00 07/07/2007 01:40

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Berlusconi: il mio governo non ha mai ordinato schedature


"Ne’ io, ne’ tantomeno il governo da me presieduto ne’ direttamente ne’ indirettamente ha mai dato indicazioni a chicchessia di operare schedature, monitoraggi, controlli o quant’altro nei confronti dei soggetti indicati nella documentazione sequestrata al dr. Pompa. Il SISMI e il generale Pollari, a cui non posso che rinnovare la totale ed incondizionata stima e fiducia, hanno sempre agito con assoluta correttezza e lealta’ nel rispetto della legge e dei principi costituzionali".

Lo ha affermato Silvio Berlusconi, che in una nota ha osservato: "Hanno saputo fronteggiare momenti di grandissima crisi interna ed esterna venutasi a creare dopo l’11 settembre e con il loro lavoro e la loro abnegazione hanno consentito che in Italia non accadessero quelle atrocita’ che hanno purtroppo colpito molti altri Paesi amici". "Tutto cio’ non puo’ e non deve essere dimenticato anche per il rispetto di coloro che sono morti in nome dell’Italia e della sicurezza di tutti noi. Fermo restando che nessuno deve essere oggetto di attivita’ di controllo immotivato e che qualsiasi intromissione nella privacy e nella libera esplicazione delle proprie lecite attivita’ e’ un grave vulnus per la vita democratica, si deve osservare che, da quanto e’ dato comprendere dalle notizie giornalistiche apparse in questi ultimi giorni, il materiale sequestrato si sostanzierebbe in ricerche effettuate su internet e sui vari giornali, con conseguente commento del ricercatore. E’ la tipica attivita’ di monitoraggio delle cosiddette "fonti aperte" che non ha in se’, all’evidenza, alcunche’ di illecito.

Ove questa attivita’ fosse stata prodromica ad atti od azioni conseguenti e’ altrettanto evidente che configurerebbe un illecito ma per quanto e’ dato sapere nulla di tutto cio’ e’ avvenuto. L’unica cosa certa e’ che la Presidenza del Consiglio mai e’ stata posta a conoscenza di tale attivita’. Di talche’ qualsiasi illazione o contraria indicazione sul punto non potra’ che trovare una ferma risposta con conseguenti azioni giudiziarie in tutte le sedi competenti. Si deve altresi’ ricordare che qualche mese fa giornali e Partiti denunciarono un "attacco alla democrazia" per le presunte intercettazioni della Telecom. Governo e Parlamento si affrettarono addirittura a varare una legge per l’immediata distruzione di quelle intercettazioni. Poi, calato il polverone, si accerto’ che non c’era nulla da distruggere perche’ non c’erano le intercettazioni. E’ quello che mi sembra si ripeta oggi con le voci che con tanta enfasi vengono diffuse sui giornali per una presunta attivita’ di spionaggio che spionaggio certamente non e’ e che comunque il Sismi come Istituzione non ha mai commesso".

6/7/2007
INES TABUSSO