Rabbia e tristezza acuiscono il dolore

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.tani.
00venerdì 5 novembre 2010 23:41
Le emozioni negative ne aumentano la percezione in chi soffre di fibromialgia e non solo. Una terapia cognitiva-comportamentale aiuta i pazienti a stare meglio


MILANO - Arrabbiati, tristi. E doloranti: i pazienti con fibromialgia che si fanno travolgere da emozioni negative sentono di più il dolore e lo sopportano peggio. Lo stesso accade però anche a chi non è malato per cui Henriet van Middendorp, la ricercatrice dell'università olandese di Utrcht che ha appena dimostrato tutto ciò sulle pagine di Arthritis Care and Reasearch, sottolinea: «La sensibilizzazione emotiva al dolore è particolarmente deleteria in chi già soffre di dolori consistenti, come i pazienti fibromialgici, ma è una realtà per tutti».

STUDIO - La van Middendorp è arrivata a questa conclusione studiando 62 donne con fibromialgia e 59 donne sane: a tutte la ricercatrice ha chiesto di richiamare alla mente situazioni neutrali o episodi in cui avevano provato rabbia o tristezza. Poi ha valutato il grado di dolore che le volontarie dichiaravano di provare; quindi ha indotto loro sperimentalmente il dolore, sottoponendole a una scossa di corrente man mano più dolorosa: ciascuna doveva segnalare quando iniziava a sentire la corrente (per capire se le emozioni modificano la soglia di sensibilità), quando provava dolore (per valutare modificazioni della soglia del dolore), quando il fastidio diveniva intollerabile (per misurare la tolleranza al dolore). Ebbene, in tutte le partecipanti l'essersi soffermate su emozioni negative ha sempre aumentato la sensazione di dolore, riducendo allo stesso tempo la soglia oltre cui il male diventa fastidioso o intollerabile. «Quanto più le donne si facevano travolgere da rabbia o tristezza, tanto più riferivano di provare un dolore maggiore - dice van Middendorp -. I dati dimostrano che nelle pazienti con fibromialgia la sensibilità alle emozioni è analoga a quella delle donne sane; partendo però da una condizione di base in cui il dolore è maggiore, gli effetti delle emozioni negative sono naturalmente ancora più deleteri».

TERAPIA - Chi soffre di fibromialgia, quindi, ha ancora più interesse degli altri a imparare il controllo delle proprie emozioni. Per riuscirci può essere utile una terapia cognitivo-comportamentale pensata ad hoc, come dimostra un altro studio olandese pubblicato a poche pagine di distanza: Saskia van Koulil, dell'università di Nijmegen, ha coinvolto oltre 150 pazienti con fibromialgia ad alto rischio di sviluppare un dolore molto limitante suddividendoli in due gruppi. Un primo gruppo è stato inserito in una "lista d'attesa" per la terapia, l'altro ha iniziato una terapia cognitivo-comportamentale associata a esercizi studiati per fibromialgici. Sedici le sessioni lungo l'arco di dieci settimane, con una caratteristica: a ciascun paziente veniva offerta una terapia psicologica tagliata su misura per le sue caratteristiche emotive. In altre parole, quindi, si è cercato di aiutare questi pazienti a vivere in maniera positiva le emozioni e anche il dolore associato alla patologia. Ebbene, al termine del periodo di intervento e pure a distanza di sei mesi i pazienti che avevano ricevuto la terapia cognitivo-comportamentale "su misura" stavano meglio: meno dolore, affaticamento, difficoltà funzionali e soprattutto una minor propensione a lasciarsi andare a sentimenti negativi o ansia, che poi riporterebbero dritto dritto a provare maggior dolore. «Il percorso è efficace soprattutto se viene offerto ai pazienti precocemente, al momento della diagnosi: migliora il benessere fisico e psicologico, con effetti che si mantengono molto a lungo anche grazie al fatto che pochissimi abbandonano la terapia, visto che è studiata per rispondere alle esigenze psicologiche specifiche di ciascuno», conclude van Koulil.

Elena Meli
04 novembre 2010

Fonte:
www.corriere.it/salute/reumatologia/10_novembre_04/rabbia-tristezza-dolore-fibromialgia-meli_7b345bb6-d528-11df-a471-00144f02aa...

danila555
00mercoledì 24 novembre 2010 18:02
L'ho vissuta in prima persona
Io posso dire la mia in proposito perché ho vissuto la malattia (è poi una malattia?) in prima persona.
Dopo un periodo di rabbia e sofferenza causate da un rapporto di coppia che non andava, poi dalla conseguente separazione, ho vissuto un periodo in cui stavo veramente male: avevo continui dolori alle articolazioni e, quando non c'erano dolori, mi sentivo stanchissima, secondo me c'era anche la depressione!!! Mi é stata diagnosticata una fibromialgia muscolare.
Ho iniziato a praticare un periodo di agopuntura e, parallelamente ho fatto un ciclo di psicoterapia, durante la quale ho imparato a conoscermi meglio, ad affrontare tranquillamente la mia situazione, a prendere iniziative per il futuro, a "vivere" intensamente emozioni piacevoli ed intensificarle.
Tutto ciò succedeva qualche anno fa.
Ora posso dire di stare bene, non so se sono guarita, ma sto bene e questo mi basta. Ho comunque continuato il mio percorso per conoscere sempre di più me stessa, attraverso tecniche meditative.
Qualche volta sento un lieve malessere soprattutto alle ginocchia, riesco comunque a capirne l'origine (sicuramente psicologica, almeno per quel che mi riguarda), sostituisco l'emozione negativa con un pensiero che mi dà benessere e sto subito bene.
Non so se la mia esperienza può essere utile a qualcuno.
So che è difficile uscirne e ci vuole grinta per affrontare la situazione, ma ci si riesce... basta volerlo!!! [SM=g28002]
elisabettastella
00mercoledì 24 novembre 2010 21:53
ciao Danila
certo che sei stata utile!
anzi ti ringrazio tantissimo per averci fatto partecipi dela tua esperienza.
Ma adesso non prendi nessun farmaco?
danila555
00mercoledì 24 novembre 2010 22:23
Re:
elisabettastella, 24/11/2010 21.53:

ciao Danila
certo che sei stata utile!
anzi ti ringrazio tantissimo per averci fatto partecipi dela tua esperienza.
Ma adesso non prendi nessun farmaco?




Diciamo che mi sono curata in modo naturale: prima con l'agopuntura poi con un percorso psicologico ma anche spirituale che mi ha aiutato a conoscermi, quindi ad adottare degli accorgimenti che mi fanno stare bene, primo fra tutti la meditazione che pratico ogni giorno, lo yoga che pratico settimanalmente. Mi circondo di persone positive, mi ripeto affermazioni positive, cerco di stare bene con me stessa, con gli altri e di essere in contatto con l'Universo (o con Dio se così vogliamo chiamarlo).
Un abbraccio
[SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]
.tani.
00mercoledì 24 novembre 2010 22:45
Ciao Danila,

Infinite grazie per il tuo intervento, a me personalmente in questo momento il tuo intervento serve tantissimo.
Ti prego, intervieni spesso, insegnaci la tua esperienza, ci puoi essere di grandissimo aiuto. Naturalmente se ha voglia e tempo.
Abbiamo estremo bisogno di persone come te che ci raccontano le loro esperienze di percorsi positivi.
Io in questo momento mi trovo in un buco nero e ho davvero bisogno di scambiare qualche parola con te, mi spieghi il tuo percorso, anche perchè ho un rapporto di coppia che non funziona affatto e vorrei separarmi ma sono in difficoltà.
Io ho una connettivite mista che ne rissente tantissimo del mio stato psicologico negativo.

Tatiana
danila555
00giovedì 25 novembre 2010 00:15
Re:
.tani., 24/11/2010 22.45:

Ciao Danila,

Tatiana



Ciao Tatiana, (sei parente all'artista musicale?)
il mio percorso è stato abbastanza lungo ed è iniziato su suggerimento del mio compagno che si interessa di percorsi alternativi alla medicina classica. Sono percorsi diversi, alcuni dei quali tengono conto dell'energia che regola ogni essere umano. Secondo questa teoria, uno squilibrio di tale energia provoca malattie e disturbi di ogni genere. Esistono svariate tecniche, anche molto antiche in grado di aiutare il processo di autoguarigione e di permettere di affrontare la vita in un modo meno stressante ma soprattutto di trovare lo scopo per cui siamo su questa terra.

Per quanto riguarda il tuo rapporto di coppia, mi dispiace molto, so quanto si soffre quando percepisci che sei alla fine di una relazione e non sai che pesci prendere. Ti capisco perché l'ho vissuto in modo forse troppo coinvolgente.
Puoi guardarti dentro cercando di vedere più chiaramente la tua situazione e prendere una decisione giusta per te. Mi raccomando: deve essere giusta per te, non per gli altri.

Ho assistito al alcune lezioni del prof. Nanetti, docente all'università di Urbino il quale ha scritto molti libri sulla comunicazione della coppia e ricordo che affermava "Si può provare a tenere in piedi una coppia ma quando l'amore non c'è più, si deve voltare pagina; quando ci rendiamo conto di stare male con una persona, non dobbiamo essere autolesionisti, dobbiamo guardare oltre". All'inizio sembra che non abbiamo via di scampo ma poi piano piano si ricomincia a vivere, e a vivere meglio di prima, senza quel peso allo stomaco che non ti abbandona mai.

Comunque avremo modo di riparlare di queste cose; se a te interessano, sono ben lieta di condividere le mie esperienze.
Ti abbraccio

[SM=g27999] [SM=g27999] [SM=g27999]

elisabettastella
00giovedì 25 novembre 2010 09:54
Interessantissimo!
quello che dice il prof. Nanetti è giustissimo, solo che...quanto è difficile voltare pagina......

p.s. l'artista Tatiana è proprio lei!
.tani.
00venerdì 26 novembre 2010 23:25
Danila, ma come è che mi conosci??????
E molto interessante quello che racconti e mi interessa in modo particolare. Ti prega torna più spesso a parlare su queso argomento, mi interessa davvero molto

Un abbraccio
Tatiana
rita.co
00sabato 27 novembre 2010 00:09
Danila le cose che dici sono molto interessanti e molto vere,ma come deve essere difficile questo percorso!nn credo che ci riuscirei pero' mi piacerebbe saperne di piu'.
eh si' Tani e' una grande artista............e prima o poi la sentiro' cantare.
danila555
00sabato 27 novembre 2010 22:08
Ciao ragazze
Sembra difficile, ma come si inizia il percorso, tutto fila liscio perché i risultati si ottengono e si ottengono soprattutto a livello emozionale e, di conseguenza anche fisico. Perché un malessere, prima di scendere nel corpo fisico, rimane per anni a livello emozionale, sotto forma di peso allo stomaco, mal di testa, situazioni di disagi, confusioni...
Io ho iniziato con la pratica della meditazione guidata che tuttora sto portando avanti, ed ho avuto un forte desiderio di venir fuori dalla mia situazione. Quando c'è il desiderio, le nostre emozioni sono forti, abbiamo forti vibrazioni che entrano in contatto con l'"Universo" e tutto si realizza. Conoscete la legge dell'attrazione? Tutto ciò che noi desideriamo, ma desideriamo fortemente, lo otteniamo, perché entriamo in sintonia con il Tutto. Ora capisco un detto di mia nonna che ripeteva spesso "gente allegra il Ciel l'aiuta". anche mia nonna conosceva la legge dell'attrazione!!!


Ecco, ora capisco che a me mancava qualcosa, avevo un vuoto interiore che non riuscivo a colmare.
E' chiaro che il mio percorso è appena iniziato... è un treno: se sei salito, difficilmente riesci a scendere.
Auguro anche a voi di salire!

Vi abbraccio tutte
A proposito, sapete l'importanza dell'abbraccio? Un abbraccio dolce, tenero, trasmettitore di calore, fiducia, che ci fa sentire importanti per l'altro; un abbraccio in cui sentiamo le emozioni dell'altro e l'altro sente le nostre.... [SM=g28002]
.tani.
00sabato 27 novembre 2010 23:07
Re: Ciao ragazze
danila555, 27/11/2010 22.08:


A proposito, sapete l'importanza dell'abbraccio? Un abbraccio dolce, tenero, trasmettitore di calore, fiducia, che ci fa sentire importanti per l'altro; un abbraccio in cui sentiamo le emozioni dell'altro e l'altro sente le nostre.... [SM=g28002]



L'importanza dell'abbraccio la sto capendo da un po' di mesi da sola, io sto portando avanti la crescita interiore di una persona praticamente con abbracci e ricevo da questa persona attaverso i suoi abbracci un'energia palpabile, fortissima, speciale, che mi aiuta in modo particolare. Quando ci diamo un'abbraccio l'un l'altro io "sento" qualcosa di cosmico, non riesco a spiegarlo a parole, ma è qualcosa di estremamente forte...

Un abbraccio appunto a tutte voi
Tatiana


danila555
00sabato 27 novembre 2010 23:36
Re: Re: Ciao ragazze
.tani., 27/11/2010 23.07:






Hai proprio ragione.
L'abbraccio ci ricorda, anche se non ne siamo consapevoli, i primi mesi della nostra vita, quando l'abbraccio di nostra madre (o della figura genitoriale vicina) e le sue dolci parole erano l'unico modo che avevamo per comprendere di essere presenti ed accettati ed ora ogniqualvolta abbracciamo o siamo abbracciati, questo gesto ci dà emozioni molto forti, ci dice, come allora,"io sono accettato" (io sono ok, tu sei ok).
Prendere coscienza di questo atto è molto importante soprattutto nei momenti di difficoltà perché ci dà la forza interiore di dire "io sono accettato per quello che sono, al di là di quello che so o non so fare, al di là di tutte le convenzioni sociali". Gli altri possono dire e fare tutto ciò che vogliono, ma se un abbraccio mi fa dire "io esisto", dentro di me la mia forza vitale riuscirà sempre a arginare tutte le emozioni negative che mi circondano.
Gli altri mi possono picchiare, mi possono maltrattare, o anche uccidere, ma non uccideranno la mia anima (l'anima considerata come insieme di emozioni).
Un tenero, morbido, dolce, sincero riabbraccio!

[SM=g28002] [SM=g28002]

.tani.
00sabato 27 novembre 2010 23:49
Danila, quello che dici è davvero molto profondo e molto utile per tutti noi. Ho aperto nella sezione Il pensiero positivo una discussione che ho chiamato L'angolo di Danila. Mi piacerebbe se spostassio tutte queste bellissime discussioni in questa sezione. Se ti va naturalmente

La trovi qui, se puoi comincia a scrivere e raccontarci le tue esperienze direttamente lì

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9539289&

Tatiana
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