Attacco ad Israele

Ieri Hamas ha condotto un’operazione militare in grande stile contro lo stato d’Israele, cogliendolo completamente di sorpresa esattamente come cinquant’anni fa.

L’attacco ha causato centinaia di morti, migliaia di feriti ed un numero di ostaggi israeliani ancora imprecisato.

Israele ha già reagito con attacchi aerei contro la striscia Gaza e sta preparando un attacco terrestre per distruggere tutti i covi di Hamas ed ha invitato i civili palestinesi della striscia a lasciare Gaza, come ha dichiarato lo stesso premier israeliano.

Premier che ha anche dichiarato che il paese è in guerra ed ha invitato l’opposizione a formare un gabinetto di guerra…

L’operazione militare condotta ieri da Hamas è stata ben strutturata ed organizzata da tempo.

Innanzitutto l’approvvigionamento di razzi e missili in numero tale da poter saturare la difesa antimissile israeliana, basata sul sistema Iron dome, cupola di ferro, che tanto di ferro non si è dimostrata.

L’addestramento del personale impiegato nell’incursione del territorio israeliano, altresì dotato di mezzi per scavalcare le recinzioni.
La capacità tecnologica in grado di hacherare le telecamere di sorveglianza, poste sulle barriere perimetrali e soprattutto la dotazione di sistemi missilistici in grado di saturare le difese israeliane…

Tutto accompagnato da una sorpresa totale che ha colto gli israeliani completamente impreparati.

Naturalmente Hamas è stato aiutato da un’entità statale straniera, ieri sera a Teheran hanno festeggiato con i fuochi d’artificio.

Però vedere come uno degli eserciti più potenti ed efficienti del mondo si è fatto sorprendere in quel modo, lascia veramente perplessi e basiti …

Il bilancio dell’attacco subito da Israele diventa sempre più pesante tra morti, feriti ed ostaggi.

Alle vittime israeliane vanno aggiunte anche quelle palestinesi, almeno di quei poveracci che non hanno avuto niente a che fare con l’attacco, mentre ora stanno subendo la violenta ritorsione israeliana.

Israele ha dichiarato lo stato di guerra, guerra che sarà lunga, perché stavolta l’obiettivo è la neutralizzazione di Hamas dal punto di vista militare, ed è prevedibile un alto costo in vite umane.

Ciò, in quanto il teatro di operazione sarà la città di Gaza, un’aerea tra le più sovrappopolate del pianeta.

L’Iran, il o uno dei veri mandati di quello che è accaduto, dopo le manifestazioni di giubilo a caldo, ieri invece ha negato qualsiasi suo coinvolgimento nell’operazione dei palestinesi 😳.

Non lo so, averli addestrati, armati, sostenuti finanziariamente e magari aver pianificato l’operazione invece cosa è 🤔?

Israele si è dimostrato alla prova degli eventi completamente impreparato a reagire ad un attacco ben preparato ed organizzato.
Questa è la vera sorpresa di quanto è accaduto sabato scorso.

Naturalmente ora è presto per analizzare ciò che è successo dal momento che Israele è ancora sotto attacco, ancorché stia cercando di riprendere in mano la situazione e, al contempo, reagire colpendo Hamas.

Dall’esame di quanto si è visto finora emergono gravissime responsabilità dell’intelligence israeliana, che non si è accorta minimamente che a Gaza fervevano i preparativi di un attacco in grande stile.

Poi, se fosse accertato, che sono stati anche ignorati pure gli avvisi provenienti dall’Egitto al riguardo, la cosa sarebbe veramente assurda!

Ma quello che ha fatto soprattutto cilecca è stata anche la pianificazione per reagire ad un attacco in grande stile, perché lì forze di riserva da impiegare in casi d’allarme non ce n’erano proprio.

Probabilmente perché si confidava troppo nei sistemi elettronici, peraltro costosissimi, installati sul muro di confine.
Poi si è visto come sono stati rapidamente neutralizzati.
I tagli al bilancio della difesa, che ha ridotto il dispositivo disponibile per sorvegliare e reagire potrebbero avere avuto anche la loro parte di responsabilità, chissà…

La saturazione del sistema Iron dome con il lancio di quasi 5000 razzi è una conseguenza diretta delle mancanze dei servizi segreti, che erano in altre faccende affaccendati.

Tuttavia fa riflettere che un organizzazione non statale, come quella di Hamas abbia accumulato una simile scorta e che continui ancora a lanciarli contro Israele.

Nondimeno dovrebbe fare riflettere anche i nostri pacifisti nostrani, quando insistono sui tagli del bilancio della difesa oppure non sono propensi ad aumentare la spesa militare.

Qualcuno ha pensato o riflettuto se quei 5000 razzi fossero stati lanciati sul nostro paese quanti e quali danni avrebbero causato?
Chi li avrebbe fermati… e con che cosa, con le belle parole di pace e fratellanza tra i popoli?

Sta succedendo di tutto...a questo punto
la terza guerra mondiale.. non è solo una minaccia.

La mattanza di ragazze e ragazzi del rave party «Supernova», nel deserto del Negev, fa scrivere ad Antonio Polito: «Ciò che è accaduto sabato sul confine della Striscia di Gaza non è guerra, e non è neanche terrorismo. È una razzia. Appartiene a un genere di violenza precedente alla civilizzazione umana. È la logica della tribù: cerco, stano e uccido quelli che non fanno parte della mia. È una caccia all’uomo primordiale».

La conseguenza di quella mattanza sarà che Israele condurrà una ritorsione dura e lunga contro Hamas con lo scopo di neutralizzarlo per sempre.

L’azione israeliana finora ha mirato a riprendere il controllo del territorio e dei confini con la striscia di Gaza.
Al contempo hanno colpito con l’aviazione gli obiettivi di Hamas, circondato ed isolato l’area della striscia, tagliato acqua, energia e rifornimenti, richiamato i riservisti, completando le unità dell’esercito.
Infine ma non per ultimo è in corso una poderosa campagna informativa per acquisire tutti gli obiettivi di Hamas, il quale eroicamente si nasconde e protegge tra la popolazione civile palestinese.

Il capitolo doloso della vicenda è costituito dagli ostaggi israeliani in mano ad Hamas, non dico che il governo israeliano non stia tentando di salvarli, ma sono convinto che non fermerà l’operazione militare per scongiurare la loro morte.
In sintesi gli ostaggi in mano ad Hamas sono da considerare ormai persi …

Qui ci sarebbe molto da riflettere sulla superficialità umana che costituisce una costante in ogni crisi, come organizzare una festa di quel tipo a pochi chilometri dalla frontiera di Gaza oppure per i tanti turisti stranieri in visita in uno stato tra i più pericolosi del mondo, per il conflitto decennale irrisolto in cui è coinvolto.
Naturalmente quei turisti ora pretendono dai loro governi di essere salvati.

Infine, qualche politico nostrano ha ribadito in queste ore che è contrario al diritto internazionale assediare i civili, togliendoli acqua e rifornimenti.
Perché quello che ha fatto Hamas cos’è?
Si sono portati via pure una donna anziana di 85 anni!

Nondimeno gli israeliani hanno concesso la possibilità, a chi lo volesse di evacuare Gaza, chi rimane lo fa a suo rischio e pericolo.
Perché credo che l’intenzione di Israele sia proprio quella di spianarla …

Little_Luis (4KmB221207), 09/10/2023 17:07:

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Sta succedendo di tutto...a questo punto
la terza guerra mondiale.. non è solo una minaccia.

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Beh, a questo punto credo proprio che il rischio di un conflitto mondiale sia concreto.
Ciò, in quanto ci sono alcuni stati che stanno fattivamente contribuendo a far salire la tensione internazionale, pur di perseguire i propri obiettivi.

Ora l’Iran sta reiteratamente ribadendo di non essere responsabile dell’attacco di Hamas. Naturalmente non ci crede nessuno in Occidente e non escludo in seguito una risposta di Israele all’Iran.

Io sono convinto che non c’è solo la collaborazione e la responsabilità da parte dell’Iran nell’operazione palestinese, ma sicuramente c’è anche la copertura ed il benestare di qualche superpotenza, strettamente legata all’Iran e che approfitterà della situazione di crisi.

Poiché la nuova guerra palestinese - israeliana ha come conseguenza diretta quella di costringere l’occidente a scegliere tra l’appoggio militare all’ucraina ed Israele.

Le risorse economiche e militari non son infinite ed, altresì, c’è il pericolo concreto di un allargamento del conflitto in questione anche al confine libanese, dove peraltro si trovano un migliaio di nostri soldati.

Perciò, chi lo sa, se si guarda al passato le guerre mondiali del novecento sono scoppiate per molto meno …

“Il generale Itai Veruv, dell’esercito israeliano, fatica a trovare le parole. Le sillaba, però, rivolgendosi alla stampa, mentre conduce i giornalisti nel kibbutz di Kfar Aza. A testimoniare l’orrore. «Si vedono bambini, le loro madri, i loro padri. Nelle loro stanze da letto, nelle stanze dove pensavano di essere al sicuro. Si vede come sono stati uccisi. È qualcosa che pensavamo di poter solo immaginare, dai racconti dei nostri nonni, sui pogrom in Europa. Non pensavamo di poter rivedere certe scene, oggi. Non ho mai visto niente di simile».

Quelle scene, terrificanti, sono destinate a entrare nella storia di questa guerra. Il massacro del kibbutz di Kfar Aza.

I morti - crivellati di colpi, alcuni bruciati - sono ovunque. Ai lati delle strade, nei loro giardini, all’interno di case annerite dal fumo.

E poi ci sono i corpi dei bambini. Una quarantina, secondo quanto testimoniato, tra gli altri, da Nicole Zedek, di i24News, che cita fonti militari sul luogo. «Alcuni di loro non hanno più la testa. Fatta saltare da colpi d’arma da fuoco esplosi da vicino. O mozzata», spiega. «È un orrore inimmaginabile».

L’ingresso a Kfar Aza è stato consentito tre giorni dopo l’attacco di Hamas - scattato all’alba di sabato, e il cui bilancio, ad ora, è di almeno mille morti israeliani, e oltre 100 rapiti —, mentre ancora le forze israeliane stanno portando via i corpi delle vittime. Il ritardo nel recupero delle salme, ha spiegato l’esercito, è dipeso dal fatto che i combattimenti fossero ancora in corso — e che i terroristi avessero lasciato, dietro di sé, delle trappole mortali.

Alcune delle case del kibbutz - scrive l’agenzia Reuters — sono completamente bruciate. «Raccontate al mondo quello che avete visto qui», ha urlato a un reporter della Reuters un soldato israeliano.”

(Il corriere della sera)

Beh, poi qualcuno si meraviglia della reazione israeliana contro Gaza…

Dopo la mattanza primordiale del rave, ieri abbiamo appreso e parzialmente visto anche quella del kibbutz…

Non lo so, a chi chiede il rispetto del diritto internazionale da parte israeliana per l’assedio di Gaza bisognerebbe ricordare che nelle relazioni internazionali il principio giuridico consolidato è quello della reciprocità.

Nondimeno tenuto conto che gli israeliani non controllano il confine egiziano di Gaza l’assedio della stessa non è integrale.

Certo milioni di persone non possono essere sostenute con qualche rivolo di rifornimenti, però la responsabilità è di Hamas anche per quello di accadrà ai palestinesi di Gaza.

Hamas nell’effettuare quell’attacco contro Israele non ha tenuto conto degli interessi palestinesi. Ma piuttosto di quelli dei suoi referenti internazionali, in primis dell’Iran e forse anche della Russia, che secondo me in qualche modo ha avuto un ruolo in questa vicenda.

Peraltro la Russia è quella che trarrà i maggiori vantaggi da questa situazione nel conflitto ucraino, in quanto l’occidente, l’America, non potrà sostenere due conflitti ad alta intensità ed al contempo sorvegliare i cinesi per Taiwan…

Tutti si chiedono quando inizierà l’attacco terrestre israeliano a Gaza.
Beh, non credo che avverrà in tempi brevi, perché l’attacco terrestre sarebbe un incubo anche per gli israeliani, senza contare che segnerebbe l’eliminazione fisica degli ostaggi in mano ad Hamas.

Nondimeno, le operazioni poste in essere finora, sostanzialmente quelle aeree potrebbero raggiungere da sole lo scopo di neutralizzare Hamas.

Soprattutto se gli israeliani dovessero prendere il controllo del valico con l’Egitto e interrompessero per davvero i rifornimenti che Gaza riceve ancora.

Naturalmente si dovrebbero anche attrezzare per ricevere centinaia di migliaia di profughi palestinesi che inevitabilmente abbonderebbero la città…

Certamente non è una situazione facile da gestire e qualsiasi decisione al riguardo comporterà un sacco di vittime collaterali.

Il presidente Biden ieri ha avvertito l’Iran di non tirare troppo la corda e, al contempo, pare che nei giorni precedenti abbia chiesto agli israeliani di non coinvolgere pure l’Iran nel conflitto.

La responsabilità iraniana nell’attacco di sabato scorso è adamantina, perché hanno finanziato, addestrato e fornito le conoscenze ed i mezzi per violare le difese elettroniche israeliane ad Hamas.
Molto probabilmente hanno aiutato anche a pianificare e condurre l’attacco con loro uomini sul terreno.

Pertanto è naturale che Israele voglia colpire anche l’Iran per pareggiare i conti.
Tuttavia colpire l’Iran potrebbe causare una crisi dei prodotti energetici senza precedenti, che sicuramente travolgerebbe l’Europa e causerebbe malumori in America per il rialzo dei prezzi nel periodo che precede le prossime elezioni presidenziali.

Putin con le dichiarazioni odierne ha gettato la maschera, qualora ce ne fosse stato bisogno, indicando chiaramente da che parte sta nel conflitto tra Israele ed Hamas.
Poiché si chiede a cosa serve l’invio della portaerei americana davanti alle coste del Libano, a bombardarlo?

Beh, certamente se da lì dovesse provenire un altro attacco in grande stile contro Israele.
Infine è sempre bene rammentare che Israele è una potenza nucleare…..

Il conflitto tra Israele e Hamas ha scatenato nel mondo occidentale lo scontro, fortunatamente solo dialettico, tra i sostenitori delle due parti, nel quale ci sono anche quelli, che non si riconoscono in questo modo di pensare binario e propendono per un pensiero alternativo.

Un po’ quello che è accaduto e si è visto nelle fasi iniziali dell’aggressione russa all’ucraina.
Naturalmente nell’individuare la responsabilità o la colpa di ciò che è accaduto la fa da padrona la storia,
Peccato che ciascuno guardi e porti a sostegno delle proprie tesi solo i fatti storici, che li convengono.

Io amo la storia, essa costituisce uno strumento straordinario per comprendere ciò che è accaduto in passato e lo sviluppo delle società umane nel tempo.
Nondimeno costituisce anche un ausilio per comprendere lo ragioni di alcuni eventi contemporanei, nonché un ciclo perenne per analizzare il modo di pensare degli uomini e di affrontare le crisi, il famoso corsi e ricorsi storici.

Tuttavia la storia non potrà mai essere una giustificazione per reiterare comportamenti di una violenza atavica e primordiale, quasi che i secoli di civilizzazione delle società umane siano trascorsi invano.

Peraltro, aprire il libro della storia dell’umanità per pareggiare oggi i conti dei torti subiti passati è pericolosissimo, perché sarebbe un tutti contro tutti, portandoci inevitabilmente ad un concreto pericolo di un conflitto generalizzato e fuori controllo…

La predetta ipotesi non è da sottovalutare la prima guerra mondiale non la voleva nessuno delle nazioni coinvolte, che pensavano di riuscire con la diplomazia ad evitarla, ma poi scoppiò lo stesso …

Ieri gli israeliani hanno colpito due aereoporti in Siria, poiché sospettavano che lì ci fossero armi destinate al Libano.

Al contempo gli iraniani cercano di mobilitare il mondo islamico contro Israele per estirpare lo stato ebraico dal medio oriente.

Gli americani stanno facendo i salti mortali per non coinvolgere anche l’Iran nel conflitto per evitare un allargamento dello stesso, nonostante le evidenti responsabilità iraniane nell’attacco de 7 ottobre scorso.

Insomma sono giorni pericolosi quelli che ci apprestiamo ad affrontare e le conseguenze, anche per coloro che al momento non sono coinvolti, sono imprevedibili.

La strategia del confronto e della tensione iniziata nel 2022 con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e della Cina, come sponsor della Russia, sta dando i suoi frutti avvelenati odierni.
Perché è evidente che nei periodi di crisi e tensione internazionale chiunque cerca di approfittare per trarre vantaggi.

Hamas ed i suoi sostenitori internazionali hanno approfittato della situazione, che vendeva l’occidente impegnato con la crisi ucraina con la Russia. Mentre altresì la Cina aumentava la tensione con Taiwan, aprendo un nuovo teatro di scontro con l’America.

Stamane è stato reso noto l’ultimatum di Israele ai palestinesi di abbandonare Gaza entro 24 ore, trasferendosi a sud.
Ciò costringerà più di un milione di persone a diventare profughi, creando una nuova bomba umanitaria in quell’area….

Nei processi penali, almeno in Italia ed in Occidente, si sente spesso la frase:
meglio un colpevole fuori piuttosto che un innocente in galera.

Frase che in medio oriente perde qualsiasi significato, se si pensa alla mattanza che sta avvenendo a Gaza contro i palestinesi, sottoposti al bombardamento israeliano, senza avere alcun sistema contraereo a difenderli.

Hamas ed i suoi alleati hanno scatenato con quell’attacco scellerato non solo la guerra contro Israele, ma anche contro il loro stesso popolo, che ora ne subisce le conseguenze.

Del resto era prevedibile la reazione violentissima israeliana a quella mattanza, poiché sono stati gli stessi ebrei a scrivere nel loro libro sacro la legge del taglione: occhio per occhio, dente per dente.

Peraltro, sembrerebbe che la leadership di Hamas non stia manco nella striscia a patire quelle sofferenze, che hanno imposto al loro stesso popolo.

Nei prossimi giorni inizierà quasi sicuramente la campagna terrestre, che, visto i precedenti e l’ultimatum ai civili di abbandonare Gaza, sarà essenzialmente un bombardamento a tappeto con le artiglierie ed i mezzi corazzati, oltreché dal cielo, per spianare tutto…

Nemmeno gli americani, invocati da alcuni per mitigare la reazione ed i propositi israeliani, possono o potranno fermare l’ira israeliana…

Neville Chamberlain primo ministro della Gran Bretagna dal 1937 al 10 maggio 1940 si dimise dopo l’invasione della Francia per consentire la nascita di un governo di unità nazionale per affrontare l’ora più buia della storia inglese.

Chamberlain era stato il primo ministro che aveva accettato le condizioni di Hitler a Monaco, sacrificando la Cecoslovacchia, per evitare la guerra.
Winston Churchill scrisse più tardi si poteva scegliere tra il disonore o la guerra, fu scelto il disonore ed ebbero comunque la guerra.
Churchill riteneva che nel 38 la Germania nazista fosse meno forte rispetto all’anno successivo e quindi poteva essere fermata.
In realtà la Francia e l’Inghilterra erano impreparate militarmente sia nel 38 che nel 39, rispetto alla Germania nazista per affrontare un conflitto moderno …

Netanyahu, invece, nonostante lo smacco recentemente subito da Hamas è riuscito a rimanere in sella al governo d’Israele, altresì, convincendo una parte dell’opposizione a formare un governo d’unità nazionale.

Nondimeno ritengo che dopo la guerra difficilmente il premier israeliano potrà avere ancora un futuro politico, perché lo smacco e le responsabilità del suo governo sono considerevoli per quello che è avvenuto il 7 ottobre scorso.

La questione palestinese che riguarda milioni di persone non poteva e non può essere accantonata, solo costruendo muri di separazione, peraltro manco ben presidiati, senza prevedere alcun futuro per quelle persone, lasciandole in mano agli estremisti.

Le mancanze degli apparati d’intelligence e sicurezza nella vicenda sono stati abnormi, i primi non si sono accorti di nulla oppure hanno sottovalutato, i secondi hanno lasciato a presidio dell’area forze insufficienti, che sono state travolte.

Sabato scorso Hamas ha avuto il controllo di un’ampia area di Israele per diverse ore di quel giorno, prima che una reazione coordinata respingesse i terroristi e riprendesse il controllo delle frontiere.

Le predette mancanze sono una responsabilità che grava sul premier israeliano e sui suoi ministri e prima o dopo dovranno rendere conto al popolo d’Israele del loro operato.

“Il capo di Hamas Ismail Haniyeh - che di solito è nel Qatar - ha scritto una lettera al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in cui accusa Israele di «crimini di guerra». Nella lettera - postata sul sito della fazione e ripresa dai media - si accusa Israele anche di impedire l’ingresso nella Striscia di aiuti umanitari.”
(Il corriere della Sera)

Perché l’attacco di sabato scorso in Israele cosa è stato 🤔?
Se si lancia un sasso, poi ci si deve attendere la reazione di quello che hai colpito…🤷‍♂️.

“La Cina chiede agli Usa di «avere un ruolo responsabile» nel conflitto tra Hamas e Israele. È quanto ha spiegato il massimo diplomatico Wang Yi nella telefonata con il suo omologo americano Antony Blinken, su richiesta di quest’ultimo. «Il conflitto si sta intensificando: rischia di sfuggire al controllo e la Cina si oppone a tutte le azioni che danneggiano i civili e condanna qualsiasi pratica che violi il diritto internazionale», ha detto Wang. Aggiungendo: «La Cina ritiene che la salvaguardia della sicurezza non debba avvenire a costo di danneggiare civili innocenti».”
( il corriere della sera)

Ma è la stessa Cina che qualche mese fa ha fatto diverse esercitazioni intorno a Taiwan, violando lo spazio aereo taiwanese ed ha dichiarato più volte di volere prendere Taiwan a qualsiasi costo anche con la forza 🤔?
Boh, quindi i cinesi su Taiwan per riprenderla con la forza lanceranno soltanto fiori e petali di rosa …🤷‍♂️.

Israele continua a bombardare Gaza per disarticolare il dispositivo di Hamas al fine di lanciare successivamente la campagna terrestre.

Ieri sono stati colpiti dei civili palestinesi che si dirigevano a sud, come suggerito dal comando israeliano.
Gli israeliani hanno negato la loro responsabilità, chiaramente quelle vittime fanno il gioco propagandistico di Hamas….

La diplomazia cinese è molto attiva in queste ore, per coalizzare il mondo islamico nel tentativo di fermare l’attacco terrestre israeliano.

Pur di ottenere lo scopo hanno persino ribadito le parole del segretario dell’ONU.
Peccato, invece, che nel conflitto russo ucraino il segretario dell’Onu non se lo sono proprio filato, manco quando il medesimo in visita a Kiev si è trovato sotto un bombardamento russo.

L’Iran ha affermato che interverrà nel conflitto, qualora ci fosse l’attacco terrestre israeliano a Gaza.

Boh, pare che il fronte anti israeliano dimentichi o finga di non ricordare sia che Israele è una potenza atomica, sia che gli americani potrebbero entrare nel conflitto, qualora intervenissero altre potenze a minacciare Israele, pur di evitare un’escalation nucleare.

Israele non ha mai dichiarato ufficialmente di possedere ordigni nucleari, pur non avendo mai anche negato di averli.

Nondimeno è accreditata di possedere tra le 100/200 testate nucleari e di essere in grado di lanciarle sia con gli aerei, sia con missili balistici terrestri e navali…

L’operazione terrestre israeliana di Gaza non è ancora iniziata.
In realtà ci sono già state delle puntate offensive, per acquisire informazioni ed eventualmente trovare e liberare gli ostaggi, ma la grande offensiva terrestre per ora non c’è.

Le ragioni sono molteplici, preliminarmente perché gli israeliani adottano le tattiche occidentali in tema, ossia una significativa campagna aerea per disarticolare il dispositivo nemico e successivamente lanciare l’intervento terrestre per liquidare i sopravvissuti.

Poi si vuole dare il tempo ai civili palestinesi di evacuare l’aerea nord, scelta come teatro principale di operazione.

Ma soprattutto si è dovuto completare prima il richiamo dei riservisti, il controllo dei mezzi stoccati e lo schieramento delle forze disponibili.

In tema dí schieramento dello forze è evidente che Israele non le ha potute schierare tutte al sud, in quanto il fronte nord con il Libano e quello nord-est con la Siria sono altrettanto pericolosi per la presenza di milizie filo iraniane.

L’operazione terrestre comunque ci sarà, certo avrà obiettivi limitati e l’occupazione di Gaza non sarà permanente, ma è l’unica che consente di colpire duramente Hamas e al contempo fare un tentativo di liberare gli ostaggi…

L'esercito israeliano si sta preparando per le prossime tappe nella guerra contro Hamas ma i piani potrebbero essere diversi dall'attesa invasione via terra della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hecht. "Ci stiamo preparando - ha spiegato in un briefing con i giornalisti - ma non abbiamo detto quali piani saranno. Tutti parlano dell'offensiva di terra.
Potrebbe essere qualcosa di diverso".

In effetti un’operazione terrestre su Gaza è successiva occupazione militare della striscia da parte israeliana sarebbe un suicidio dal punto di vista militare, senza contare i problemi logistici per sostenere centinaia di migliaia di palestinesi sotto l’occupazione israeliana.

Molto probabilmente gli israeliani faranno solo delle puntate offensive contro gli obiettivi individuati dall’intelligence, che è già lì, per colpire i leader di Hamas oppure liberare gli ostaggi.