)La Stanza del RE(

porn sword tobacco




il viaggio
dimensione dei sensi.

colori, sapori, odori, rumori
paesaggi e città
volti

vengo in pace, stranieri
a promuovere amore,
e subirne

spazio determinato
costretto dilatabile
m incanta

chi è stato è stato
chi c'è c'è chi non c'è non c'è

consumati gli anni miei
vistosi movimenti sulla terra





il muso a sfiorare la terra
piangono i cavalli
e impastano nel fango le criniere







il capitan della compagni le sta ferito e sta per morir
e manda a dire ai suoi alpini che lo rivengano a ritrovar
i suoi alpini le manda a dire che non han scarpe per camminar

O CON LE SCARPE O SENZA SCARPE I MIEI ALPINI LI VOGLIO QUA

CURAMI CURAMI CURAMI

[… alla fine la sorella del terzo bambino offre a tutti una torta, una ciambella, la spezziamo con le mani e la mangiamo.
Il tragitto è al termine.
Quando ci alziamo le mani si stringono, si sbattono.
Il più grande ci porge letteralmente gli zigomi.
Andiamo via.
Ci vengono a salutare fino a prua, pollici alzati “turky, turky”.
Adios meraviglie, siate forti...]







[...Da rilevare i suoni, tutti rimbombanti, dell' acqua, della porta d'accesso che sbatte, delle ciotole in latta che risuonano posate sul piano di marmo, quest ultimo certamente il mio suono preferito, lì.
Dopo il massaggio trascorriamo altri 15 minuti, dopo la doccia, stesi sulla piattaforma, altra doccia fredda e via, è finito.
Credo che il massaggiatore mi avesse in simpatia. ...]






Porn sword tobacco - “new exclusive olimpic heights”
Track 14 “vingar av svard”

Adoro questa canzone, ascoltatela.
Avrei voluto e ho cercato di farlo, che fosse questa canzone ad accompagnare le righe, le parole, ad aiutare nell immersione empatica, ma non l ho trovata.

Sorrido, come scrivo? Non così strano, poi…

E ora, trasportato, io, dai suoni, dalle stringhe, mi concedo due righe di riflessioni “live”:

che ci faccio qui? Seduto davanti alla routine?
Per otto ore appresso a cose che poco hanno a che vedere con la straordinaria bellezza, e sbalorditiva essenza di tutte le cose più banali.
Dov’è il mare? Dov’è il tramonto? Dov’è dormire, poco, ma stanchi?
Dov’è parlare, guardare?
Dove sono le nuvole?
Dov’è avere la possibilità di fare ciò che si desidera?
Dov’è il farsi cullare, il danzare, in armonia con la meraviglia di questo tutto elementare, semplice e inestricabilmente complesso, questo creato.

E noi seduti, sulle scrivanie, in cravatta o anche no, facciamo di tutto per dimenticarlo, per lasciarlo alle spalle, creiamo mondi davvero complessi e sbalorditivi, ma così semplici per banalità, eviscerabili.


E milena, è lì. Ogni tanto la guardo, o la scruto.
Questa è una delle cose semplici, che non mi fanno dimenticare il mare.

Soavità e leggerezza
Morbida idroculla dell anima
Anelito alla bellezza assoluta
Per questo malinconico il momento

Di contro la gravità del reale, spesso drammatico ai nostri giovani occhi
Ma tutto è sopportabile
È così


E le parole alla fine si ritraggono per pudore e coscienza
Gli occhi guardano vogliosi
Amorevoli quanto compassionevoli
È così

E milena, è lì. Ogni tanto la guardo, o la osservo.
Questa è una delle cose semplici, che non mi fanno dimenticare il mare.




[/

)mozzill'o re(, 24/09/2008 11.05:

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Track 14 “vingar av svard”

Adoro questa canzone, ascoltatela.
Avrei voluto e ho cercato di farlo, che fosse questa canzone ad accompagnare le righe, le parole, ad aiutare nell immersione empatica, ma non l ho trovata.

Sorrido, come scrivo? Non così strano, poi…

E ora, trasportato, io, dai suoni, dalle stringhe, mi concedo due righe di riflessioni “live”:

che ci faccio qui? Seduto davanti alla routine?
Per otto ore appresso a cose che poco hanno a che vedere con la straordinaria bellezza, e sbalorditiva essenza di tutte le cose più banali.
Dov’è il mare? Dov’è il tramonto? Dov’è dormire, poco, ma stanchi?
Dov’è parlare, guardare?
Dove sono le nuvole?
Dov’è avere la possibilità di fare ciò che si desidera?
Dov’è il farsi cullare, il danzare, in armonia con la meraviglia di questo tutto elementare, semplice e inestricabilmente complesso, questo creato.

E noi seduti, sulle scrivanie, in cravatta o anche no, facciamo di tutto per dimenticarlo, per lasciarlo alle spalle, creiamo mondi davvero complessi e sbalorditivi, ma così semplici per banalità, eviscerabili.


E milena, è lì. Ogni tanto la guardo, o la scruto.
Questa è una delle cose semplici, che non mi fanno dimenticare il mare.

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forte da me, fin troppo...
necessito carezze.

l eleganza, la raffinatezza, la discrezione, il calore, l equilibrio...

seguo il sesto senso

this is
chistu è

[POSTQUOTE][QUOTE:125896472=)mozzill'o re(, 16/05/2014 13:57]this is
chistu è[/QUOTE][/POSTQUOTE]


scusa il quote che non c'entra nulla...scrivo qui perchè non so più a chi rivolgermi! cerco materiale live dei CCCP solo che ormai il forum non è più attivo e non riesco a contattare nessuno...
Chi volesse darmi una mano mi può contattre qui:

matusika@hotmail.it

Grazie