00 13/11/2005 18:14
FI: ARRIVA BERLUSCONI, AL VIA CONVEGNO CIRCOLO GIOVANI DELL'UTRI
PREMIER A SORRENTO PER MEETING UNDER 30'

Sorrento, 11 nov, (Adnkronos) - Il premier Silvio Berlusconi e' a Sorrento per partecipare all'apertura dei lavori del terzo convegno nazionale dei 'Circoli giovani' fondati dal senatore di Forza Italia, Marcello Dell'Utri. Il presidente del Consiglio ha fatto il suo ingresso nell'aula magna dell'Hilton Palace intorno alle 19.30 salutato dagli applausi della platea, formata soprattutto da giovani. Il Cavaliere e' arrivato piu' di un'ora fa e adesso sta prendendo la parola dal palco. 'Voi dovete tenere conto che a questa eta' le emozioni possono fare molto male...', ha detto con una battuta salutando i presenti
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"Vedo che siete in tanti, giovani con sorrisi smaglianti, tutti molto eleganti, e ci sono anche tante belle ragazze. Dalle immagini televisive di assemblee e convegni di certi partiti non si vede nulla di questo genere. Noi siamo ironici ed anche autoironici, loro invece no. Loro si alzano la mattina e magari gli gira bene perché c'é il sole. Ma poi si guardano allo specchio e si sono rovinati la giornata".
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IL GIORNALE
13 novembre 2005

E a mezzanotte il Cavaliere si riscopre «chansonnier»
Berlusconi: servono nuovi testimonial, personaggi di eccellenza nelle varie categorie. Un’operazione rivelatasi vincente per il primo ministro giapponese

Nostro inviato a Sorrento
Sarà per l'aria sorrentina e per il «richiamo» della canzone napoletana, uno dei suoi primi amori. Sarà per la scossa di adrenalina e di entusiasmo che i giovani dei circoli di Marcello Dell'Utri riescono a regalargli. Fatto sta che Silvio Berlusconi, nella notte di venerdì, mette da parte l'abito da presidente del Consiglio e si riscopre chansonnier, strappando applausi a scena aperta e regalando una performance canora fuori programma. Il «Silvio-show» inizia come un colpo fatto esplodere a sorpresa.
Il premier, finita la cena, sale in camera per prendere la valigia. Ma scendendo nella hall ascolta le note del gruppo «Rumba de mar» che si esibisce con ritmi latino-americani e classici napoletani per i circa millecinquecento «under 30» azzurri scatenati sulla pista da ballo al pianoterra dell'Hilton Palace di Sorrento, sede del meeting.
È da poco passata la mezzanotte e Berlusconi fa irruzione nella sala, accompagnato dalle guardie del corpo, costrette agli straordinari per «liberargli» la strada verso il palco.
«Avevo fatto una promessa - esordisce -. Alcune ragazze, in verità molto carine, mi hanno domandato se riesco a trovare il tempo per scrivere nuove canzoni con Apicella. Bene, se volete ora, insieme a Mariano, ve ne farò sentire tre». Partono cori da stadio. «Canta per noi Silvio, canta per noi!». Berlusconi non se lo fa ripetere due volte. «Va bene, ora vi farò sentire la canzone con la quale mi sono mantenuto all'università della Sorbona a Parigi quando la notte cantavo e la mattina studiavo».
Poi inizia a intonare in francese Pigalle, uno dei successi del suo artista preferito, Charles Trenet. I giovani azzurri gli chiedono un bis. Lui non se lo fa ripetere due volte. «C'è un'altra canzone che ho scritto con Mariano, è un samba, si chiama Ciucculata 'e cafe. Io sono l'unico autore italiano che scrive dei samba in napoletano». Il secondo brano finisce. Ma la platea rumoreggia, insiste e coinvolge il premier sulle note di O surdato 'nammurato: «O Silvio 'oi vita mia». Tutti alzano le mani, anche lui. A quel punto Berlusconi scende dal palco a invita Apicella a continuare a cantare. Mentre risuonano le note di A gelosia il presidente del Consiglio è assediato dai giovani. Stringe mani, firma autografi, abbraccia alcune signore, subisce gli assalti a colpi di foto con il telefonino. Tutti sopportati con il sorriso sulle labbra. Lo show è finito e il premier sfreccia via sulla sua auto, diretto verso Roma. Resta Mariano Apicella che chiosa così: «Berlusconi stravede per i giovani.
Di solito non canta mai in pubblico. Ma questa volta per loro ha deciso di fare un'eccezione». E il giorno dopo, con toni scherzosi, ritorna sulla performance canora del premier l'amico di sempre Marcello Dell'Utri. «Berlusconi è senz'altro rock, non solo per quello che dice, ma anche per come canta...» commenta il senatore non senza una punta di rammarico. «La lectio magistralis che ci ha concesso ieri, è stata una “benedizione straordinaria” talmente importante, rock come direbbe qualcuno, da avermi fatto venire il mal di testa.
Così - confessa - ho preso un Aulin e sono andato a dormire. Invece il presidente, dopo aver parlato di politica, vi ha raggiunto e ha cantato con voi».




Tornare alla politica con la P maiuscola
Raffaele D'Ambrosio

Come la cronaca delle ultime settimane dimostra, c'è bisogno, e lo si nota dalla confusione anche a livello locale, di una urgente ripresa della politica con la “P” maiuscola, non la politica dei toni strillati, ma quella che ha sempre presente il senso del bene comune. Questo sembra retorico: ma siamo stufi della retorica dell'anti-retorica. La vera politica non può riprendere senza rimettere al centro i due grandi pilastri che la sorreggono: la cultura e la morale. Per quanto riguarda la morale urge un codice deontologico largamente condiviso che regoli i comportamenti di chi vuole occuparsi della cosa pubblica: lo hanno gli ordini professionali, perché non la politica? Per quanto riguarda la cultura l'on. Marcello Dell'Utri, con i circoli dei giovani - più di 160 in tutta Italia - fa un'operazione culturale continua e diffusa: e la fame di cultura, e di cultura politica, è testimoniata delle tantissime richieste di apertura di nuovi circoli a cui Dell'Utri, con ammirevole impegno anche fisico, sta dando risposte. Il tradizionale incontro di Sorrento, promosso dai Circoli Giovani, quest'anno dal titolo affascinante e stimolante “Il sogno possibile”,
è stato un'occasione di approfondimento politico-culturale di altissimo livello che ha visto l'apertura con il presidente Berlusconi: un esempio che dovrebbe essere seguito. Moltissimi gli eletti e i militanti di Forza Italia del Lazio presenti a Sorrento. Senza approfondimenti, senza serene riflessioni, non si può sperare, anche nella Regione Lazio, di liberarsi di quel relativismo etico e culturale che imbriglia e attanaglia ogni azione politica da qualsiasi parte essa provenga.
* capogruppo di Forza Italia alla Regione




CORRIERE DELLA SERA
13 novembre 2005
A SORRENTO
Giustizia, Dell’Utri a Previti: noi portatori sani del cancro
DAL NOSTRO INVIATO

SORRENTO - Marcello Dell’Utri illustra il programma della seconda giornata del convegno nazionale del «Circolo giovani», la sua creatura ormai ramificata in tutto il Paese. E quando nota Cesare Previti si interrompe e, rivolto al deputato azzurro appena arrivato in sala, butta là una battuta. «Ciao Cesare, ti saluto e vedo che sei allegro, sei portatore sano di cancro giudiziario come me...». Previti si inchina per ringraziare dell’applauso e lesto sale sul palco per abbracciare Dell’Utri. Si impossessa del microfono: «Quando è in azione Marcello sono sempre allegro, perché è proprio l’immagine della vitalità ragionata. E, voi giovani, seguitene l’esempio».
Nel pomeriggio Dell’Utri illustra i progetti di Forza Italia, a suo giudizio in forte crescita, progetti che mirano a recuperare l’area degli astenuti e soprattutto a sfidare la sinistra sul terreno della cultura. Dell’Utri, su questo punto, insiste. «Se la sinistra - argomenta - esercita ancora una egemonia, la colpa è nostra, perché non siamo stati capaci di fare altrettanto». Ecco perché annuncia l’imminente avvio di un corso di formazione per preparare giornalisti politici e soprattutto di puntare sulle nuove generazioni. L’impegno sul terreno della cultura, osserva, «andrà avanti, anche se non dovessimo vincere, cosa che in verità io non credo affatto, perché percepisco attorno a Berlusconi e a Forza Italia la stessa atmosfera positiva che c’era nel 1994. Sento che l’entusiasmo cresce attorno a noi».
Intanto, mentre si attende l’arrivo del «mister» Fabio Capello, non dimenticato allenatore del Milan, vera e propria star della tavola rotonda conclusiva sull’«Italia che compete» - molto applaudito ha raccontato che «per vincere non esiste la fortuna ma la voglia di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi» - fanno affari d’oro le bancarelle che vendono le magliette (20 euro l’una) con il logo del «Circolo». La più venduta è quella con la scritta «Siamo liberi grazie a Dio e liberali grazie a Silvio» seguita da un’altra con una citazione di Ronald Reagan «Comunista è qualcuno che legge Lenin e Stalin, anticomunista è qualcuno che li capisce».

L. Fu.

INES TABUSSO