Piero della Francesca

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
sole281
00domenica 4 febbraio 2007 10:39
Ci sono occasioni nelle quali le passioni di un grande personaggio lasciano ai posteri anche tracce di delizie gastronomiche. In questo caso invece è lo stupore per l’opera di un genio a generare una squisitezza. Si narra che a fine ‘400 alla corte di Urbino un cuoco dei Montefeltro, ammirando la Madonna col Bambino dipinta da Piero della Francesca, rimase così colpito dalla conchiglia sormontante la scena e dall’uovo che da essa pendeva, che preparò un piatto ispirato a tali soggetti. Era nata la perla di Piero, prelibatezza culinaria apprezzata da Duchi e Signori. Ma chi fu l’artista: il cuoco o il pittore? Del primo nulla si sa, del secondo invece potremmo così riassumere. Della Francesca, con un linguaggio artistico fra i più originali del Quattrocento, rivelò una conoscenza profonda delle regole matematiche che applicò nell'organizzazione dello spazio dipingendolo con rigorosa "prospettiva". Immortali molte delle sue opere, fra le quali "La Leggenda della vera Croce" di Arezzo. Nato a borgo Sansepolcro, toscano di nascita e di carattere, non ha lasciato molte notizie del suo vivere quotidiano.
Eccovi le ammirevoli parole rintracciate ne "Le vite" del Vasari
"...e chiamossi dal nome della madre, Della Francesca, per essere ella restata gravida di lui quando il padre e suo marito morì; e per essere da lei stato allevato ed aiutato a pervenire al grado che la sua buona sorte gli dava. Attese Piero nella sua giovinezza alle matematiche; et ancora che d'anni quindici fusse indiritto a essere pittore, non si ritrasse però mai da quelle...".
Presumibilmente, dagli abiti che indossa nelle immagini che lo ritraggono, fu di ottimo stato sociale con una disponibilità economica ignota ai grandi artisti del Quattrocento.



sole281
00domenica 4 febbraio 2007 10:40
Perla di Piero della Francesca
Ingredienti: una conchiglia quale simbolo di pellegrinaggio, un uovo quale metafora di rinascita e perfezione, e frutti d’acqua dolce quale modello di sublime leggerezza.
Preparazione
Rassodate un uovo per ogni coppia di commensali. Intanto, in acqua bollente e salata scottate dei gamberetti d’acqua dolce sgusciati. Scolateli, lasciateli intiepidire e tagliateli a pezzetti. Quindi, marinateli in un recipiente con prezzemolo tritato, pepe, sale e succo di limone, avendo cura di mescolare il tutto. Come piatto di portata utilizzate una cappesanta per ciascun ospite, sulla quale adagerete un letto di gamberetti e una metà dell’uovo con il tuorlo rivolto verso il basso. Prima di servire spolverizzate con sale e prezzemolo aggiungendo lacrime d’olio di oliva.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:12.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com