Metrogenova.com Il Forum dedicato alla metropolitana e al trasporto pubblico di Genova

[mobilità ciclabile] Bicincittà - Il nuovo bike sharing

  • Messaggi
  • OFFLINE
    euge1893
    Post: 8.819
    Registrato il: 11/04/2005
    Città: GENOVA
    Età: 53
    Amministratore
    Capotreno
    00 07/05/2010 14:50
    ....finché non finiranno i fondi per questa inutile iniziativa...

    Inutile perché spacciata non per le lodevoli finalità leisure che essa non può che avere, ma ipocritamente quale importante contributo per l'offerta di una mobilità pubblica efficiente e moderna.

    Dopo di che, scatterà l'oblio non solo sull'insulso bike sharing ma purtroppo pure sulle vere piste ciclabili, che non saranno mai realizzate per via delle solite lobby che forniscono al Comune una buona scusa per non realizzare alcun genere di cambiamento in città nel settore dei trasporti.

    Il tempo cancellerà poi le biciclettine bianche impresse dal nostro illuminato Comune nello spazio di una notte sui marciapiedi in Via Buozzi per dimostrare che Genova, città dei diritti, ha decine di chilometri di piste ciclabili. Ma vaff [SM=g27996] !!!
  • lordtiranus
    00 19/06/2010 08:52

    Una settantina di colonnine per il ciclo posteggio, sette postazioni e impianti informativi completi di kit di trasmissione, 300 badge e altrettanti lucchetti. Ecco l'inaugurazione a Savona del servizio di bike sharing. "Il comune di Savona - spiega il sindaco Federico Berruti - ha fatto della sostenibilità ambientale uno dei pilastri su cui basare le proprie decisioni. Savona, per la qualità dell'aria, si pone insieme alle città più virtuose a livello nazionale. Con l'avvio del bike sharing, che segue quello del car sharing, continuiamo a migliorarci, proseguendo nella direzione di una diminuzione del traffico e delle emissioni inquinanti, con l'obiettivo di creare una città pienamente sostenibile". Il servizio di bike sharing è accessibile compilando un apposito modulo di contratto e l'acquisto di un abbonamento annuale.



    da Primotext
  • OFFLINE
    titoit
    Post: 5.834
    Registrato il: 12/07/2006
    Amministratore
    Capotreno
    00 07/07/2010 14:06
    Oggi su Repubblica Genova articolone sul bike-sharing che, a detta del Comune, sarebbe in grande spolvero dopo l’avvio non proprio – per così dire- trionfante.
    La novità, udite udite, sarebbe quella di creare delle piste ciclabili all’interno degli alvei dei torrenti Polcevera e Bisagno, oltre che rimettere in sesto la pista [SM=x1177057] di Via Milano.

    In pratica ci sono ancora 1,2 mln di Euro ministeriali da buttare nel cesso e quindi occorre in qualche modo riproporre l’iniziativa [SM=g27996] [SM=g27996] [SM=g27996] .

    Le piste ciclabili lungo i fiumi potrebbero anche andare bene. NE conosco una bellissima e lunghissima in Trentino che corre in sponda Adige per quasi 100 km [SM=g28002] . Ma si tratta di una pista costruita su un argine.
    Qui si parla di piste DENTRO il fiume. E d’inverno? E quando c’è una piena? Bisogna rifarle tutte daccapo?
    Oppure se si tratta di piste da costruire lungo l’argine, bisogna restringere (seppure di poco) il letto dei fiumi.
    Insomma, le solite idee sempre molto confuse.
  • OFFLINE
    AMTGenova4ever
    Post: 5.393
    Registrato il: 16/01/2008
    Città: GENOVA
    Età: 33
    Capotreno
    00 07/07/2010 14:49
    Intanto sono entrate in servizio 45 nuove bici. Tra queste 30 sono normali, il cui utilizzo è gratis per 1 ora (con le pedalata assistita 30 minuti). La gestione è passata a "Comunicare srl" per quest'anno, mentre per il 2011 si pensa ad AMT.
  • OFFLINE
    papupi
    Post: 15.551
    Registrato il: 11/07/2006
    Città: GENOVA
    Età: 53
    Capotreno
    00 08/07/2010 08:11
    allora siamo a posto ...
  • Pinuccio "58
    00 08/07/2010 22:40
    Come mi intriga pedalare dentro il Bisagno, da piccolo sono rimasto bloccato dentro la melma, con la bici da cross...
    [SM=g10811]

    Oggi dovrebbe essere ancora più divertente pedalare sotto le coperture, al buio, in mezzo ai ratti più grossi dei gatti e con la "suspance" del possibile accquazzone con conseguente piena.


    [SM=x1710469]


    [Modificato da Pinuccio "58 08/07/2010 22:44]
  • OFFLINE
    (ispettore)
    Post: 1.785
    Registrato il: 13/05/2006
    Città: GENOVA
    Età: 44
    00 27/08/2011 23:12
    impressioni personali dell'uso della bicicletta
    Dovendo andare quotdianamente dalla Valpolcevera all'Ospedale San Martino,non avendo l'automobile nè volendo/potendo acquistarne una una ho fatto il percorso con la bicicletta,una "attempata" (ma pur sempre valida) bici "ogniterreno" che anni fa era costata una certa somma,anche perchè il tragitto non è poi lunghissimo econ il cambio è più agevole affrontare Corso Europa.
    Devo dire,però, che i disagi non sono mancati
    a)anche di primo mattino il traffico è già intenso e,soprattutto in Centro, non mancano i pericoli,particolarmente ai troppi semafori.Più di una volta ci sono stati "quasi incidenti" ed anche spiacevoli discussioni con gli automobilisti

    b)Anche d'inverno si suda un po',per cui per il tragittousavo gli abiti idonei,ed una volta arrivato mi cambiavo. Però non esiste uno spogliatoio ad hoc e dovevo usare i servizi igienici pubblici;per carità, non èun grande problema cambiarmi in un bagnoo de facto pubblico,però è da dire che-essendo l'unico in questa situazione- non c'era molta sensibilità al problema da parte dei colleghi.
    insomma, il disagio maggiore non è pedalare quanto quello che viene dopo...
  • Pinuccio "58
    00 28/08/2011 13:54
    E' vero!
    Pedalare in una città impervia e trafficata come la nostra qualche problemuccio c'è.

    Ti arriva la tanfata del furgone, che nonostante i "bollini Blu" va a carbone... [SM=x1445360]
    C'è "la cretina" in scooter che pretende di infilarsi a tutti i costi.
    poi "l'imbecille" che ti sfreccia a venti centimetri a tutta velocità con il Suv, per poi fermasi venti metri più avanti in tripla fila.
    Poi ancora il caldo il sudore, la fatica e manco farlo apposta la catena che ti scappa durante la cambiata....

    Ma vuoi metttere le facce degli utenti della strada motorizzata quando sono fermi ai semafori in coda e ti vedono sfrecciare non curante del C.d.S. o passi sulle corsie riservate alla faccia loro.. [SM=x1177057]
    oppure passare vicino alle aiuole appena tagliate e sentire il profumo dell'erba o passare davanti ai panifici con l'odore della focaccia appena sfornata..
    Oppure meglio ancora godersi gli scorci stupendi di questa incredibile città.
    Poi i litigi avvegono di più in auto, noto con piacere che quando si và in bicicletta gli altri utenti della strada sono nella maggior parte ad eccezzione di quanto detto sopra, più rispettosi nei confronti di chi va in bicicletta.

    Insomma non siamo poi così negativi.
    [SM=g10811]
    [Modificato da Pinuccio "58 28/08/2011 13:54]
  • OFFLINE
    (ispettore)
    Post: 1.785
    Registrato il: 13/05/2006
    Città: GENOVA
    Età: 44
    00 07/01/2012 13:59
    ripensare alla bicicletta
    I recenti forti rincari dei carburanti dovrebbero far riflettere maggiormente sull'uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano,almeno per chi è relativamente giovane. Riflettendo, è vero che una buona parte delle abitazioni sono in collina,però la maggior parte è in zone tutto sommato pianeggiantie molte persone deevono spostarsi entro la città,senza dover fare molte salite.In più il clima di Genova sarebbe anche più favorevole che a Milano oB ologna per l'uso della bicicletta
    Il problema, a mio avviso, come in molti hanno fatto notare non è nelle distanze nè nelle pendenze,ma nel traffico ,nei semafori, nel cattivo rapporto con le auto.E nella mancanza di piste ciclabili vere!
  • OFFLINE
    Robyk65
    Post: 520
    Registrato il: 03/02/2011
    Città: GENOVA
    Età: 58
    00 07/01/2012 16:59

    Con le moderne biciclette pieghevoli tutti i problemi vengono superati e non vi sono più scuse, con esse infatti c'è la migliore integrazione tra mezzi mai esistita.
    Infatti, oltre alla loro quasi istantanea manovra per piegarle o aprirle (circa 20 secondi) che non presenta alcun problema dopo un brevissimo periodo di apprendimento, si può facilmente accedere a qualsiasi mezzo pubblico senza pagar biglietto alcuno e senza disturbare gli altri passeggeri.
    Spesso vengono fornite di borsa apposita (come accessorio) per il loro trasporto, sono leggere (per essere delle biciclette) e occupano lo spazio equivalente ad una borsa da ginnastica, rendendone possibile lo stivaggio anche nei bagagliai delle utilitarie senza particolari accorgimenti.

    Certo il prezzo è un po' elevato se paragonato alle bici da passeggio tradizionali ma solo se si rimane sulle marche più blasonate come Dahon:

    it.dahon.com/folding-bicycles
    (da notare lo sfondo a carattere metropolitano)


    o le Brompton:

    www.brompton.it/home/Brompton.html

    ma con la loro diffusione anche le altre marche, soprattutto nostrane, non sono rimaste ovviamente a guardare e si può dire che qualche modello in catalogo ormai non manca a nessuna di esse, spesso a prezzi molto convenienti, anche meno di 200 euro.

    In ogni caso è la mentalità che deve cambiare, valutando l'acquisto di una bici pieghevole come un investimento per un mezzo utilitaristico e non (solo) di semplice svago, d'altra parte se molti affrontano 600 - 800 euro di spesa per comprare l'i-phone o l'i-pad o qualche altra effimera diavoleria alla moda e dopo un anno doverlo già cambiare perchè reso obsoleto da subdole strategie, non vedo che problema ci sia nel comprare un mezzo che ha dalla sua solo pregi, tra cui il principale è rappresentato dal costo di mantenimento quasi nullo per tutta la sua vita.

    Un gradevole esempio di cosa Genova e una bici pieghevole possono offrire è questo video girato a Genova e presentato nel Luglio 2010 a York (UK) per la "Toward Carfree Cities" conferenza per un futuro delle città senz'auto:

    www.youtube.com/watch?v=SlBHS9xl6eo

    Nel frattempo vi mando i miei saluti dalla Spianata Castelletto, facilmente raggiungibile in salita con gli ascensori piegando la Dahon Vitesse in 20 secondi e godendosi la discesa!!



  • OFFLINE
    giambo64
    Post: 4.379
    Registrato il: 09/01/2008
    Capotreno
    00 07/01/2012 22:52
    Anche io ho una pieghevole, ho scelto però un modello con ruote da 20", perchè le 16 mi sembrano troppo rischiose. Costo sui 300 euro.
    Il problema di queste bici però sono le dimensioni, maggiori di quelle previste per il bagaglio gratiuto sui bus.
    Teroricamente bisognerebbe pagare il biglietto aggiuntivo.
    Comunque sono comode per chi non ha molto spazio in casa.
  • OFFLINE
    Robyk65
    Post: 520
    Registrato il: 03/02/2011
    Città: GENOVA
    Età: 58
    00 09/01/2012 00:09
    giambo64, 07/01/2012 22.52:

    Anche io ho una pieghevole, ho scelto però un modello con ruote da 20", perchè le 16 mi sembrano troppo rischiose. Costo sui 300 euro.
    Il problema di queste bici però sono le dimensioni, maggiori di quelle previste per il bagaglio gratuito sui bus.
    Teroricamente bisognerebbe pagare il biglietto aggiuntivo.
    Comunque sono comode per chi non ha molto spazio in casa.




    Dahon Vitesse D7 (ruote da 20") - misure piegata: 30x69x81 cm
    Brompton (ruote da 16") - misure piegata: 58,5x56,5x27 cm

    Regolamenti delle aziende di trasporto pubblico:

    A Genova - AMT:

    È consentito trasportare soltanto 2 bagagli a passeggero, alle seguenti condizioni:
    bagagli fino a cm 25X30X50 trasporto gratuito;
    bagagli fino a cm 25X45X80 e di massimo Kg. 20 (misure massime consentite) pagamento di un biglietto alla tariffa in atto per collo.


    A Torino - GTT:

    Le biciclette pieghevoli contenute all’interno di una custodia/borsone sono considerate bagaglio e quindi si possono trasportare.
    Sui veicoli aziendali è consentito il trasporto gratuito di bagagli alle seguenti condizioni: non devono superare le dimensioni di cm 80x50x50


    A Roma - ATAC:

    La bici pieghevole, su tutte le linee Metrebus ad esclusione delle linee FS, è considerata bagaglio e, se non supera le dimensioni di cm.50x30x25, il supplemento bici è gratuito, se ha dimensione che vanno da 50x30x25 e non superano i cm 80x45x25 il supplemento bici è pari al costo del biglietto del passeggero, se supera i cm 80x45x25 non può essere trasportata.


    Sui treni FFSS:

    La bici pieghevole od intera smontata e riposta in borsa che non superi le dimensioni di cm 80x110x40 può essere trasportata
    su tutti i treni delle linee FS. Il costo del supplemento bici è gratuito.

    ------------------------------------

    Considerazioni:
    Dall'esame delle norme relative nelle varie città prese in esame si evince una certa difformità riguardo le dimensioni e la tipologia dei bagagli trasportabili gratuitamente, alla stregua delle compagnie aeree del resto.
    Anche nel caso le dimensioni delle bici da piegate superino quelle massime oltre le quali è previsto il pagamento di un biglietto aggiuntivo, non ho ancora avuto notizia alcuna di casi in cui i controllori facciano osservazione, normalmente vige la regola del buon senso, specialmente se tali bici sono riposte nelle apposite sacche, altrimenti quanti altri passeggeri con borsoni capienti verrebbero multati quotidianamente?
  • OFFLINE
    (ispettore)
    Post: 1.785
    Registrato il: 13/05/2006
    Città: GENOVA
    Età: 44
    00 26/01/2012 13:22
    attacco alla bicicletta,da Milano
    A quanto pare una famosa dirigente milanese di una importante azienda attiva nell'Informatica è stata violentemente derubata della sua borsa, riportando un serio trauma cranico e più persone stanno approfittando del brutto episodio per "denunciare" la pericolosità della bicicletta per chi la usa, invitando tutti a stare sicuri all'interno delle automobili, chiudendo con la "sicurezza" le porte [SM=g27995]
  • OFFLINE
    papupi
    Post: 15.551
    Registrato il: 11/07/2006
    Città: GENOVA
    Età: 53
    Capotreno
    00 26/01/2012 13:36
    [SM=x1177058]
  • OFFLINE
    (ispettore)
    Post: 1.785
    Registrato il: 13/05/2006
    Città: GENOVA
    Età: 44
    00 26/01/2012 14:02
    mi spiego
    La sfortunata manager stava viaggiando in bicicletta-presumo per andare al lavoro - per Milano quando è stata avvicinata da due giovani a volto coperto che hanno causato,nell'atto di rubargli la borsa, la sua rovinosa caduta. Alcuni giornalisti non hanno mancato di dire che se questa signora fosse andata con l'automobile con le porte ben chiuse con la sicura "come gli altri" non le sarebbe successo niente...
  • OFFLINE
    papupi
    Post: 15.551
    Registrato il: 11/07/2006
    Città: GENOVA
    Età: 53
    Capotreno
    00 26/01/2012 14:14
    no no, avevo capito il senso del post.
    La faccia era per i commenti "pro auto" [SM=g27988]
  • OFFLINE
    SkyNomad53
    Post: 448
    Registrato il: 28/09/2008
    Città: GENOVA
    Età: 70
    00 22/03/2012 15:18
    In un'altra discussione alcuni utenti hanno parlato di pericolosità della bicicletta nel traffico genovese. In teoria sono d'accordo, ma in pratica non ricordo di incidenti che abbiano coinvolto ciclisti. (E' pur vero che spesso sono fuori Genova e le notizie cittadine le traggo solo dalledizione on-line del Secolo XIX). Qualcuno ha dati statistici? se sì e li pubblica, grazie.
  • OFFLINE
    papupi
    Post: 15.551
    Registrato il: 11/07/2006
    Città: GENOVA
    Età: 53
    Capotreno
    00 01/11/2013 10:49
    da www.primocanale.it


    POLITICA
    Dagnino: "Bike sharing per puntare a una maggiore pedonalizzazione"
    venerdì 01 novembre 2013

    Genova - Il bike sharing è una forma di mobilità alternativa che l'amministrazione deve sostenere ma che a Genova, città fitta di salite, non è mai decollato. Un flop da 220 mila euro? Perchè questo è il costo dell'investimento come denunciato in assemblea regionale da Lorenzo Pellerano della Lista Biasotti. L'assessore alla viabilità del comune di Genova, Anna Maria Dagnino, si difende così: "Si tratta di fondi nazionali e non del comune, fondi del ministero dell'ambiente che rientrano nelle politiche anti inquinamento. La cifra fa riferimento all'investimento iniziale".

    Sullo scarso successo dell'iniziativa l'assessore replica a Live News: "E' vero non ha ancora attecchito a Genova come in altre città. L'amministrazione comunque va avanti perché proseguono i finanziamenti del ministero dell'Ambiente con un possibile eventuale ampliamento. In questo modo vogliamo arricchire le postazioni e articolare il modo di pagamento con diverse possibilità. Noi facciamo tutto il possibile per promuovere”. Alla domanda se il bike sharing rappresenta un costo o un’occasione per la città di Genova l’assessore risponde senza esitazione che “si tratta di un'opportunità, anche per proseguire con la pedonalizzazione del centro di Genova".

17