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LA STAMPA
20 agosto 2006
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO
De Gregorio: gli 007 di Pollari
trattano con l’Iran sui prigionieri
di Gigi Padovani

Presidente De Gregorio, lei ha diffuso un comunicato nel quale replica alla Verde Tana De Zulueta: non si possono cambiare i vertici del Sismi, sostiene da presidente della commissione Difesa, perché sono una garanzia per riuscire a liberare i due soldati israeliani ostaggi degli Hezbollah in Libano. Scusi, ma ha elementi precisi?
«Certo, mi arrivano dall’Iran. Come Italia dei Valori sono presidente di un movimento di italiani nel mondo e da Teheran ho avuto segnali precisi, anche da poco: i due ostaggi non stanno benissimo, ma sono vivi. E il governo iraniano è pronto a farsi parte attiva in una trattativa: come è noto, hanno stretti legami con gli Hezbollah...».

E il Sismi cosa c’entra?
«Il generale Nicolò Pollari, direttore del Sismi, da tempo stava lavorando a questa trattativa, perché il governo dell’Iran si fida di lui. Grazie alla sua autorevolezza, che non può essere sostituita da nessuno, Teheran vede nell’Italia la possibilità di una intermediazione per questa liberazione».

Senatore De Gregorio, ma ha avvertito il governo?
«Credo che Prodi e D’Alema siano assolutamente a conoscenza di questo fatto. A me spetta soltanto lanciare un messaggio di pace, poi è ovvio che le trattative sono riservate. Però mi risulta che Teheran si attenda un segnale ufficiale da Roma...».

Ripeto, ma può riuscirci soltanto Pollari?
«Mi risulta che Larijani, presidente del consiglio di sicurezza iraniano, sia pronto a trattare proprio con il Sismi, grazie alla rete che in questi anni ha saputo costruire in tutto il mondo arabo: si fidano di noi».

Nonostante il caso Abu Omar?
«Secondo me quell’episodio non ha affatto inciso. Il rischio è un altro, che si delegittimi il Sismi, facendo così correre dei gravi rischi anche alla nostra missione in Libano. Prodi e D’Alema lo sanno: in questi anni, salvo l’episodio di Nassiriya, i nostri contingenti non sono stati bersaglio di azioni terroristiche».

Lei dice che è merito del Sismi?
«Certo, e le aggiungo che da un anno Pollari andava dicendo che ci sarebbe stato un grave attentato in Gran Bretagna, come quello dell’11 settembre. Credo che abbiamo fatto bene ad avvisare gli inglesi, come si è visto...».

Pollari ha nemici dentro la maggioranza?
«Sarebbe un errore gravissimo cambiare i vertici del Sismi ora. Certo, Pollari è un funzionario dello Stato, ogni governo ha diritto a fare lo “spoils-system”, ma si deve sapere che è un uomo-cerniera. Dovremmo ricominciare tutto da capo».

E gli israeliani?
«Il Sismi ha ottimi rapporti con il Mossad».

Dunque la trattativa è aperta?
«Mi risulta di sì. E come può capire il rilascio dei due prigionieri israeliani da parte di Hezbollah sarebbe un ulteriore passo avanti per costruire una pace stabile».







INES TABUSSO