...e altro giro d'allerta, oggi salita frettolosamente di rango ad evento in corso e già discretamente consumato.
Per i non addetti ai lavori, ricordo che l'allerta arancione temporali discende dalla stima del massimo rischio temporali:
alta probabilità di temporali forti, organizzati e stazionari, quelli che al parossismo dell'evento portano stressano all'esondazione il nostro reticolo idrologico, per capirci.
Ora, ondulazioni a parte, ogni perturbazione ha ormai un minimo di allertamento, e non c'è stagione che tenga.
Diranno che il global warming ha incattivito l'atmosfera, che non ci sono più le stagioni di una volta...può darsi...io credo che non ci siano più gli uomini di una volta, quelli fieri di fare il proprio lavoro con autorevolezza, fieri di assumersi la propria responsabilità e di difenderla con la stessa autorevolezza.
Oggi sono le soglie, gli automatismi, le procedure a prendersi le responsabilità, specie quando gli eventi assumono pieghe drammatiche e i cittadini, gli utenti paganti il servizio, si scoprono analfabeti del rischio. Certo, l'ignoranza non scusa, ma quale cultura del rischio si pretenderebbe diffondere, se ad ogni fronte si accende il semaforo?...
Torno al meteo e allego i prodotti areali fin qui raccolti, concentrati sulla porzione centrale delle aree di allertamento B e D.
Il massimo è stato registrato a Isoverde, 110 mm con picco orario di 23.8 mm.
Ma proprio mentre scrivo, ad allerta arancione rientrata, Campo Ligure ha totalizzato 57 mm nell'ultima ora con punte di 10 mm in 5'!
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...predicare male e razzolare male.