Pharnacia ponderosa

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
EmilioF.
00domenica 13 marzo 2011 21:45
ciao a tutti, ho preso delle uova di P. ponderosa e E. calcarata e vorrei sapere come mi devo comportare con le neanidi appena nasceranno, ho letto che i P. ponderosa sono fasmidi delicati con un alta mortalità infantile.
i dubbi maggiori sono:
-metodo migliore d'incubazione da voi sperimentato
-dimensione nursery (considerando che sono 50 uova circa per genere)
-se sono in grado (anche da adulti) di mangiare la rete in fibra di vetro
-se si possono incubare insieme i due "tipi" di uova
stevemagno
00domenica 13 marzo 2011 22:42
1)quanto al metodo di incubazione c'è un topic apposito in cui ci si scambiano opinioni sul metodo più funzionante,io posso descriverti il mio che è anche il più utilizzato.
un semplice contenitore del Philadelphia o comunque di grandezza simile riempito di vermiculite fradicia,in seguito ritagliare un pezzo di rete di vetro o di tulle della stessa forma del contenitore e porlo come divisorio tra la vermiculite e le uova,questo permetterà che non vengano a contatto diretto con l'acqua e che non sprofondino,il tutto chiuso dal coperchio del contenitore bucato o come ho fatto io,tagliato un rettangolo in mezzo e chiuso sempre con della zanzariera,questo permetterà un areazione sufficente e al tempo stesso non farà evaporare troppo in fretta l'acqua,inoltre la zanzariera farà in modo che alla schiusa le neanidi non scappino ma che abbiano un appoggio lontano dall'acqua per indurire l'esoscheletro,questo secondo me è il più semplice e funzionante.
se vuoi velocizzare il processo di incubazione puoi porre sotto l'incubatrice fai-da-te un cavetto termoriscaldante,ma dovrai bagnare più spesso la vermiculite per ovvi motivi.

2)irrilevanti,non ci sono problemi di spazio vitale,fai in modo che non si pongano una sopra l'altro,anche se non è un grosso problema,ma può in alcuni casi creare problemi di fuoriuscita dall'uovo e conseguenti mal indurimenti della chitina.

3)non ne sono in grado,ho tenuti per anni calcarata,Extatosoma,Bruecknery in teche con facce in zanzariera in vetro e mai nessun problema,tende solo a distruggersi col tempo.

4)non vedo perchè no,i parametri sono tutti simili,l'unico inconveniente è che se non hai un occhio esperto rischi di non capire quale è una specie e quale l'altra una volta uscite dalle uova.
EmilioF.
00domenica 13 marzo 2011 22:54
grazie Stefano [SM=g27988]
tra la zanzariera che separa le uova dalla vermiculite e quella che metti sul coperchio cosa usi come "connettore"? o le neanidi riescono a camminare sulle pareti lisce?
stevemagno
00domenica 13 marzo 2011 23:03
capacissime di arrampicarsi...daltronde è la loro capacità primaria solo dopo al mimetismo [SM=g27988]
EmilioF.
00domenica 13 marzo 2011 23:08
bene. hai qualche piccola accortezza (magari anche banale o scontata) da consigliarmi per evitare o contenere le morie giovanili?
stevemagno
00lunedì 14 marzo 2011 20:51
giovanili no...posso solo dirti che seppur crescano velocemente sono fasmidi di una delicatezza estenuante,cerca di toccarli il meno possibile,perdono le zampe come niente...e per come niente intendo proprio che a volte basta solo sfiorarli.
altra cosa....tenderanno a perdere tanti arti durante le mute,se queste sono fatte in ambienti poco umidi,quindi ti consiglio sempre di tenerli in teche belle umide,una volta un maschio ebbe l'ultima muta finale perdendo tutte le zampe ad eccezione delle 2 anteriori,era bellissimo vederlo muoversi,in quanto aveva assunto un metodo di locomozione interessantissimo,utilizzava le ali simultaneamente alle zampe,le zampe le usava per spostarsi e direzionarsi,le ali invece per dare la forza necessaria a muoversi.
comunque...capirai per esperienza che sono animali gran belli,ma a cui bisogna dare un attenzione particolare rispetto ad altri.
buon allevamento [SM=g27988]
EmilioF.
00martedì 15 marzo 2011 20:34
da come lo descrivi sembra fragile come un castello di carte.. al che mi chiedo, perde le zampe come sistema di fuga (tipo le lucertole con la coda) o ha le giunture di carta velina? [SM=x1221920]
stevemagno
00martedì 15 marzo 2011 20:48
no,è un sistema presente in molti animali come mezzo di fuga,così come la lucertola,anche parecchie specie di fasmidi praticano l'autotomia,ovvero il deliberato amputamento di un arto o di una parte del corpo,alcuni fasmidi tendono più al mimetismo,a quanto pare la Pharnacia non ha molta fiducia in se stessa per queste cose e quindi preferisce lanciare un po' di zampe a destra e a sinistra sperando che la lascino in pace,peccato che io ho perso un bel po' di esemplari perchè rimasti con 1 o addirittura 0 zampe sono morti di fame.
il mio consiglio rimane il solito,toccarle il meno possibile,per sostituire nuovo rovo staccare direttamente l'intero ramo a cui sono appese;umidità medio-alta e tanto spazio affinchè gli esemplari non si incollino a vicenda.
EmilioF.
00martedì 15 marzo 2011 20:55
ma l'autotomia la fanno solo se toccate o se stressate? per intenderci, se tagliando il ramo di rovo dov'è appoggiata lo scuoto un pò per sbaglio questa la pratica o no?
stevemagno
00martedì 15 marzo 2011 21:09
non arrivano fino a quel punto...tendenzialmente quando sentono una resistenza sugli arti d'istinto se li amputano.
EmilioF.
00martedì 15 marzo 2011 21:13
bene, vedremo su 50 uova quanti riuscirò a far diventare adulti
Ratatatosk
00venerdì 10 giugno 2011 15:19
In bocca al lupo Emilio per le tue uova ...
A proposito di umidità e perdita di arti... Ho acquistato da pochissimo una coppia di Pharnacia ponderosa(al massimo degli L3): ad uno mancavano i 2 arti anteriori (il maschio)all'altro (la femmina) uno dei posteriori... Il giorno del loro arrivo (2 giorni fa)la femmina ha subito compiuto la muta con ottimo esito direi visto che ha recuperato l'arto perduto. Il maschio ha tentato di mutare stanotte o stamattina presto, ma è rimasto ulteriormente mutilato... praticamente con una sola zampa (una delle mediane!)...Inoltre l'addome mi pare piegato in modo anomalo, come fosse spezzato. Temo abbia subito quindi dei danni interni...tra l'altro è ancora parzialmente connesso all'esuvie...Ora lo tengo in una teca separata e ben umidificata con una foglia di rovo a portata di bocca...ma mi sa che ci vorrebbe davvero un miracolo per lui.
Immagino che il problema sia l'umidità che però stando al mio igrometro non dovrebbe essere molto lontana dal 60%...quindi non bassissima... potrebbero esserci altre cause?
Pharnacia ponderosa è partenogenetica vero? quindi nel caso non dovessi reperire altri maschi c'è ancora la speranza di ottenere uova...
Ratatatosk
00lunedì 13 giugno 2011 15:12
Aggiornamento
Purtroppo anche l'altro esemplare di Pharnacia è passato a miglior vita.
Semplicemente l'altro giorno l'ho trovato afflosciato, appeso alla zanzariera e ormai in fin di vita... ho provato a sistemarlo su una foglia di rovo con qualche gocciolina d'acqua, ma senza risultati. Forse la causa è stata la disidratazione, ma l'umidità (come ho scritto nel post precedente) non era poi così bassa.... Spero di riusire a mostrarvi le foto dei due esemplari. Ricordo che parliamo di neanidi L3 o L4, lunghe circa 4cm.
Un'altra ipotesi è che non si nutrissero e sinceramente non vi era modo di verificarlo poichè gli eventuali segni sulle foglie di rovo sarebbero stati piccolissimi...nè ho notato escrementi che, se caduti sulla torba del fondo, sarebbe stato impossibile individuare (forse qualche puntino nero sulle foglie di rovo l'ho visto però).
Di sicuro non ho trovato evidenze di una muta in atto, anche perchè ne aveva compiuta una appena 2 giorni prima!
Io propendo per l'ipotesi della disidratazione... che ne pensate?
Cerco di postare le foto...



Ratatatosk
00lunedì 13 giugno 2011 20:19
Ecco le foto!

Questa è la presunta femmina (chiedo conferma sul sesso)...alla morte aveva proprio quest'aspetto "afflosciato"...



Uploaded with ImageShack.us



Qui si vede anche il maschio, mutilato dopo la sua ultima fatale muta...è sopravvissuto per un paio di giorni ma era incapace di nutrirsi!



Uploaded with ImageShack.us

__ryuk__
00lunedì 13 giugno 2011 22:21
non so... il mio maschio di Peripetes forcipatus quando l'ho trovato morto aveva esattamente quest'aspetto... ma credo che almeno nel mio caso sia stata una muta andata male, inoltre l'altro maschio aveva mutato il giorno prima, e mi aspettavo mutasse anche lui entro poco... ma se dici che aveva fatto la muta da poco...
secondo voi è possibile che l'aspetto "afflosciato" o spezzato, sia dato dal fatto che hanno mutato da poco e una volta mutati hanno non sono riusciti a far seccare l'esoscheletro nel modo giusto?
Ratatatosk
00lunedì 13 giugno 2011 22:38
Re:
__ryuk__, 13/06/2011 22.21:

non so... il mio maschio di Peripetes forcipatus quando l'ho trovato morto aveva esattamente quest'aspetto... ma credo che almeno nel mio caso sia stata una muta andata male, inoltre l'altro maschio aveva mutato il giorno prima, e mi aspettavo mutasse anche lui entro poco... ma se dici che aveva fatto la muta da poco...
secondo voi è possibile che l'aspetto "afflosciato" o spezzato, sia dato dal fatto che hanno mutato da poco e una volta mutati hanno non sono riusciti a far seccare l'esoscheletro nel modo giusto?




Non avevo pensato ad una cosa del genere... forse non è riuscita ad indurire l'esoscheletro dopo la muta, ma perchè? scarsa umidità, malnutrizione?...
Una cosa è certa...i Pharnacia non sono una specie semplice da allevare...forse avrei dovuto evitarli, ma è stata comunque una preziosa esperienza!
__ryuk__
00martedì 14 giugno 2011 12:39
forse ha effettuata la muta, mentre si stava seccando l'esoscheletro è caduta e si è spiegazzata, l'esoscheeltro si è seccato ed ecco il risultato [SM=x1221920]
Ratatatosk
00venerdì 17 giugno 2011 13:17
Re:
__ryuk__, 14/06/2011 12.39:

forse ha effettuata la muta, mentre si stava seccando l'esoscheletro è caduta e si è spiegazzata, l'esoscheeltro si è seccato ed ecco il risultato [SM=x1221920]




Quindi dici un trauma avvenuto dopo la muta cioè in un momento di particolare vulnerabilità quando l'esoscheletro non era del tutto indurito... è plausibile ma non credo... perchè l'ho trovato afflosciato appeso alla zanzariera e credo sia stato lì tutta la notte... mi ha fatto pensare più ad un processo lento di deperimento... non saprei...
Ranatra 301
00martedì 20 gennaio 2015 10:37
neanidi di P. ponderosa
Salve,
dopo quanto tempo le neanidi inizieranno ad alimentarsi? Le mie son in teca da 5 giorni ed ancora non hanno mangiato.
Antonio 92.ENTOFORUM
00venerdì 23 gennaio 2015 17:38
Re: neanidi di P. ponderosa
Ranatra 301, 20/01/2015 10:37:

Salve,
dopo quanto tempo le neanidi inizieranno ad alimentarsi? Le mie son in teca da 5 giorni ed ancora non hanno mangiato.




dopo circa una settimana [SM=g27988]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:56.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com