Discorso Nazionale
Caro Beppe, non dico che le ragazze chiamate ad Alassio risolleveranno le sorti della Nazionale.
Dico solo che questo è quello che passa il convento.
Il dilemma è se cercare di impostare un lavoro quadriennale, nella speranza che ora delle prossime qualificazioni alle Olimpiadi qualcuna abbia fatto effettivi miglioramenti, oppure continuare con il gruppo che ha così ben figurato a Pechino
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Come del resto ha fatto ad Atene o a Sidney.
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A malincuore (e facendo ammenda anche del mio post dopo la vittoria agli Europei, così elogiativo, che al confronto Fede quando parla del Berlusca è asettico ed imparziale
) , mi sono convinto vedendo il cammino di questi anni che la Nazionale Femminile di Pallavolo sia una tra le compagini più sopravvalutate e pompate nella storia dello sport italiano.
Il Mondiale 2002, (a mio parere naturalmente) è stato vinto per una serie di combinazioni astrali abbastanza irripetibili. (Togut che azzecca i 15 giorni DELLA VITA, Kiba Phipps che si fa male in semifinale, Cina e Cuba in fase di super ringiovanimento.)
Inoltre le protagonisti di quel successo, ottenuto da assolute outsiders, senza la minima pressione, sono state, oltre alla citata Togut, le marpione Rinieri e soprattutto Mello e Leggeri, non certo le "ragazze copertina" LoBiancoPiccininiCardullo.
In considerazione delle semifinali delle Olimpiadi, la vittoria dell'Europeo dell'anno scorso, viene ricondotta nella giusta prospettiva.
Teniamo conto che in 2 delle ultime 4 edizioni l'Europeo è stato vinto addirittura dalla Polonia, così miseramente naufragata a Mondiali e Olimpiadi.
E che l'anno scorso a trascinare la squadra, c'era una Aguero fuori dalla grazia di Dio.
Con tutta l'ammirazione che posso provare per questa giocatrice, non si può certo dire che sia un prodotto del nostro movimento.
Last but non least, conoscendo le pallavoliste FEMMINE, ho il tragico sospetto che la (splendida) prestazione dell'anno scorso sia dovuta anche al fatto di dimostrare che avevano ragione loro nel richiedere (addirittura con un comunicato stampa, roba da matti
) il licenziamento di Bonitta.
Una volta venuto meno lo stimolo di rivalsa, (o molto semplicemente incontrato squadre migliori) la squadra è tornata al suo livello.
In conclusione.
Probabilmente il futuro è nero, ma con le giocatrici di Pechino temo che non potrà mai essere migliore di un grigino triste triste.
Sempre se vogliamo tentare di vincere una medaglia olimpica.
Se ci accontentiamo di arrivare quinte e fare i gradassi con Kazachistan e Algeria, le "il coraggio delle donne vale oro"
va più che bene!