove stava lavorando. Lascia la madre Ornella Pignone e la sorella Francesca. La salma del giovane è stata composta nella camera mortuaria dell’ospedale di Tenda.
Sul problema della sicurezza sull’alta via da Monesi a Limone sono intervenuti a maggio i sindaci dell’area tra Liguria e Piemonte, la Provincia e le Comunità montane chiedendo «la regolamentazione del traffico sulla strada caratterizzata da tratti pericolosi e molto esposti».


La Monesi Limone è una strada pericolosa come qualsiasi altra strada di montagna, sinceramente regolamentare il traffico è una esagerazione.
MauriAsti
00lunedì 16 luglio 2007 09:39
Ma è strada asfaltata o è mulattiera? [SM=x147694]
Diciamoci la verità : se è mulattiera sto povero cristo se lìè anche un pò andata a cercare..... [SM=x147670] (fermo restando che mi dispiace pur non conoscendolo, quindi non fraintendete le parole.....)

maurizio.SAVONA
00lunedì 16 luglio 2007 09:45
Mulattiera, brutta, pericolosa e stretta , l'ho fatta un paio

di anni fa con la mia macchina, ma sono stati c***i

quando incontravo delle altre macchine nel senso

opposto [SM=x147688] [SM=x147688]
MauriAsti
00lunedì 16 luglio 2007 09:57
Re:

Scritto da: maurizio.SAVONA 16/07/2007 9.45
Mulattiera, brutta, pericolosa e stretta , l'ho fatta un paio

di anni fa con la mia macchina, ma sono stati c***i

quando incontravo delle altre macchine nel senso

opposto [SM=x147688] [SM=x147688]



Ma giusto per capire è tutta come il tratto dalle Marmotte a Baita 2000?

Se è così, ha ragione Gian : che cazzo vogliono regolare il traffico??? [SM=x147681] [SM=x147681] Ma sono deficenti? [SM=x147711] [SM=x147711]

La chiudano ufficialmente e che rimanga aperta solo agli agricoli locali che se ne assumerabnno le responsabilità percorrendola [SM=x147688] [SM=x147687]

Gianfranco59
00lunedì 16 luglio 2007 10:41
Re: Re:

Scritto da: MauriAsti 16/07/2007 9.57


Ma giusto per capire è tutta come il tratto dalle Marmotte a Baita 2000?

Se è così, ha ragione Gian : che cazzo vogliono regolare il traffico??? [SM=x147681] [SM=x147681] Ma sono deficenti? [SM=x147711] [SM=x147711]

La chiudano ufficialmente e che rimanga aperta solo agli agricoli locali che se ne assumerabnno le responsabilità percorrendola [SM=x147688] [SM=x147687]



Mauri alcuni tratti (molto brevi) sono più stretti però riesci a vedere se arriva una macchina dal senso opposto, ma in linea di massima il pericolo maggiore è dovuto alla mancanza di protezioni.
e' ovvio che uno che percorre quella strada sa che è una militare non asfaltata e che deve essere percorsa con attenzione.
maurizio.SAVONA
00lunedì 16 luglio 2007 11:06
Re: Re: Re:

Scritto da: Gianfranco59 16/07/2007 10.41

e' ovvio che uno che percorre quella strada sa che è una militare non asfaltata e che deve essere percorsa con attenzione.
________________________________________________________________

E non con una Stilo!!! [SM=x147658] [SM=x147686]
grizzly660
00lunedì 16 luglio 2007 11:50
Percorsi militari
Prima di tutto mi spiace per il giovane che purtroppo ci ha lasciato la pelle nell'incidente.
Tuttavia mi preme precisare una cosa. Chiudere la strada sarebbe una follia, è uno dei piu bei percorsi offroad delle alpi, proprio per questo motivo, molte persone tendono a percorrerlo pure non avendo precise nozioni in merito.
Io sono quasi 10 anni che pratico fuoristrada, sia in quad che in auto, e in questi anni ho notato che il vero problema non sono stanto le strade, quanto l'incoscenza delle persone che le utilizzano, non è raro assistere a bivacchi ove l'alcool scorre a fiumi, e poi alè, tutti in macchina, e purtroppo quelle strade non non perdonano, il ciglio del precipizio è sempre li, pronto ad aspettare.
Mi preme solamente precisare che tutto il gruppo di strade e stradine che si snodano tra la francia e l'italia dalle parti di limone, non sono poi così terribili e strette, e proprio quello è il problema, invogliano anche gente con scarse capacità a buttarsi in percorsi , si semplici e tranquilli, ma da percorrere con gli occhi sempre ben aperti ed il cervello ben in funzione e sopratutto di non sopravvalutare mai le proprie capacità !
MauriAsti
00lunedì 16 luglio 2007 12:04
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: maurizio.SAVONA 16/07/2007 11.06

Scritto da: Gianfranco59 16/07/2007 10.41

e' ovvio che uno che percorre quella strada sa che è una militare non asfaltata e che deve essere percorsa con attenzione.
________________________________________________________________

E non con una Stilo!!! [SM=x147658] [SM=x147686]



Poco ma sicuro che non vado in strade del genere manco mi pagassero .... tengo pau [SM=g27828]

Però ricordo benissimo di aver visto a Baita 2000 lo scorso anno auto normalissime (una era una Zafira) che arrivavano proprio dalle marmotte....caz...i loro [SM=x147658]

Gianfranco59
00lunedì 16 luglio 2007 12:11
Re: Percorsi militari

Scritto da: grizzly660 16/07/2007 11.50
Prima di tutto mi spiace per il giovane che purtroppo ci ha lasciato la pelle nell'incidente.
Tuttavia mi preme precisare una cosa. Chiudere la strada sarebbe una follia, è uno dei piu bei percorsi offroad delle alpi, proprio per questo motivo, molte persone tendono a percorrerlo pure non avendo precise nozioni in merito.
Io sono quasi 10 anni che pratico fuoristrada, sia in quad che in auto, e in questi anni ho notato che il vero problema non sono stanto le strade, quanto l'incoscenza delle persone che le utilizzano, non è raro assistere a bivacchi ove l'alcool scorre a fiumi, e poi alè, tutti in macchina, e purtroppo quelle strade non non perdonano, il ciglio del precipizio è sempre li, pronto ad aspettare.
Mi preme solamente precisare che tutto il gruppo di strade e stradine che si snodano tra la francia e l'italia dalle parti di limone, non sono poi così terribili e strette, e proprio quello è il problema, invogliano anche gente con scarse capacità a buttarsi in percorsi , si semplici e tranquilli, ma da percorrere con gli occhi sempre ben aperti ed il cervello ben in funzione e sopratutto di non sopravvalutare mai le proprie capacità !


Concordo in pieno!!! [SM=x147665] [SM=x147665]
Pensa che in quel tratto ho trovato auto di valore da strada quali audi e bmw, ovvio che i "migliori" normalmente ci lasciano la coppa dell'olio!!!! [SM=x147685]
simolimo
00lunedì 16 luglio 2007 13:06
Concordo in pieno con GRIZZLY!! [SM=x147665]
lolloski
00lunedì 16 luglio 2007 13:41
ma ancora col motore sotto il culo? ma compratevi una bici!
inoltre i poveri escursionisti si respirano dei gran polveroni, vista la maleducazione di qualche (non tutti) fuoristradista della domenica!
-streg@-
00lunedì 16 luglio 2007 13:50
Dal momento che nell'articolo si parla di
"sfondare il muretto di contenimento in pietra"
io mi domando fino a che punto siano pericolose le strade,
e da dove invece inizia ad essere pericolosa la condotta di guida di chi ci va.... [SM=x147709]
a quanti KM all'ora devi andare per sfondare un muretto in pietra?
Quelle sono strade che si devono comunque percorrere a passo d'uomo!!!! [SM=x147660]

P.S. Detto questo voglio aggiungere il mio rammarico per una giovane vita stroncata....
Gianfranco59
00lunedì 16 luglio 2007 14:11
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: MauriAsti 16/07/2007 12.04


Poco ma sicuro che non vado in strade del genere manco mi pagassero .... tengo pau [SM=g27828]

Però ricordo benissimo di aver visto a Baita 2000 lo scorso anno auto normalissime (una era una Zafira) che arrivavano proprio dalle marmotte....caz...i loro [SM=x147658]



Beppe Grillo docet!!
grizzly660
00lunedì 16 luglio 2007 17:36
Re:

Scritto da: lolloski 16/07/2007 13.41
ma ancora col motore sotto il culo? ma compratevi una bici!
inoltre i poveri escursionisti si respirano dei gran polveroni, vista la maleducazione di qualche (non tutti) fuoristradista della domenica!



Perdonami, ma allora quelli che non sopportano le bici ( non sono tra quelli) dovrebbero ma perchè andate in bici e non vi comperate un auto ? Non regge assolutamente come discorso...

Sono d'accordissimo invece con quelli che alzano i polveroni, mi capita spesso da dire con "colleghi" che quando vedono i pedoni non rallentano ma bensì accellerano tutti goduti.
Io solitamente rallento e sia che sono in moto, sia che sono in Jeep faccio un cenno di saluto.

A proposito di bici, vi racconto un paio di scene alle quali ho assistito.

1- Fuoristrada fermo (sulla strada dei sette colli), e dico fermo al fondo di una ripida strada in forte discesa, arriva un ciclista, ultra lanciato e si incastra nel lunotto posteriore del sopracitato mezzo. Ci fosse stato un gruppetto di escursionisti a piedi poteva qualcuno farsi molto molto male.....

2- Colle del prete, dalle parti di sampeyre
Ciclista viene giu come un forsennato, becca una canaletta, viene catapultato per una trentina di metri nel precipizio, nel quale poi inizia a rotolare. Viene da noi dato l'allarme, elicottero del soccorso alpino lo recupera una ora e mezza dopo circa. Incredibilmente solo ammaccato, anche se è svenuto sul colpo.

La conclusione è solo una: cerchiamo tutti ( ma dico proprio tutti) di usare la testa, di difendere l'ambiente dove viviamo sia che ci andiamo in bici, in moto, in fuoristrada o a piedi e possibilmente di evitare di creare situazioni di pericolo a chicchessia....

saluti

P!

P.S. qualcuno sa la storia di beppe grillo ?
Io ne ho sentite di varie edizioni....
aumadoc
00martedì 17 luglio 2007 00:24
Re: Re:

Scritto da: grizzly660 16/07/2007 17.36


Perdonami, ma allora quelli che non sopportano le bici ( non sono tra quelli) dovrebbero ma perchè andate in bici e non vi comperate un auto ?

...



parlando di montagna il punto e' che con le bici non inquini e non fai danni alle strade.

lo stesso non si puo' dire ne' per le auto ne' per le moto.
salire a piedi o in bici a cima pepino per respirare aria pulita e avere cento mt sotto una processione di fuoristrada ,un po' le balle le fa' girare.





lolloski
00martedì 17 luglio 2007 12:11
Re: Re: Re:

Scritto da: aumadoc 17/07/2007 0.24


parlando di montagna il punto e' che con le bici non inquini e non fai danni alle strade.

lo stesso non si puo' dire ne' per le auto ne' per le moto.
salire a piedi o in bici a cima pepino per respirare aria pulita e avere cento mt sotto una processione di fuoristrada ,un po' le balle le fa' girare.








onore ad auma!
alek.91
00martedì 17 luglio 2007 13:19
Re: Re: Re:

Scritto da: aumadoc 17/07/2007 0.24
parlando di montagna il punto e' che con le bici non inquini e non fai danni alle strade.

lo stesso non si puo' dire ne' per le auto ne' per le moto.
salire a piedi o in bici a cima pepino per respirare aria pulita e avere cento mt sotto una processione di fuoristrada ,un po' le balle le fa' girare.



Concordo in pieno!!! [SM=g27811] [SM=g27811]
maurizio.SAVONA
00martedì 17 luglio 2007 15:29
Re: Re: Re:

Scritto da: aumadoc 17/07/2007 0.24


parlando di montagna il punto e' che con le bici non inquini e non fai danni alle strade.

lo stesso non si puo' dire ne' per le auto ne' per le moto.
salire a piedi o in bici a cima pepino per respirare aria pulita e avere cento mt sotto una processione di fuoristrada ,un po' le balle le fa' girare.
________________________________________________________________

[SM=x147665] [SM=x147665] [SM=x147665]

L'unica cosa sensata che hai detto in questi

anni [SM=g27828]
fenobros
00martedì 17 luglio 2007 17:47
[OT] forse siamo andati un po ot
Il problema è molto più complesso, secondo me...

Bisogna innanzi tutto capire come ci si pone nei confronti degli altri che frequentano la montagna.
Per "altri" intendo tutti coloro che non la frequentano nel nostro stesso modo. Purtroppo esiste una tendenza molto diffusa a ritenere se stessi gli unici ad avere un atteggiamento corretto nei confronti della montagna.

Non esiste un comportamento oggettivamente corretto, ne esiste solamente uno soggettivo.

Vi faccio qualche esempio estremo

Il fuoristradista ritiene che chi va in montagna con l'elicottero sia un irrispettoso in quanto un elicottero inquina come 200 macchine.
Il motociclista ritiene che il fuoristradista sia un incivile ubriacone che non capisce nulla dell'atteggiamento corretto
Il ciclista ritiene che chi va con mezzi a motore non ami veramente la montagna
il pedone ritiene che le ruote comunque rovinino la montagna e che i biker distruggano i sentieri con le loro frenate e i tagli dei tornanti
l'ambientalista estremo ritiene che il fatto stesso di andare in montagna "contamini" l'ambiente e disprezza anche il pedone

Ma ve ne potrei fare altri meno estremi, ad esempio esiste una diatriba storica tra scialpinisti e ciaspolari, questi ultimi ritenuti colpevoli di rovinare le tracce di salita degli skialp...
E la discussione tra gli sciatori e i tavolari di cui tanto si è discusso anche su questo forum dove la mettiamo?

Quando si trova un accordo tra le persone (o i loro rappresentanti) allora nascono le regole (o le leggi). Queste bisogna rispettarle, sempre.

Se non ci sono le regole vale il principio sovrano del rispetto (di tutto, degli altri, della natura etc.) lasciato alla libera interpretazione di ognuno di noi.

Tutto il resto (e forse anche queste) sono solo chiacchiere da bar.
SudoMaGodo
00martedì 17 luglio 2007 22:24
Re: [OT] forse siamo andati un po ot

Scritto da: fenobros 17/07/2007 17.47
Il problema è molto più complesso, secondo me...

Bisogna innanzi tutto capire come ci si pone nei confronti degli altri che frequentano la montagna.
Per "altri" intendo tutti coloro che non la frequentano nel nostro stesso modo. Purtroppo esiste una tendenza molto diffusa a ritenere se stessi gli unici ad avere un atteggiamento corretto nei confronti della montagna.

Non esiste un comportamento oggettivamente corretto, ne esiste solamente uno soggettivo.

Vi faccio qualche esempio estremo

Il fuoristradista ritiene che chi va in montagna con l'elicottero sia un irrispettoso in quanto un elicottero inquina come 200 macchine.
Il motociclista ritiene che il fuoristradista sia un incivile ubriacone che non capisce nulla dell'atteggiamento corretto
Il ciclista ritiene che chi va con mezzi a motore non ami veramente la montagna
il pedone ritiene che le ruote comunque rovinino la montagna e che i biker distruggano i sentieri con le loro frenate e i tagli dei tornanti
l'ambientalista estremo ritiene che il fatto stesso di andare in montagna "contamini" l'ambiente e disprezza anche il pedone

Ma ve ne potrei fare altri meno estremi, ad esempio esiste una diatriba storica tra scialpinisti e ciaspolari, questi ultimi ritenuti colpevoli di rovinare le tracce di salita degli skialp...
E la discussione tra gli sciatori e i tavolari di cui tanto si è discusso anche su questo forum dove la mettiamo?

Quando si trova un accordo tra le persone (o i loro rappresentanti) allora nascono le regole (o le leggi). Queste bisogna rispettarle, sempre.

Se non ci sono le regole vale il principio sovrano del rispetto (di tutto, degli altri, della natura etc.) lasciato alla libera interpretazione di ognuno di noi.

Tutto il resto (e forse anche queste) sono solo chiacchiere da bar.


Grande Fenobros!!!!!!!!!!!!!!! [SM=x147690] [SM=x147690]
aumadoc
00martedì 17 luglio 2007 23:29
Re: [OT] forse siamo andati un po ot

Scritto da: fenobros 17/07/2007 17.47
Se non ci sono le regole vale il principio sovrano del rispetto (di tutto, degli altri, della natura etc.) lasciato alla libera interpretazione di ognuno di noi.





ALLA LIBERA INTEPRETAZIONE????


i piu' grandi misfatti della storia sono originati dalla libera intepretazione.
non sono ancora arrivato al punto di dire che piu' conosco gli uomini e piu' amo gli animali,ma non ripongo molta fiducia nelle persone.

e poi e' sufficiente un esiguo numero di scriteriati per rovinare quello che molti altri hanno conservato.



lolloski
00mercoledì 18 luglio 2007 10:37
in ogni caso parliamo di natura e che piaccia o no i mezzi a motore inquinano (i. acustico, atmosferico,..) anche se uno è rispettoso..

con questo rispetto, anche se in Italia pochi sanno cosa sia..
simolimo
00venerdì 20 luglio 2007 09:01
da LA STAMPA del 20/7/2007
ITALIA E FRANCIA. DAI FORTI DEL TENDA A MONESI


“Regole precise
per moto e jeep
sulla via militare”





«E’ ora di ripensare la gestione dell’alta via militare che collega il colle di Tenda a Monesi. Il traffico di fuoristrada e moto dev’essere regolato: la via in quota è stretta, non ha segnaletica ma molti tratti esposti, e rischia di essere rovinata dal continuo passaggio dei mezzi. Imponiamo il senso alternato a settimane o riserviamola alle bici». L’appello, già formalizzato in un incontro svoltosi a maggio in valle Roya tra i sindaci di Limone, Tenda, La Brigue, Briga Alta, Monesi, le Province di Cuneo, Imperia, il Dipartimento Alpi Marittime, la Comunità montana Alta Val Tanaro-Mongia-Cevetta, i parchi Alta Valle Pesio e Mercantour, è stato ribadito dopo l’incidente - lo scorso weekend - in cui è morto Omar Massa Boa, 31 anni, di Pieve di Teco precipitato in una scarpata con il suo «pick up» vicino al colle della Boaria (2100 m).
Il fuoristrada del giovane, partito dalla Liguria con una comitiva di amici, ha sfondato il muretto di contenimento in pietra su un tratto rettilineo, ed è precipitato nella scarpata.
L’ex via militare fu costruita negli anni ‘30: attraversa le creste tra Liguria e Piemonte e sconfina più volte in Francia; a Limone – dove il tratto tra il colle della Perla (2083 m) e il colle della Boaria è tra i più pericolosi – passa accanto alle baite in cima agli impianti sciistici, per poi raggiungere il colle di Tenda.
«Un percorso molto bello a piedi e in mountain bike, ma rischioso per moto e fuoristrada se a tutti è consentito di transitare contemporaneamente» dice il presidente della Comunità montana Alta Val Tanaro e consigliere regionale Giorgio Ferraris. Proprio sull’ex collegamento Limone-Monesi, tra Quota 1400 e il Colle, il 7 dicembre 1981, il comico Beppe Grillo ebbe un grave incidente con il suo fuoristrada, che fu sbalzato in un burrone per una lastra di ghiaccio: morirono 3 persone.
«Dopo quell’incidente - dice Ferraris - la Provincia, i sindaci e i colleeghi francesi idearono un progetto Interreg per riservare la strada a bici e pedoni e trasformarla in una ciclabile di respiro europeo per mountain bike. L’idea fu bocciata da alcuni sindaci, secondo i quali eliminare il traffico avrebbe comportato disagio economico e turistico. Oggi la cultura è cambiata: ciclisti da tutt’Europa accorrerebbero per percorrere un anello in quota così suggestivo. Basterebbe attrezzarlo con più punti tappa».
Domenico Clerico, primo cittadino di Limone: «La sicurezza sulla strada è responsabilità dei sindaci, che devono tutelare l’incolumità dei cittadini. Ogni anno faccio chiudere il tratto comunale da ottobre a giugno e impongo che entro l’autunno rientrino a valle i margari, per evitare difficili recuperi su ghiaccio e neve». «Per ridurre il traffico - prosegue - sarebbe utile imporre un pedaggio».
Il sindaco di Tenda, Jean Pierre Vassallo: «Creiamo un’associazione di Comuni. Sarebbe utile per coordinarsi e decidere periodi di traffico alternato o riservato solo ad alcuni mezzi. Non possiamo permettere che una strada così bella si rovini. Meglio agire subito, prima che sia troppo tardi».
MauriAsti
00venerdì 20 luglio 2007 10:50
Re: da LA STAMPA del 20/7/2007

Scritto da: simolimo 20/07/2007 9.01
ITALIA E FRANCIA. DAI FORTI DEL TENDA A MONESI


“Regole precise
per moto e jeep
sulla via militare”





«E’ ora di ripensare la gestione dell’alta via militare che collega il colle di Tenda a Monesi. Il traffico di fuoristrada e moto dev’essere regolato: la via in quota è stretta, non ha segnaletica ma molti tratti esposti, e rischia di essere rovinata dal continuo passaggio dei mezzi. Imponiamo il senso alternato a settimane o riserviamola alle bici». L’appello, già formalizzato in un incontro svoltosi a maggio in valle Roya tra i sindaci di Limone, Tenda, La Brigue, Briga Alta, Monesi, le Province di Cuneo, Imperia, il Dipartimento Alpi Marittime, la Comunità montana Alta Val Tanaro-Mongia-Cevetta, i parchi Alta Valle Pesio e Mercantour, è stato ribadito dopo l’incidente - lo scorso weekend - in cui è morto Omar Massa Boa, 31 anni, di Pieve di Teco precipitato in una scarpata con il suo «pick up» vicino al colle della Boaria (2100 m).
Il fuoristrada del giovane, partito dalla Liguria con una comitiva di amici, ha sfondato il muretto di contenimento in pietra su un tratto rettilineo, ed è precipitato nella scarpata.
L’ex via militare fu costruita negli anni ‘30: attraversa le creste tra Liguria e Piemonte e sconfina più volte in Francia; a Limone – dove il tratto tra il colle della Perla (2083 m) e il colle della Boaria è tra i più pericolosi – passa accanto alle baite in cima agli impianti sciistici, per poi raggiungere il colle di Tenda.
«Un percorso molto bello a piedi e in mountain bike, ma rischioso per moto e fuoristrada se a tutti è consentito di transitare contemporaneamente» dice il presidente della Comunità montana Alta Val Tanaro e consigliere regionale Giorgio Ferraris. Proprio sull’ex collegamento Limone-Monesi, tra Quota 1400 e il Colle, il 7 dicembre 1981, il comico Beppe Grillo ebbe un grave incidente con il suo fuoristrada, che fu sbalzato in un burrone per una lastra di ghiaccio: morirono 3 persone.
«Dopo quell’incidente - dice Ferraris - la Provincia, i sindaci e i colleeghi francesi idearono un progetto Interreg per riservare la strada a bici e pedoni e trasformarla in una ciclabile di respiro europeo per mountain bike. L’idea fu bocciata da alcuni sindaci, secondo i quali eliminare il traffico avrebbe comportato disagio economico e turistico. Oggi la cultura è cambiata: ciclisti da tutt’Europa accorrerebbero per percorrere un anello in quota così suggestivo. Basterebbe attrezzarlo con più punti tappa».
Domenico Clerico, primo cittadino di Limone: «La sicurezza sulla strada è responsabilità dei sindaci, che devono tutelare l’incolumità dei cittadini. Ogni anno faccio chiudere il tratto comunale da ottobre a giugno e impongo che entro l’autunno rientrino a valle i margari, per evitare difficili recuperi su ghiaccio e neve». «Per ridurre il traffico - prosegue - sarebbe utile imporre un pedaggio».
Il sindaco di Tenda, Jean Pierre Vassallo: «Creiamo un’associazione di Comuni. Sarebbe utile per coordinarsi e decidere periodi di traffico alternato o riservato solo ad alcuni mezzi. Non possiamo permettere che una strada così bella si rovini. Meglio agire subito, prima che sia troppo tardi».



Quoto e straquoto la soluzione solo più pedonale e ciclabile così i fuoristradisti motorizzati (non me ne abbia Oscar, lui so che ha la testa sul collo [SM=x147672] ) se ne vanno fuori dai maglioni e basta [SM=x147681] [SM=x147681]

EgonZimm
00venerdì 20 luglio 2007 15:25
Re: Re: da LA STAMPA del 20/7/2007

Scritto da: MauriAsti 20/07/2007 10.50


Quoto e straquoto la soluzione solo più pedonale e ciclabile così i fuoristradisti motorizzati (non me ne abbia Oscar, lui so che ha la testa sul collo [SM=x147672] ) se ne vanno fuori dai maglioni e basta [SM=x147681] [SM=x147681]





a partire da limone o solo da quota 1400 ?[SM=g27828] ò già che ci siamo si potrebbe estendere il tratto da s.remo [SM=g27828]

per

aumadoc
00venerdì 20 luglio 2007 16:27
Re: da LA STAMPA del 20/7/2007

Scritto da: simolimo 20/07/2007 9.01
ITALIA E FRANCIA. DAI FORTI DEL TENDA A MONESI


“Regole precise
per moto e jeep
sulla via militare”








regole si.
chiusura tout court non sono d'accordo.
cmq mi sa che quest'iniziativa e' il preludio a mettere un pedaggio tipo 3 cime di lavaredo.







Gianfranco59
00venerdì 20 luglio 2007 18:39
Re: Re: Re: da LA STAMPA del 20/7/2007

Scritto da: EgonZimm 20/07/2007 15.25



a partire da limone o solo da quota 1400 ?[SM=g27828] ò già che ci siamo si potrebbe estendere il tratto da s.remo [SM=g27828]

per



Non da sanremo, bensì da XXMiglia, l'alta via, volendo, inizia da lì.
Poi un bel balzello per il transito è la conseguenza logica...
altri posti di lavoro, altre tasse e così via....e noi lo prendioamo sempre nel [SM=x147728]
terrasole
00sabato 21 luglio 2007 13:49
La strada militare Limone-Monesi è qualcosa di stupendo.
La percorrevo spesso in moto 40 anni fa.
Il segreto è solo uno andare piano e stare attenti, insomma bisogna affrontarla facendo funzionare il cervello.
Lo stesso discorso vale per la galleria del Colle di Tenda.
C'è un limite di velocità (50 KmH) e un divieto di sorpasso, ma quanti li rispettano?
Saluti
Gian.
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