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Pillole di saggezza

Ultimo Aggiornamento: 26/04/2024 09:51
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Post: 613
Età: 24
Sesso: Maschile
29/03/2024 14:59

Ormai a parole diventati tutti statisti.

La sicurezza nazionale sta diventando una priorità del paese...e siamo già molto in ritardo rispetto agli altri.
È vero pure che i pacifisti contestano continuamente...ma se hai le palle per governare bisogna prendere dei provvedimenti immediati..
Tralatro ci sono già navi da guerra dei Russi nel mediterraneo e non sappiamo come contrastarle.

per adesso sembra tutto un film
Poi boh😳
Abbasso la lampo
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Post: 2.819
Sesso: Maschile
30/03/2024 09:02

Spettrale (4KmB221207), 29/03/2024 14:59:

Ormai a parole diventati tutti statisti.

La sicurezza nazionale sta diventando una priorità del paese...e siamo già molto in ritardo rispetto agli altri.
È vero pure che i pacifisti contestano continuamente...ma se hai le palle per governare bisogna prendere dei provvedimenti immediati..
Tralatro ci sono già navi da guerra dei Russi nel mediterraneo e non sappiamo come contrastarle.

per adesso sembra tutto un film
Poi boh😳

Il vero problema è che non ci sono i soldi per finanziare le spese militari necessarie.

Perciò, se lo si vuole fare per davvero e non a chiacchiere, bisogna necessariamente rimodulare altri capitoli di spesa pubblica.

Peraltro si potrebbe iniziare proprio dal ponte sullo stretto, che ci costerebbe circa 14 miliardi di euro, oppure rivedere il piano Mattei per l’Africa, quasi 5 miliardi di euro, o i centri per migranti in Albania …

Fortunatamente con l’allargamento dell’alleanza atlantica l’Italia non è più un paese di confine con i russi ed i suoi alleati.
La cortina di ferro si è spostata molto più ad est rispetto al nostro confine orientale…… e poi speriamo che gli americani non se ne vadano 🤷‍♂️.
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Post: 2.819
Sesso: Maschile
09/04/2024 09:50

“Il Mir doveva essere la risposta russa all’Occidente. E invece il rischio di un colossale flop è dietro l’angolo. Le sanzioni continuano a fare terra bruciata intorno alla Russia. Non solo la Cina, non solo la Turchia, che hanno smesso di pagare nei tempi previsti il petrolio acquistato da Mosca. Stavolta l’oro nero c’entra fino a un certo punto. Stavolta è Mir, il sistema di pagamenti su carta elettronica concepito per salvare le banche della Federazione una volta buttate fuori dal ben più articolato e robusto Swift, a presentare crepe piuttosto evidenti.
E così, dopo quello cinese, per il Cremlino si apre il fronte delle transazioni su carta di credito. Premessa. A febbraio gli Stati Uniti hanno sanzionato la società che gestisce il Mir, per tentare di tirare un altro fendente al cuore finanziario della Russia. Ora, come noto le sanzioni di ultima generazione, prevedono la possibilità di colpire anche banche o istituzioni esterne alla Russia ma che in un modo o nell’altro intrattengono rapporti con Mosca. E allora ecco spiegato come il centro di elaborazione interbancaria del Kirghizistan abbia appena dichiarato di voler “cessare di servire le carte bancarie Mir dal 5 aprile” al fine di “minimizzare il rischio di sanzioni secondarie”.
Tradotto, stop, basta, niente più carte che spostano soldi da e per la Russia. E pensare che non si tratta di un Paese qualunque. Kirghizistan è un alleato della Russia e che per giunta fa parte di un’alleanza di sicurezza e di un’unione doganale guidata da Mosca, fino a poco fa una porta di servizio per l’ingresso delle merci e capitali in Russia. E lo stesso vale per l’Armenia, le cui banche hanno interrotto l’elaborazione dei pagamenti tramite carte Mir  proprio durante il fine settimana.
Insomma, forse è tempo anche per il Cremlino di ammettere il fallimento del progetto Mir. D’altronde, già pochi mesi dopo l’aggressione all’Ucraina c’erano state delle avvisaglie. Prima la Turchia, poi le ex repubbliche sovietiche, nessuno o quasi sembrava più volerne sapere di accettare transazioni con carte che poggiano sul network messo in piedi dall’ex Urss per tentare di aggirare i circuiti occidentali.”

Beh, non è vero che le sanzioni occidentali non fanno danno all’economia russa 🤷‍♂️.

La Russia ha reagito alle sanzioni occidentali adottando un’economia di guerra, sostenendola con le esportazioni dei prodotti energetici di cui è ricca.

Ma un conto è vendere un prodotto ad un ricco, un altro è venderlo a chi non lo è altrettanto, per di più quando il sistema di transazioni economiche mondiale vigente è quello del ricco …

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Post: 2.819
Sesso: Maschile
16/04/2024 10:16

Si parla spessissimo per stemperare i vari conflitti mondiali dell’azione diplomatica.

Orbene dal termine dell’azione militare iraniana l’America, la Francia e l’Inghilterra stanno facendo pressioni diplomatiche sul governo israeliano per evitare la sua risposta militare a quell’azione.

Purtroppo Bibi se ne fotte ampiamente di tutto quello che gli viene suggerito dagli alleati ed invece ha l’intenzione di reagire.
Perciò, vedete voi…
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Post: 2.819
Sesso: Maschile
23/04/2024 08:52

Il ministro israeliano degli esteri ha pubblicato sul suo sito X le foto del Colosseo e della torre Eifel minacciate da missili iraniani in arrivo con la scritta fermateli.

Fortunatamente per ora quella minaccia non è imminente, ma comunque è una minaccia potenziale.

L’Iran in questi anni ha creato un arsenale missilistico notevole, di cui non si conosce la reale consistenza.
Tuttavia l’Iran è stato in grado di fornire sia alle milizie di Hamas che a quelle libanesi filo iraniane migliaia di missili e droni.

Nell’attacco del 7 ottobre i missili e droni lanciati da Hamas su Israele sono stati in grado di saturare le difese israeliane, mentre quello recente iraniano su Israele non l’ha fatto solo per la volontà iraniana di non allargare il conflitto con conseguenze imprevedibili.

La Francia e l’Italia non hanno un sistema contraereo in grado di intercettare un attacco missilistico lanciato contemporaneamente con diverse centinaia di missili e droni.
Questa è la dura realtà ….



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Post: 2.819
Sesso: Maschile
26/04/2024 09:51

Tra le lezioni apprese dal conflitto russo ucraino c’è sicuramente il rispolvero del carro armato, dopo che per decenni dal termine della guerra fredda era stato considerato ormai superato ed in parte abbandonato.

Tant’è che in molti paesi le forze corazzate hanno ricevuto un’implementazione di spesa al fine di rinnovarle ed aumentarne la quantità.

Naturalmente i russi sia per le perdite subite, sia per mantenere la spinta sul fronte ucraino, sono quelli che ne stanno producendo di più, ancorché stiano puntando sui modelli più vecchi, in quanto più semplici da costruire e meno costosi.

Nondimeno sempre tra le lezioni apprese in quel conflitto c’è anche quella che il carro armato, senza il controllo dello spazio aereo del campo di battaglia, ha la speranza di sopravvivere in azione, come un gatto in tangenziale…

Perciò, sarebbe meglio per gli stati maggiori occidentali, oltreché ordinare nuovi carri armati, sempre più costosi, anche di rivedere le dotazioni organiche delle unità carri, inserendo unità contraerei per sventare le minacce di missili e droni…
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