Veridicità dei Vangeli

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BRESCIAGGHER
00martedì 7 marzo 2006 19:59
Ritenete i vangeli una fonte credibile?
-ludovico-van-
00martedì 7 marzo 2006 20:02
Re:

Scritto da: BRESCIAGGHER 07/03/2006 19.59
Ritenete i vangeli una fonte credibile?



certamente qualcosa di storico c'è, ma non credo siano affidabili anche perché sono testi sacri
Lux-86
00martedì 7 marzo 2006 23:06
sono generalmente affidibali, almeno storicamente, anche se essendo testi sacri, come dice ludovico, sicuramente hanno subito rimaneggiamenti nel tempo quindi andrebbero sottoposti ad una rigorosa ricerca filologica sui testi originali.
Breznev
00mercoledì 8 marzo 2006 13:29
Re:

Scritto da: Lux-86 07/03/2006 23.06
sono generalmente affidibali, almeno storicamente, anche se essendo testi sacri, come dice ludovico, sicuramente hanno subito rimaneggiamenti nel tempo quindi andrebbero sottoposti ad una rigorosa ricerca filologica sui testi originali.



Esatto. [SM=x278629]


(Upuaut)
00mercoledì 8 marzo 2006 14:01
Re:

Scritto da: Lux-86 07/03/2006 23.06
sono generalmente affidibali, almeno storicamente, anche se essendo testi sacri, come dice ludovico, sicuramente hanno subito rimaneggiamenti nel tempo quindi andrebbero sottoposti ad una rigorosa ricerca filologica sui testi originali.



Ovviamente.
Non si possono certamente considerare come testi storici...

Riccardo.cuordileone
00mercoledì 8 marzo 2006 14:17
Quoto quello che è stato detto. [SM=x278629]
(Upuaut)
00mercoledì 8 marzo 2006 16:07
Sulle varie teorie su Gesù si sta facendo un discorso interessante qua:

www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=66197&idd=438

[Modificato da (Upuaut) 08/03/2006 16.08]

Matteo Bonaparte
00mercoledì 8 marzo 2006 19:45
mi sembra che non esista nessuna copia e nessun ritrovamento anche di parte dei vangeli originali; i primi furono scritti in greco nel 3 secolo; dunque non c'è modo di sapere se fossero fedeli all'orginale.
e comunque non c'è molta roba si valore storico nei vangeli; le uniche cose che possiamo trarne sono il nome del governatore romano e poco altro. duqnue non hanno molto valore storico a differenza del vecchio testamento.
La Resistance
00mercoledì 8 marzo 2006 22:51
Una ricerca filologica è fondamentale, da fare anche sui vangeli apocrifi.
Lux-86
00mercoledì 8 marzo 2006 23:32
i vangeli hanno valore storico nel senso che sono storicamente databili dato che danno riferimenti precisi. IN effetti ha ragione Matteo per quanto riguarda gli originali, probabilmente quelli in greco erano già stati rimaneggiati, ma una seria analisi filologica potrebbe dare una mano.

in più si potrebbe discutere di quello narrano relativamente a gesù. potremmo citare la storia del dio Mitra, dio dei soldati legionari e conosciuto come dio del toro ma in alcune tradizioni egli nacque da una vergine, radunò intorno a sè dodici discepoli, compì miracoli, morì, resuscitò e dopo tre giorni ascese in cielo. la sua festa era il 25 dicembre.

ghost264
00mercoledì 8 marzo 2006 23:37
Re:

Scritto da: Lux-86 08/03/2006 23.32
i vangeli hanno valore storico nel senso che sono storicamente databili dato che danno riferimenti precisi. IN effetti ha ragione Matteo per quanto riguarda gli originali, probabilmente quelli in greco erano già stati rimaneggiati, ma una seria analisi filologica potrebbe dare una mano.

in più si potrebbe discutere di quello narrano relativamente a gesù. potremmo citare la storia del dio Mitra, dio dei soldati legionari e conosciuto come dio del toro ma in alcune tradizioni egli nacque da una vergine, radunò intorno a sè dodici discepoli, compì miracoli, morì, resuscitò e dopo tre giorni ascese in cielo. la sua festa era il 25 dicembre.




bhè non a caso il Dio mitra fu introdotto nella penisola italica circa nel 1 d.c. quindi.... di spunti ne aveva da prendere....
mentre studi sulla toricità dei vangeli ne esistono già molti e le diverse analogie con altri testi sacri in certi passaggi fanno molto riflettere.
ad esempio con il corano
Lux-86
00mercoledì 8 marzo 2006 23:39
non ho messo in dubbio la veridicità dei vangeli, ho fatto notare solo questa cosa che è comunque da prendere con attenzione perchè i due culti cristiano e mitriaco si sovrapposero in fretta.

non ho capito il riferimento al corano, maometto si è ispirato alla bibbia quinid è ovvio che alcune parti siano simili [SM=x278661]
ghost264
00mercoledì 8 marzo 2006 23:41
Re:

Scritto da: Lux-86 08/03/2006 23.39
non ho messo in dubbio la veridicità dei vangeli, ho fatto notare solo questa cosa che è comunque da prendere con attenzione perchè i due culti cristiano e mitriaco si sovrapposero in fretta.

non ho capito il riferimento al corano, maometto si è ispirato alla bibbia quinid è ovvio che alcune parti siano simili [SM=x278661]


no intendevo dire..... la mitologia e la religione non sono sempre affiancate.. alcuni sono proprio dati storici

se uno riflette coem sia nel corano che nei vangeli si parli della madonna, di Gezù malgrado le due religioni diano valenza spirituale diversa, è ovvio e palese come alcuni fatti siano per forza storici per essere condivisi
Breznev
00giovedì 9 marzo 2006 18:08
Re:

Scritto da: Lux-86 08/03/2006 23.32in più si potrebbe discutere di quello narrano relativamente a gesù. potremmo citare la storia del dio Mitra, dio dei soldati legionari e conosciuto come dio del toro ma in alcune tradizioni egli nacque da una vergine, radunò intorno a sè dodici discepoli, compì miracoli, morì, resuscitò e dopo tre giorni ascese in cielo. la sua festa era il 25 dicembre.




Vero. Difatti alcune di queste cose sono state prese dal cristianesimo proprio per "coprire" il culto di Mitra, che all'epoca di Costantino avava valenza pari a quella del culto cristiano. Poi l'imperatore lo scelse come "bandiera" da contrapporre a quella del suo avversario.

Fine dell' [SM=x278658]


(Upuaut)
00giovedì 9 marzo 2006 18:50
Il Gesù dei Vangeli è comunque molto diverso dal "Gesù della Chiesa", per vari motivi. Anzitutto, il canone dei quattro Vangeli stabilito nel Concilio di Roma del 328 esclude tutti gli apocrifi (una parola che, fra l'altro, in origine significava "segreto'' o "occulto'', e soltanto in seguito acquistò il significato apocrifo di "falso'', secondo il motto di Origene: "Ecclesia quattuor habet evangelia, haeresis plurima", "La Chiesa di Vangeli ne ha quattro, di eresie molte''). In realtà, i Vangeli in origine erano tanti perchè ogni comunità cristiana aveva il suo: soltanto con l'instaurarsi dell'ortodossia si rese necessario stabilire una versione "ufficiale'', e si scartarono i testi che non si confacevano al progetto.

Inoltre, il Gesù della Chiesa si basa su una serie di integrazioni ai Vangeli: dai testi supplementari delle "Lettere" di Paolo (50--60 d.C.) e degli "Atti degli Apostoli" di Luca (85--90 d.C.), ai pronunciamenti dottrinali dei Concili codificati in una serie di dogmi. Le novità sostanziali introdotte da Paolo furono anzitutto la divinità di Gesù, e poi l'apertura del cristianesimo ai gentili: la prima Gesù non l'aveva mai rivendicata, e la seconda l'aveva invece sempre esclusa (d'altronde, il Messia era per tradizione un "uomo" destinato a regnare "terrenamente" su Israele). Ma furono ovviamente queste due innovazioni, in parte recepite dai Vangeli canonici, soprattutto nel racconto della resurrezione e delle sue conseguenze, a permettere al cristianesimo di diventare una religione potenzialmente universale.

Infine, l'esistenza stessa della Chiesa si basa su un radicale stravolgimento dell'insegnamento del Gesù dei Vangeli, che aveva sempre annunciato l'imminenza dell'avvento del Regno dei Cieli. I primi cristiani ci credettero, e vissero alla giornata nell'attesa della "parousia", la sua seconda venuta. Ma col passare del tempo, quando videro che la supposta fine non arrivava in senso reale, si organizzarono e la interpretarono in senso metaforico come la venuta della Chiesa.

L'ultima e più irreale incarnazione del mito è il "Gesù dei fedeli", che se lo immaginano come meglio credono, improvvisando liberamente sui temi proposti dalle fantasiose rappresentazioni artistiche e letterarie (spesso ispirate agli apocrifi, quando non semplicemente inventate) e abbellendoli con tutto ciò che fa loro comodo: perchè, come si sa, la fede è cieca e non si cura di sottigliezze quali la verità storica, la verosimiglianza logica e la l'ortodossia teologica. Per il credente, direbbe Feyerabend, "everything goes", "tutto fa brodo''.

E per la Chiesa anche, soprattutto quando serve a catturare gli allocchi. Come infatti confessò candidamente papa Leone X al cardinal Bembo: "Historia docuit quantum nos iuvasse illa de Christo fabula", "La storia ci insegna quanto ci abbia fruttato quella favola di Cristo".

(P. Odifreddi)




[Modificato da (Upuaut) 09/03/2006 18.51]

La Resistance
00venerdì 10 marzo 2006 16:29
Re:

Scritto da: (Upuaut) 09/03/2006 18.50


E per la Chiesa anche, soprattutto quando serve a catturare gli allocchi. Come infatti confessò candidamente papa Leone X al cardinal Bembo: "Historia docuit quantum nos iuvasse illa de Christo fabula", "La storia ci insegna quanto ci abbia fruttato quella favola di Cristo".

(P. Odifreddi)

[Modificato da (Upuaut) 09/03/2006 18.51]




Dove hai trovato questa informazione su Leone X??? Non l'ho mai sentita.

[Modificato da La Resistance 10/03/2006 16.31]

Lux-86
00sabato 11 marzo 2006 22:25
Re: Re:

Scritto da: La Resistance 10/03/2006 16.29


Dove hai trovato questa informazione su Leone X??? Non l'ho mai sentita.

[Modificato da La Resistance 10/03/2006 16.31]




è scritto in una lettera scritta da leone X al cardinal bembo, non vorrei dire una castroneria, ma mi sembra che sia liberamente cosnultabile negli archivi vaticani
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