Mi serve un lavoro...

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ღ Aurore ღ
00martedì 26 febbraio 2013 19:29
... che permetta a chi lo svolge di lavorare anche a distanza senza problemi per un paio di mesi, magari tramite computer.
So che è complicato. xd
Avevo pensato al giornalista, perchè immagino che un giornalista possa scrivere i suoi pezzi e inviarli in redazione tramite pc. Ma è possibile che stia lontano dalla redazione per un paio di mesi, magari tornandoci solo ogni tanto?
Oppure avete altre idee?
Grazie [SM=g27985] .
Valpur
00martedì 26 febbraio 2013 19:49
Il traduttore lavora spesso da casa; in molti casi due mesi di lontananza dal lavoro sono possibili anche per uno scienziato (l'analisi statistica dei risultati e la scrittura degli articoli si possono fare comodamente dal divano).
Bob_Ombadil
00mercoledì 27 febbraio 2013 14:24
fumettista

scrittore in generale.
Moan
00venerdì 1 marzo 2013 14:54
Se vuoi tenere il giornalista, m'è venuta un'idea. Anzichè farlo lavorare presso la redazione XY, lo fai diventare una specie di freelance: scrive articoli e poi li invia, senza gravitare attorno alla redazione e standosene principalmente a casina (sopratutto se è un periodo in cui non gli riesce di piazzare niente a nessuno).

Non so se funzioni con i quotidiani, però puoi farlo lavorare presso delle riviste. Ad esempio, non so, riceve dalla rivista "Donna Franca" l'incarico di fare un articolo su una vecchia villa a Vibrate sull'Arno (sì, sto sparando nomi random). Già che è lì, raccoglie materiale per altri articoli da piazzare altrimenti, e poi se ne rimane a casa a modificare e tagliare il tutto per avere un articolo sulla villa da inviare alla rivista strafalciona "Misteri Mistificati", quella d'arredamento "Stipiti Stopposi" e così via. Potrebbe funzionare anche con notizie più di cronaca, come l'omicidio di una tizia facoltosa da parte del giovine amante: un articolo lo manda come approfondimento per un quotidiano, poi si rintana nello studio di casa sua e ne sforna altri tre o quattro per riviste di vario genere, dalla rivista gossip-romanticosa al libretto per il tour del delitto organizzato dall'ufficio del turismo locale.

Non so quanto sia realistico, ma mi pare più plausibile del giornalista "di base".
Vodia
00venerdì 1 marzo 2013 15:34
Oppure un inviato speciale, magari per la corrispondenza dall'estero o dal fronte (poni uno che dovesse documentare la guerra civile del Ruanda, ad esempio)...
ღ Aurore ღ
00sabato 2 marzo 2013 12:52
Il fatto è che io me lo immagino come un giornalista abbastanza importante, caporedattore di un'intera sezione... per esempio caporedattore della sezione cultura o qualcosa del genere. Il giornalista freelance mi sa di lavoro poco importante e non andrebbe bene per il personaggio.
Se fosse inviato speciale da qualche parte la cosa sarebbe ancora più problematica, perchè credo che non potrebbe allontanarsi. Se per esempio fosse il corrispondente da New York, non penso che potrebbe una mattina prendere l'aereo e andarsene da qualche parte per un mese mollando il suo lavoro. Se sta in una redazione secondo me è più probabile che possa allontanarsi, perchè magari ha dei collaboratori che lo aiutano, ha dei segretari, insomma, c'è un'intera redazione a parte lui che va avanti anche se lui non è fisicamente presente.
Però ho dimenticato di aggiungere un dettaglio che forse è importante: il personaggio deve spostarsi per qualche settimana in un'altra città per un serio motivo familiare, perchè uno dei suoi genitori sta morendo e lui ovviamente deve stargli vicino. Forse in presenza di un motivo del genere il suo allontanamento diventa più credibile, che ne dite?
Sylvia Ruth
00sabato 2 marzo 2013 14:12
In una serie di libri "gialli" che colleziono il protagonista è un giornalista, titolare di una sua rubrica, che si sposta spesso. Ad un certo punto decide di cambiare aria per qualche tempo e quindi sfrutta i periodi di ferie che aveva accumulato e non goduto.
Moan
00sabato 2 marzo 2013 18:36
Be', in un caso del genere si prende dei giorni dal lavoro e va giustamente a fare ciò che deve fare... e per un'assenza particolarmente prolungata vale il discorso che ha fatto Sylvia Ruth. A proposito di gialli, giornalisti e vacanze!
Magari prova a cercare online la trama di qualche libro di Lilian Jackson Braun, qualcuno della serie "Il gatto che" (Il gatto che leggeva alla rovescia, Il gatto che faceva la spia, eccetera). Non mi ricordo perchè, ma il giornalista protagonista di questa serie mi pareva SEMPRE in vacanza XD Ci sta che mi sbagli, ma andando molto vagamente a memoria mi sembra di aver ragione.
Forse può darti qualche spunto sul perchè, come e per quanto, o su ciò che può passare per la testa di un giornalista costretto a rimanersene a casa per tot tempo.
Sylvia Ruth
00sabato 2 marzo 2013 20:07
Re:
Moan, 02/03/2013 18:36:


Magari prova a cercare online la trama di qualche libro di Lilian Jackson Braun, qualcuno della serie "Il gatto che" (Il gatto che leggeva alla rovescia, Il gatto che faceva la spia, eccetera). Non mi ricordo perchè, ma il giornalista protagonista di questa serie mi pareva SEMPRE in vacanza XD Ci sta che mi sbagli, ma andando molto vagamente a memoria mi sembra di aver ragione.
Forse può darti qualche spunto sul perchè, come e per quanto, o su ciò che può passare per la testa di un giornalista costretto a rimanersene a casa per tot tempo.



Parlavo proprio di quei romanzi...Il giornalista cambiava spesso casa per documentarsi per le sue rubriche e poi ad un certo punto si trasferisce in campagna, sia per riposo che per incontrare una vecchia amica della madre... La vecchietta muore e lo lascia erede della sua fortuna, a patto che viva per qualche anno sul posto... Quindi altri misteri da risolvere
ღ Aurore ღ
00domenica 3 marzo 2013 18:00
Non ho mai sentito parlare di questa serie di romanzi, devo dare un'occhiata. Comunque sembra abbastanza plausibile, allora, che in presenza di un genitore gravemente malato e in punto di morte il giornalista in questione si assenti per qualche settimana... In ogni caso, può scrivere e lavorare ugualmente grazie al computer, può inviare i suoi articoli in redazione e può sempre tornare di tanto in tanto sul posto di lavoro, magari una volta a settimana. Nel complesso mi sembra una situazione realistica, siete d'accordo? Grazie a tutti/e per l'aiuto e i suggerimenti, se per caso avete altre idee dite pure!
Bob_Ombadil
00lunedì 4 marzo 2013 11:42
Re:
ღ Aurore ღ, 02/03/2013 12:52:

Il fatto è che io me lo immagino come un giornalista abbastanza importante, caporedattore di un'intera sezione... per esempio caporedattore della sezione cultura o qualcosa del genere. Il giornalista freelance mi sa di lavoro poco importante e non andrebbe bene per il personaggio.
Se fosse inviato speciale da qualche parte la cosa sarebbe ancora più problematica, perchè credo che non potrebbe allontanarsi. Se per esempio fosse il corrispondente da New York, non penso che potrebbe una mattina prendere l'aereo e andarsene da qualche parte per un mese mollando il suo lavoro. Se sta in una redazione secondo me è più probabile che possa allontanarsi, perchè magari ha dei collaboratori che lo aiutano, ha dei segretari, insomma, c'è un'intera redazione a parte lui che va avanti anche se lui non è fisicamente presente.
Però ho dimenticato di aggiungere un dettaglio che forse è importante: il personaggio deve spostarsi per qualche settimana in un'altra città per un serio motivo familiare, perchè uno dei suoi genitori sta morendo e lui ovviamente deve stargli vicino. Forse in presenza di un motivo del genere il suo allontanamento diventa più credibile, che ne dite?




Mi è capitato di vedere un film che fa al caso tuo. Un suo giornalista abbastanza importante ha un incarico ma per problemi familiari fa dei gran casini e non adempie al compito. Il caporedattore siccome questo tizio era piuttosto "in alto" e quindi la qualità dell'articolo sarebbe stata riconoscibile non ha altra scelta che alzare le chiappe e portare a termine lui l'incarico per garantire una pari qualità del lavoro. ;-)
Vodia
00lunedì 4 marzo 2013 13:41
Re:
ღ Aurore ღ, 02/03/2013 12:52:

Il fatto è che io me lo immagino come un giornalista abbastanza importante, caporedattore di un'intera sezione... per esempio caporedattore della sezione cultura o qualcosa del genere. Il giornalista freelance mi sa di lavoro poco importante e non andrebbe bene per il personaggio.
Se fosse inviato speciale da qualche parte la cosa sarebbe ancora più problematica, perchè credo che non potrebbe allontanarsi. Se per esempio fosse il corrispondente da New York, non penso che potrebbe una mattina prendere l'aereo e andarsene da qualche parte per un mese mollando il suo lavoro. Se sta in una redazione secondo me è più probabile che possa allontanarsi, perchè magari ha dei collaboratori che lo aiutano, ha dei segretari, insomma, c'è un'intera redazione a parte lui che va avanti anche se lui non è fisicamente presente.
Però ho dimenticato di aggiungere un dettaglio che forse è importante: il personaggio deve spostarsi per qualche settimana in un'altra città per un serio motivo familiare, perchè uno dei suoi genitori sta morendo e lui ovviamente deve stargli vicino. Forse in presenza di un motivo del genere il suo allontanamento diventa più credibile, che ne dite?


Io pensavo che il servizio fosse la ragione, per cui l'inviato speciale si allontanava dalla sua redazione: se io lavoro per il Times e mi affidano un servizio sulla Guerra del Golfo, è chiaro che devo lasciare Londra e partire per il Kuwait... non intendevo che fosse già in missione!
Sylvia Ruth
00lunedì 4 marzo 2013 14:23
In molti quotidiani e riviste esiste l'opinionista... Ogni giorno, o settimana, o mese scrive un articolo su un argomento di cui si discute... L'articolo può scriverlo direttamente da casa; gli basta tenersi aggiornato.
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